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FESTIVAL DI CINEMA

Oscar 2023: Notte storica per l’Asia

Kwan è diventato il secondo asiatico a realizzare la "tripletta" – film vincente, regista e sceneggiatura – dopo Bong Joon Ho per "Parasite"

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oscar 2023 Asia

Oscar 2023 trionfa l’Asia. La vittoria di “Everything Everywhere All at Once alla 95esima edizione degli Oscar è una pietra miliare per i talenti asiatici del Cinema.

È soprattutto  un segno che gli Academy Awards sono pronti ad un cambiamento e ad abbracciare un film che, sulla carta, non potrebbe essere più lontano dalla tipica pellicola da Oscar.

Eppure il film A24 ha vinto il maggior numero di Oscar (sette)  tra cui le statuette per il miglior film, la regia e la sceneggiatura originale per Daniel Kwan e Daniel Scheinert, l’attrice per Michelle Yeoh, l’attrice non protagonista per Jamie Lee Curtis e l’attore non protagonista Ke Huy Quan.

É la seconda vittoria di A24 come miglior film dopo “Moonlight” (2016).
Kwan è diventato il secondo asiatico a realizzare la “tripletta” – film vincente, regista e sceneggiatura – dopo Bong Joon Ho per “Parasite” (2019). È anche il quarto vincitore asiatico della regia dopo Ang Lee (“Crouching Tiger, Hidden Dragon” e “Life of Pi“), Bong e Chloé Zhao (“Nomadland”). “Everything Everywhere” è il terzo film a vincere il premio come miglior film con produttori asiatici.

Oscar 2023 trionfa l’Asia

La storica vittoria di Yeoh come miglior attrice ha reso la star veterana 60enne la prima asiatica, e la seconda donna di colore, ad essere riconosciuta dall’Academy in 95 anni. Venendo 22 anni dopo Halle Berry (“Monster’s Ball”),  presentatrice alla cerimonia, Yeoh ha battuto la sua principale concorrente Cate Blanchett, che era stata lodata per il suo imponente ruolo come direttrice d’orchestra  in “Tár”. La sua impresa storica arriva 40 anni dopo che Ben Kingsley, di origine indiana, è diventato il primo attore protagonista asiatico vincitore per “Gandhi” (1982), che ha anche vinto come miglior film.

Halle Berry è diventata la prima donna di colore a vincere il premio come miglior attrice la stessa notte in cui Denzel Washington vinse come attore protagonista per “Training Day” e Sidney Poitier ottenne  l’Oscar onorario. Dopodiché  ci fu attesa per Viola Davis (“The Help” e “Ma Rainey’s Black Bottom“) mentre  Danielle Deadwyler (“Till”) e la stessa Davis (“The Woman King”) quest’anno non sono riuscite a ottenere nomination per le loro interpretazioni.

Oscar 2023 trionfa l'Asia

Categorie escluse?

Quan, che ha vinto come attore non protagonista per il suo ruolo in “Everything Everywhere” è la seconda persona asiatica a vincere la categoria dopo  Haing S. Ngor in  “The Killing Fields” (1984).

La domanda ora è: quando accadrà di nuovo che ‘lo straordinario’ si ripeta?

Abbiamo avuto due anni in cui le donne hanno vinto come miglior regista – Zhao e Jane Campion (“The Power of the Dog”) – eppure quest’anno nessuna regista donna è stata premiata (e neanche nominata). Talenti come Sarah Polley (“Women Talking“) o Charlotte Wells (“Aftersun”) non sono riuscite  ad ottenere una candidatura.

Dunque ogni anno assistiamo ad un’ ‘esclusione’ di categoria.

Il ruolo dell’Accademy nella storia del cinema è stato a lungo criticato e dibattuto per quanto riguarda le sue selezioni e gli ‘snobbamenti’ di film e artisti amati. Con i nuovi requisiti di diversità e inclusione da presentare per il miglior film (che entreranno in vigore per la 96a cerimonia del prossimo anno come parte dell’iniziativa Academy Aperture 2025), oltre all’aggiunta di nuovi membri, ci sarà una svolta?

Oscar 2023: vincitori e poche sorprese