Che cos’è la 50 Giorni di Cinema a Firenze? Una rassegna che, giunta alla sua 11esima edizione, permette alla città toscana di ospitare vari festival, concentrati negli ultimi mesi dell’anno. Qui il sito della rassegna
L’iniziativa fa parte del Progetto Triennale Cinema, realizzato grazie ai finanziamenti del Ministero del Turismo e delle istituzioni locali e portato avanti grazie al Protocollo d’Intesa tra Comune di Firenze, Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana, Fondazione CR Firenze, Camera di Commercio.
– Foto di copertina di Giuseppe Guariglia –
50 Giorni di Cinema a Firenze: i contributi
La nuova 50 Giorni di Cinema a Firenze si terrà dal 5 ottobre al 12 dicembre prossimi, al cinema La Compagnia – alla quale si affiancheranno altre sale fiorentine – e sarà rilanciata e potenziata grazie a risorse straordinarie, messe in campo dal Comune di Firenze, con un finanziamento triennale, proveniente dal Ministero del Turismo, per la valorizzazione delle “Grandi Destinazioni Italiane per un Turismo Sostenibile”, volto a promuovere un turismo diversificato e sempre più di qualità, ai quali si andrà ad aggiungere un contributo stanziato da Fondazione CR Firenze e dalla Camera di Commercio.
Il sostegno finanziario ai festival cinematografici da parte della Regione Toscana e del Comune di Firenze è da sempre stato perno centrale delle politiche culturali. Negli ultimi quindici anni la Regione si è distinta a livello nazionale per aver dato vita, con il contributo della Fondazione Sistema Toscana (FST), ad un contenitore di festival, rassegne, retrospettive, cicli d’autore – dallo sguardo internazionale – che con il tempo si è affermato quale brand in grado di potenziare e specializzare l’offerta culturale della Regione.
L’obiettivo della 50 Giorni di Cinema a Firenze
Il progetto ha l’obiettivo di rendere la città di Firenze tappa di un turismo culturale di qualità, partendo dalla valorizzazione dei migliori festival di cinema internazionali che si svolgono da tempo in città, ottimizzandone la comunicazione, la promozione e investendo sulla presenza di ospiti di richiamo internazionale.
A proposito della 50 Giorni di Cinema a Firenze queste sono state le parole del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani:
Se penso alla 50 giorni non posso fare a meno di associarvi la parola qualità è questa da sempre la cifra della consolidata rassegna di cinema internazionale, frutto di un proficuo lavoro di squadra, rassegna di cui la Toscana si fregia e che orgogliosamente porta il nome della nostra regione nel mondo.
Quindi perché torna la 50 giorni?
Camilla Toschi, responsabile della programmazione della casa del cinema La Compagnia (sede principale della kermesse), dà la sua risposta: Perché ce n’è bisogno, perché vogliamo dirlo agli altri. Vorremmo aprirci veramente (e grazie alle nuove risorse possiamo farlo) e raccontarlo a chi ancora non ci conosce e potrebbe diventare appassionato come lo siamo noi. Non è una kermesse che si svolge solo a La Compagnia (dove avviene la maggior parte della manifestazione), ma c’è il coinvolgimento anche di altre sale sul territorio. Sono tante le iniziative collaterali che i vari festival organizzano dedicate alle arti più trasversali, dalla cucina alla moda, alla letteratura. Si può vivere la città per 50 giorni parlando di cinema da diverse prospettive.
La novità del David
Al termine della 50 Giorni di Cinema a Firenze, a dicembre, si terrà inoltre, nel capoluogo toscano, una nuova iniziativa voluta e realizzata in collaborazione con l’Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello: la prima edizione di Italian Rising Stars, un progetto che la Giuria dei David ha pensato per le star del cinema di domani. A partire da un lavoro di selezione che si svolgerà nel corso del 2023, verranno scoperti i volti nuovi che possano diventare ambasciatori nel mondo del cinema italiano.
Presidente e direttrice artistica dell’Accademia del Cinema Italiano è Piera Detassis, il Consiglio Direttivo è composto da Francesco Giambrone, Francesco Rutelli, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis, Domenico Dinoia, Valeria Golino, Giancarlo Leone.
