‘Fuochi d’artificio’ una serie tv su partigiani e fascisti per Susanna Nicchiarelli

Chiuso il cerchio della trilogia al femminile con Chiara, presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, Susanna Nicchiarelli è già a lavoro sul suo prossimo progetto: la serie tv Fuochi d’artificio. Si tratta di un prodotto tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Bouchard, romanzo d’amore e d’amicizia incentrato sulla lotta dei partigiani contro i nazisti e i fascisti attraverso il punto di vista di una bambina di dodici anni di nome Marta.

Le parole di Susanna Nicchiarelli sulla sua serie tv Fuochi d’artificio

Le riprese della serie, prodotta da Fandango e Matrioska, inizieranno l’8 maggio sulle Alpi piemontesi.

Sono cresciuta con il cinema degli anni Ottanta. Pensate a Stand by Me, I Goonies, E.T., dove c’erano gruppi di bambini che correvano in bicicletta a salvare il mondo. Questa serie racconta più o meno la stessa storia: c’è un gruppo di bambini che corrono in bicicletta e salvano il mondo dai nazisti e dai fascisti.

Queste le parole della Nicchiarelli, il cui film d’esordio, Cosmonauta, raccontava le difficoltà di crescita di giovani comunisti italiani durante la corsa allo spazio tra Unione Sovietica e Stati Uniti.

Una serie adatta a tutti

Paradossalmente, in Italia mancano film e serie televisive che raccontino la storia della Resistenza in modo accessibile a un pubblico più ampio. Ho pensato che questo libro fosse un’opportunità per farlo in maniera diretta e forte, attraverso gli occhi dei bambini. È una serie sulla Resistenza e sulla Seconda guerra mondiale in cui ogni fascia d’età ci può vedere cose diverse. Ho una famiglia e so quanto sia difficile trovare qualcosa di adatto a tutti.

Ha continuato così la regista di Nico, 1988 e Miss Marx che ha sottolineato quanto sia fondamentale, a tal proposito, la destinazione a tutti i tipi di pubblico.

La sinossi del libro Fuochi d’artificio in vista della serie tv

Questa la sinossi ufficiale del libro: Marta è magrolina, poco formosa e ha lunghi capelli biondi che la fanno sembrare tedesca. Marta vive nelle Alpi piemontesi negli anni cruciali della Resistenza. I due fratelli maggiori, Matteo e Davide, sono entrambi impegnati nella lotta contro il nazifascismo. Matteo è diventato un comandante famoso, e combatte sotto il nome di Jackie. Davide ha soli 14 anni ma, insieme a Marco, suo compagno di liceo, ha deciso di unirsi anche lui alle file dei partigiani. Il padre è un membro importante del CLN di Torino, e la madre è fuggita in Svizzera a causa della sua attività antifascista.

Marta non sa cosa fare di se stessa, divisa tra il desiderio di normalità e le pressioni familiari, e finisce per farsi coinvolgere in quella sorta di “avventura” che sarà per lei la guerra di sabotaggio partigiana.