Nelle sale francesi, con il titolo Le retour des hirondelles, è già uscito il film Terra e polvere (in Italia il 30 marzo), selezionato in Concorso al Festival di Berlino 2022 e grande successo di pubblico nella madrepatria cinese, al punto da venir poco dopo ritirato per motivi di censura da parte del regime.
Diretto con grazia e scritto con lo stile di un coinvolgente feuilleton popolare, il film del regista cinese Li Ruijun ha fatto sì che le maglie della censura arrivassero a esercitare la loro pressione sull’opera.
Accusato di essere imperniato su un fenomeno come la povertà, che in Cina è un aspetto ufficialmente bandito dalla realtà riconosciuta dal regime, il film è stato ritirato da ogni sala e risulta ad oggi del tutto irreperibile. Proprio mentre ora, nel resto del mondo e persino da noi, inizia la sua avventura in sala.
Terra e polvere. Due cuori e una capanna di terra
Un matrimonio di convenienza permette ai due timidi e disadattati Cao e Ma, contadini poveri e analfabeti, di conoscersi e di divenire, con il passare del tempo e una cauta gradualità coerente con il ciclo stagionale dell’agricoltura da cui entrambi dipendono, una coppia vera ed affiatata.
L’asprezza del lavoro dei campi, la necessità di costruirsi una nuova casa, messa su con il fango che Ma usa per plasmare i mattoni, rendono sopportabile la vita di due individui altrimenti destinati alla più completa solitudine.

Le mura di casa, proprio come il nido delle rondini, anch’esso costruito con erba e fango, diventa il fondamento di una unione pura, che solo una sorte crudele riuscirà a dividere per sempre.
Terra e polvere – la recensione del film
L’epopea dei reietti Ma, contadino timido e poverissimo, e Cao, donna claudicante e con problemi di incontinenza, si trasforma col tempo dalla più innaturale e improbabile delle unioni, all’occasione per riscattarsi e dar vita a un legame all’insegna delle tenerezza.
In Terra e polvere (Return to dust nel suo titolo internazionale) il regista Li Ruijun dà vita alla poesia dei reietti, che riescono a trovare, nella disgrazia che sono costretti a condividere, quell’armonia e quel giusto spirito che si rivelano perfetti.
Una sintonia in grado di assicurare, pur nell’asprezza di una quotidianità in balia di molteplici incognite, l’alchimia di sentimenti che rende bello ogni attimo di vita coniugale.
Due coniugi e un ciuco affrontano le drammatiche vicissitudini di una vita sempre in salita con il disincanto che permette loro di apprezzare le piccole gioie di un riscatto per piccoli passi. Ostacolato dall’avanzare di un progresso che sa solo radere al suolo le povere abitazioni in fango secco, senza nemmeno curarsi di aspettare che i piccoli delle rondini abbiano imparato a volare.

La connessione uomo-natura come soluzione ideale per raggiungere l’equilibrio perfetto
La civiltà del progresso e del socialismo solidale che eleva e cancella la povertà ne esce a pezzi.
Non c’è molto da stupirsi che lo splendido, delicato film sia stato additato come un pericolo per il regime politico al comando della più grande potenza economica dell’Est.
La circostanza, drammatica quanto odiosa, rende l’opera del fine Ruijun ancora più importante e meritevole.