Le parole di Piera Detassis
Sono contenta che il consiglio direttivo abbia approvato quello che si può chiamare uno spin off, Italian Rising Stars, che permetterà, a dicembre, di valorizzare le giovani rivelazioni.
Queste le parole pronunciate da Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano, in occasione della presentazione dell’evento.
Per i Premi David di Donatello è un onore far parte di un’iniziativa che include un numero così significativo di eventi importanti. Parteciperemo al progetto culturale toscano con un’idea innovativa, che da tempo auspichiamo di realizzare, per dare risalto e valorizzare i talenti rivelazione del nostro cinema.
L’edizione 2023 della 50 Giorni di Cinema a Firenze
Quella del 2023 si prospetta come un’edizione, ancora una volta, molto ricca. Dopo il successo della scorsa edizione, durante la quale sono stati presentati al pubblico 350 titoli, di cui 187 in anteprima italiana, europea o assoluta, alla presenza di oltre 250 ospiti del cinema italiano e internazionale, l’idea è di migliorarsi ancora. Di seguito le proposte in cartellone:
Gli ospiti nel corso degli anni
I festival facenti parte della 50 giorni di Cinema a Firenze hanno già dimostrato in passato una grande capacità di attrazione di pubblico e di ospiti importanti, come ad esempio: Asghar Farahdi, Fanny Ardant, Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino, Claudio Santamaria, Margherita Buy, Toni Servillo, Luca Zingaretti, Nanni Moretti, Michelangelo Frammartino, Alina Marazzi, Shirin Neshat, Yayoi Kusama, Alex Gibne, Gabriele Basilico, Amitabh Bachchan, Kabir Bedi e molti altri.
Intervista esclusiva a Camilla Toschi, responsabile della programmazione della casa del cinema La Compagnia
Dopo aver specificato che si tratta dell’11esima edizione del progetto e averne raccontato un po’ la genesi (dal cinema Gambrinus, all’Odeon fino ad arrivare a La Compagnia), Camilla Toschi, a proposito della 50 Giorni di Cinema a Firenze, ha sottolineato la decisione di ripartire con questo importante progetto per reinvestire sulla promozione e sulla comunicazione dato che i contenuti non mancano. «Si tratta di programmazione di qualità sempre in anteprima. Sono (stati) tantissimi gli ospiti passati da qua, ma spesso il pubblico che non è fiorentino non lo sa. Da qui l’idea di dare spazio a questo grande contenitore che valorizzi tutti e dia voce a tutti e che racconti che a Firenze in autunno non ci sono solo monumenti e mostre, ma ci sono anche tanti festival che raccontano il mondo da diverse prospettive. Hanno però una sede unica e un coordinamento unico».
A proposito degli ospiti ha sottolineato la grande e importante quantità (e qualità) dei nomi che negli anni sono stati presenti.
Sono stati davvero tantissimi nel corso degli anni e le sale in quelle occasioni sono sempre state piene, nonostante fuori da Firenze non abbiamo mai avuto il ritorno che questo progetto merita. La nostra idea è raccontarlo ancora meglio e dare l’occasione anche a chi abita fuori dal territorio fiorentino di potersi avvicinare.
La regione Toscana ha da sempre un’attenzione particolare per determinate tematiche e questi festival ne sono la dimostrazione.
Sì, tra le tante novità mi piace sottolineare la presenza del Festival di cinema e donne che si svolge a novembre. Rispetto a questo progetto, che ha festeggiato la sua 43esima edizione, abbiamo deciso, con le due ex direttrici artistiche, di farci carico noi della direzione artistica e di una nuova direzione da dare a questo progetto, lavorando su giovani autrici e interpreti. Stiamo lavorando a una selezione che va proprio in questa direzione. Abbiamo selezionato titoli da Cannes, Locarno, Venezia, Roma. Il festival ha una storia importante alle spalle (tra i grandi nomi che sono passati si possono citare la Holland, la Wertmuller, la Marazzi, la Campion). La nostra volontà è cercare di parlare sempre più con il pubblico di domani, con giovanissimi interessati a questi temi. Con questo festival c’è la volontà di andare in una direzione diversa. E poi il team che segue la programmazione è composto da ragazzi giovani. Così facendo rispondiamo alla grande prerogativa della 50 giorni.
