‘Decibel’ di Hwang In-ho, un film di azione per una vendetta pianificata

Decibel di Hwang In-ho è un film di azione presentato nella sezione Orizzonti del Florence Korea Film Fest. É interpretato da Kim Rae-won (Crazy Romance), Lee Jong-suk (The Witch: Part 2 – The Other One, Romance is a bonus track), Jung Sang-hoon, Park Byung-eun (In our Prime, Eve), e Cha Eun-woo (My ID Is Gangnam Beauty, Island).

Un action movie adrenalinico creato sul format della corsa contro il tempo, in cui si intreccia una storia di politica militare e insabbiamento di un reato; la vendetta, accortamente pianificata, sarà una scelta di vita o di morte.

Decibel, la trama

Il comandante Kang (Kim Rae-won) è a capo del sottomarino Halla che, in circostanze ancora non ben definite, ha registrato la morte di metà dell’equipaggio. Un anno dopo il traumatico evento, viene raggiunto da una misteriosa telefonata prima di una delicata conferenza stampa a proposito dello stesso incidente dell’Halla.

Si annuncia la presenza di una bomba a casa di un collega, che effettivamente finisce per esplodere. Il comandante Kang è così coinvolto in una corsa contro il tempo per disinnescare le varie bombe installate per la città, fino alla prova finale che coinvolgerà la sua stessa famiglia.

Un format conosciuto

Una telefonata e l’inizio di una corsa: una miccia che attiva l’azione di un film la cui storia è in stile “race against the clock”. Da Speed a Lola corre, passando per Inception. Sono molti gli egregi precursori. Decibel individua il suo raggio d’azione, proprio come suggerisce il titolo, nel fatto che le bombe, contro il cui conto alla rovescia il protagonista gareggia, si attivano quando il rumore supera i 100 dB. Inserite in aree trafficate e chiaramente decise a creare numerose vittime, per lo più, c’è da dire, esplodono.

Sebbene l’azione sia ben più che piacevole, Kim Rae-won non ha la magia degli altri suoi colleghi  (come non citare Hyun Bin, presente al Florence Korea Film Fest di quest’anno con una perla d’azione, The Point Men!).

È quasi più interessante, in Decibel, la lettura filosofica che la sceneggiatura propone dal momento in cui mette nelle mani del suo comandante protagonista la vita di tutto l’equipaggio. La scelta che opera, e la battaglia che si scatena a seguire, sono ottimi punti di partenza per riflettere sulla rigidità e la fallibilità del sistema militare; sull’obbedienza dei sottoposti ai superiori, che qui è declinata secondo la realtà coreana. Questo è un film che automaticamente ci porta a interrogarci, per assurdo, su cosa avremmo fatto noi nella stessa situazione.

Notoriamente, se un’opera filmica ci spinge a porci delle domande, ha già in qualche modo raggiunto il suo obiettivo.

I volti noti del cast

Mentre Kim Rae-won veste i panni del protagonista, il cui volto dai connotati ben rifiniti è piacevole nei primi piani, c’è un momento di gloria anche per i due giovani del cast. Da una parte, il cantante idol membro degli Astro, prestato alla recitazione, Chan Eun-woo, i cui occhi lucidi di lacrime restano scolpiti nella mente. E dall’altra il “cattivo” Lee Jong-suk, un attore molto noto in Corea che ha all’attivo una serie di numerosi successi tra i K-drama: tra i quali Pinocchio, I hear your voice e While you were sleeping. Qui si offre in due monologhi molto stimolanti, in un ruolo con cui si prodiga per far soffrire il comandante Kang e costringerlo a una nuova scelta di vita o di morte.

Con questo piacevole terzetto, il film d’azione, Decibel,  è sicuramente un intrattenimento ben pensato per il pubblico femminile, ma che facilita anche un interessante scorcio nella realtà militare sottomarina. In cui non si faceva un’incursione dai tempi di Wolf call – Minaccia in alto mare. E a cui si aggiunge, come si diceva, uno spunto riflessivo non scontato a un bivio tra la vita e la morte.