Se conoscere il nemico è il primo passo per sconfiggerlo, allora un autore come Luca Ruocco, che ha sempre acceso i riflettori sui mostri sia in scena che sulla pagina, può aiutare i bambini ad affrontare con humour la paura del buio. La sua favola Denti da latte, pubblicata da Bakemono Lab Edizioni, nasce per spiegare ai più piccoli tutto quello che c’è da sapere sui vampiri e non solo. Pure agli adulti leggerla non farebbe male, cominciando da questa frase della prefazione, firmata dal maestro del terrore Paolo Di Orazio:
Il Mostro è ogni nostra paura e va sconfitto, nelle storie di fantasia come nella vita.
L’originalità del racconto sta nell’immedesimazione dell’autore in una creaturina, il neonato Vali, che narra in prima persona le proprie avventure/disavventure tra gli abitanti delle tenebre. Forse non è un caso che la divertente copertina disegnata da Stefano Tambellini ritragga la caricatura di un signore della notte con tratti somatici in cui si potrebbero ravvisare proprio quelli di Luca Ruocco. Da quando la Volpe Volante ha depositato il piccolo davanti all’uscio del vampiro Bela, questi è stato scelto per essere suo padre. Ma il percorso di Vali si rivela subito complicato perchè diventare un succhiasangue per lui sembra difficile almeno quanto lo è per Bela ricoprire dignitosamente il ruolo di genitore. Tutto quello che avverrà da qui in poi, passando per il dottor Victor Frankenstein e la scuola nel mulino sul fiume Moldava, sarà esilarante.
Denti da latte è una storia di formazione, sia per il figlio che per il padre, in salsa macabro-grottesca, con un finale persino commovente. Non solo immagina i vampiri alle prese con la genitorialità, ma li vede anche affaccendati in mestieri come l’insegnante e il medico. Accanto ai succhiasangue che hanno un ruolo effettivo nella storia, vengono passati in rassegna e “stanati” tutti i mostri della notte, siano zombi o lupi mannari, per spiegare ai lettori le loro caratteristiche e il modo più efficace per eliminarli. Ad un certo punto del libro il termine “vampiro” comincia a suonare troppo generico e allora l’autore si addentra nel mito per regalare una gustosa descrizione dei vari signori delle tenebre: da Nosferatu a Baital, da Chupacabra a Nachzerer, ce n’è per tutti i gusti.
Performer e critico cinematografico, Luca Ruocco scrive saggi e sceneggiature per il cinema horror (“Versipellis”), ma dirige anche film (“Dylan Dog – 30 anni di incubi”). Con la compagnia di teatro DoppioSensoUnico, realizza spettacoli improntati all’umorismo dell’assurdo (“gU.F.O.”, “Operamolla” e “Il successo non è successo”). Dal 2010 fonda e dirige il portale dedicato al cinema di genere InGenere Cinema. Inoltre ha fatto parte per anni dello staff del Fantafestival e collabora con la casa editrice Bugs Comics per i magazine “Mostri”, “Alieni” e “Gangster”.