Come viene curata la struttura della 50 Giorni di Cinema a Firenze?
Sono tutti festival che hanno una storia importante alle spalle. Hanno un direttore artistico e un comitato di selezione. Sono totalmente autonomi nella gestione e selezione dei contenuti. Ovviamente noi siamo a disposizione per supportarli se c’è necessità di parlare con un distributore italiano. Noi, che facciamo gli esercenti, ci confrontiamo direttamente con il mercato e mettiamo questo, le nostre competenze e i nostri contatti a disposizione dei festival.
Per esempio posso citare il Festival dei Popoli con il quale lavoriamo in prospettiva: individuiamo un film che viene presentato in anteprima e a questo diamo poi l’occasione di vivere di vita propria e continuare con una programmazione anche successivamente. Il pubblico, grazie alla 50 giorni, l’ha già conosciuto e visto e sfruttiamo il passaparola. Anche perché noi siamo aperti tutto l’anno, non solo d’autunno. L’obiettivo resta, quindi, sempre quello di far crescere i festival.
La Toscana, a livello di cinema, sta crescendo continuamente. E anche durante l’anno ci sono tanti eventi cinematografici. State pensando a un modo per inglobare ancora più festival in questa rete?
Il progetto 50 giorni di Cinema a Firenze è legato alla stagione autunnale e i giorni rimangono quelli fino alla pausa prenatalizia. Poi ci sono ancora tanti progetti un po’ più giovani, che hanno bisogno di confrontarsi ancora di più con la sala, per esempio il FánHuā Chinese Film Festival che inaugura il 5 ottobre con una programmazione di grande qualità, tra cui figura anche uno dei selezionatori di Venezia. Si tratta di un festival alla terza edizione che è più giovane e che, quindi, ha bisogno di un sostegno in più dal punto di vista della promozione.
Quindi la Toscana è sia territorio di sperimentazione che spazio di quei festival che sono più consolidati e conosciuti.
Quindi la direzione è quella di andare verso un pubblico sempre più giovane.
Un elemento importante è il lavoro fatto sulle nuove generazioni di pubblico che ci seguono tantissimo tutto l’anno e stanno crescendo in occasione dei festival. Ci sono tanti ragazzi che prima non andavano al cinema e adesso cercano il film d’autore e il momento di approfondimento, il confronto con chi ha lavorato al film. Ma cercano anche la lingua originale, altro elemento che contraddistingue tutta la nostra programmazione. Tutto il progetto 50 giorni di Cinema a Firenze va in questa direzione, si rivolge e lavora su un pubblico giovane e consapevole che sceglie i film in base ai gusti. Poi ogni festival fa un percorso importante proponendo delle mattine dedicate alle scuole.
Speriamo che con questo rilancio della 50 giorni arrivino i tanti cinefili di tutta Italia che ci conoscono, ma non come vorremmo. Siamo stati i primi ad aprire la piattaforma Più Compagnia dove abbiamo fatto attività quando i cinema erano chiusi e in quell’occasione siamo entrati in contatto con tanti cinefili. Ci piacerebbe che quel pubblico che ci ha trovati in maniera virtuale ci possa conoscere dal vivo.
I festival della 50 Giorni di Cinema a Firenze in breve
FánHuā Chinese Film Festival – 5-8 ottobre
Giunto alla sua terza edizione, il FánHuā Chinese Film Festival si propone di rafforzare la sua formula di successo, mirata a creare un ponte di scambio culturale tra Italia e Cina. Attraverso una ricca e curata selezione di film recenti e classici, il FánHuā Chinese Film Festival offre un itinerario attraverso la Cina di oggi, di ieri e di domani.
La programmazione del 2023, nella sua proposta di film ed eventi collaterali, darà forte rilievo all’elemento dell’acqua, elemento vitale che attraversa e connette le vite di popoli lontani e che offre fonte d’ispirazione diretta o indiretta alla creazione artistica. Per la prima volta, è prevista inoltre la partecipazione di ospiti dalla Cina, che presenteranno i propri film e parteciperanno ad incontri con il pubblico. E sulla scia della calorosa partecipazione del 2022, anche nel 2023 sarà il pubblico con i suoi voti a decretare il vincitore del festival!
Middle East Now – 10-15 ottobre
Middle East Now presenta un programma multiforme di anteprime ed eventi, tra cinema, documentari, arte, mostre, musica, food, incontri e progetti culturali sul Medio Oriente contemporaneo. La 14° edizione è caratterizzata da una forte attenzione all’attualità, al racconto dei fenomeni più nuovi delle culture e delle società del Medio Oriente oggi. 40 film in anteprima per un viaggio che tocca tutti i paesi dell’area mediorientale, con registi e ospiti invitati a Firenze a presentare i film e approfondirli con il pubblico, e un programma online nella sala virtuale Più Compagnia in collaborazione con MyMovies.
Tra gli highlights del programma cinema 2023: uno special guest d’eccezione, nome di punta del cinema arabo; la collaborazione con la Berlinale, con lo showcase di film dal Middle East selezionati da uno dei più prestigiosi festival internazionali; il focus su Iran e Turchia, due questi paesi al centro dell’attenzione internazionale; un nuovo spotlight sul cinema dai paesi del Golfo; l’anteprima di documentari work in progress di giovani registi curata da CLOSE-UP.
Nel programma di eventi speciali collaterali la mostra fotografica di un artista e fotografo di rilievo del panorama mediorientale; il progetto “Medio Oriente a Fumetti”, i “Festival Talks 2023 – Il Punto delle 19.30”, programma di conversazioni su cinema e temi di attualità.
Florence Queer Festival – 18-22 ottobre
Anche quest’anno saranno i concetti di innovazione, partecipazione e contemporaneità a guidare la 21° edizione. Il festival tornerà a proporre nuovi linguaggi e collaborazioni attraverso una serie di lungometraggi, cortometraggi, focus e masterclass in cui saranno centrali non solo le storie del movimento LGBTQIA+, ma anche l’impegno dei volontarə dell’Associazione, che vedono nel festival una vetrina per le tematiche di cui si occupano durante tutto l’anno.
Nel 2023 il Florence Queer Festival continuerà il suo percorso di rinnovamento arricchendo le novità introdotte per il ventennale: la categoria dedicata al cortometraggio d’animazione Queer Animation, unica nel panorama dei festival LGBTQIA+ italiani; il premio Pride, che dà risalto all’attivismo locale e internazionale; le collaborazioni con le piattaforme di streaming; lo spazio bimbi, che permette ai genitori di usufruire della sala cinematografica in totale libertà.
La rassegna è organizzata da Ireos – Comunità Queer Autogestita, Associazione che da sempre si batte per divulgare i valori dell’inclusione, così come il nostro festival: queer, trans-includente, per tuttə. Stiamo attualmente lavorando a un’edizione il più vicina possibile a questi valori e pronta ad offrire una manifestazione orizzontale e festosa.
France Odeon – 28 ottobre-1 novembre
I 15 anni di France Odeon sono un traguardo non indifferente perché arriva dopo quello dei 23 anni del suo capostipite France Cinéma. Questo doppio risultato non può che essere festeggiato con un’edizione ancora più smagliante delle precedenti.
Innanzitutto l’attenzione sarà per i giovani nati nel 2009 l’anno in cui fu inaugurato il nuovo festival con uno straordinario invitato d’onore: Charles Aznavour. I ragazzi e le ragazze di 15 anni, come regalo, potranno assistere gratuitamente a tutte le proiezioni del festival.
Al pubblico sarà chiesto allo stesso tempo di accogliere e applaudire i numerosi ospiti in arrivo dalla Francia, gli stessi che accompagneranno i film di questa annata che si preannuncia di Grand Cru.
Festival dei Popoli. Festival Internazionale del Film Documentario – 4-12 novembre
A partire dal 2020, con la direzione condivisa tra Alessandro Stellino (artistica) e Claudia Maci (organizzativa), il festival si è ulteriormente aperto alle ibridazioni delle forme con l’intento di restituire la varietà del panorama documentario nella sua dimensione più libera e affine a una propensione verso la mutevolezza del contemporaneo.
In quest’ottica vanno visti i numerosi omaggi dedicati nelle ultime edizioni a registi e registe quali Radu Jude, Tizza Covi e Rainer Frimmel, Pierre-Yves Vandeweerd, Nicolas Klotz e Elisabeth Perceval, Lucien Castaing-Taylor e Verena Paravel, tutti/e esponenti di una cinematografia con una radice forte nel reale ma elaborata di volta in volta in senso narrativo o sperimentale.
Lo stesso orientamento ha mosso la manifestazione nel riconoscere il merito e la rilevanza di cineasti di statura internazionale come i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne (ospiti d’onore nel 2022) nell’aver contribuito con il loro lavoro in ambito di finzione a elaborare un
linguaggio di “messa in scena del reale” di fondamentale importanza per tutta la produzione documentaria degli ultimi due decenni.
Grande attenzione si sta anche dedicando alle nuove generazioni di registe e registi emergenti, con l’idea di fare del Festival dei Popoli un ponte tra il contesto formativo delle scuole di cinema e il mondo della professionalizzazione grazie al progetto Doc at Work – Future Campus, in costante crescita.
Lo Schermo dell’arte Festival di cinema e arte contemporanea – 15-19 novembre
La 16ª edizione dello Schermo dell’arte – Festival di cinema e arte contemporanea si terrà dal 15 al 19 novembre 2023 tra il Cinema La Compagnia, l’Accademia di Belle Arti di Firenze ed altri luoghi.
VISIO European Programme on Artists’ Moving Images, progetto di ricerca, residenza e produzione dedicato ad artisti under 35 che utilizzano le immagini in movimento nella loro pratica artistica promosso dallo Schermo dell’arte e ideato e curato da Leonardo Bigazzi giunge invece alla sua 12ª edizione, e il VISIO Production Fund alla 2ª edizione.
Festival Internazionale di Cinema e Donne – 24-26 novembre
Un festival che racconta, da quarantaquattro anni, il cinema al femminile, con le sue specificità di contenuti, personaggi, colori, battaglie culturali.
Eventi centrali del Festival sono ogni anno il premio Sigillo della Pace, rivolto a registe impegnate in campo artistico, sociale e dei diritti umani, e il Premio Gilda, attribuito a un’attrice rappresentativa del cinema italiano o internazionale.
NICE – New Italian Cinema Events – venerdì 1 dicembre
Oltre al cinema italiano all’estero, N.I.C.E. Festival promuove da più di vent’anni la città di Firenze, la Regione Toscana, il suo territorio e la sua cultura. Lo fa attraverso la presentazione (spesso in anteprima) di film prodotti o girati in Toscana, e soprattutto, tramite l’istituzione del Premio N.I.C.E. Città di Firenze Donatella Carmi Bartolozzi. Il premio rappresenta ogni anno la conclusione del percorso internazionale di N.I.C.E. Festival, un evento che riporta a Firenze i film più apprezzati dal pubblico americano durante il N.I.C.E. Festival USA dello stesso anno, in una cerimonia di consegna del premio che si svolge dal 2016 al Cinema La Compagnia di Firenze.
Dopo la 33° edizione in America il Festival torna in Italia per presentare al pubblico fiorentino i film che hanno raggiunto i migliori risultati all’estero, dando così al cinema italiano l’eco che merita, a partire dalla città in cui ha sede l’associazione.
River to River Florence Indian Film Festival – 7-12 dicembre
La 23° edizione di River to River Florence Indian Film Festival dedicherà un omaggio a un grande regista indiano del passato, oltre a proporre i lungometraggi, corti e documentari in concorso, cuore pulsante della manifestazione.
Ad arricchire la programmazione, avranno luogo matinèe e tavole rotonde, corsi di cucina indiana e una mostra di fotografia dedicata all’India.