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‘Pain & Gain – Muscoli e Denaro’ ironia, steroidi e rapimento con Wahlberg+Johnson

Tre ragazzacci con più muscoli che cervello si improvvisano estorsori ai danni di un facoltoso cliente di uno dei tre, nel film commedia, spigliato e irriverente, con cui Michael Bay si allontana, almeno per una volta, dal colossal tutto effetti e retorica che ha caratterizzato gran parte della sua carriera di regista dagli stratosferici incassi.

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Sul canale streaming di Sky, noto come Nowtv, è disponibile Pain & Gain – Muscoli e Denaro, diretto dal cineasta action Michael Bay che stavolta rinuncia ai budget stratosferici, senza peraltro privarsi di star di livello (Mark Wahlberg, Dwayne Johnson, Anthony Mackie), per dirigere una commedia ironica e scanzonata ambientata nel mondo delle palestre e dei culturisti.

Il regista di Bad Boys, Armageddon, Pearl Harbor e dei cinque Transformers, una decina di anni orsono si è cimentato in una commedia d’azione ispirata a un fatto di cronaca, che diede vita ad una serie di rapine organizzate da un gruppo di culturisti.

Pain & Gain – Muscoli e Denaro: Palestre, anabolizzanti & sequestri di persona

L’epopea della follia che accomuna tre culturisti coinvolti nel rapimento a scopo di estorsione di un facoltoso cliente della palestra, dove allena il balordo palestrato Daniel Lugo (Wahlberg), dà vita a una vicenda dai toni pulp tratta da spunti di cronaca incredibilmente veri.

Nel film, fracassone e rutilante, ma senza eccedere come nei colossal sopra citati,  tre muscolari protagonisti intraprendono una vorticosa discesa negli inferi della violenza, alimentata dalla voglia di successo e dal desiderio di arricchirsi in modo immediato e facile.

La formula che sta alla base dell’agire dei tre è quella che regge lo spirito di un’America che si traduce in modo spesso fasullo nella terra dei sogni e della realizzazione, in cui solo gli stolti ed i più irriducibilmente ignoranti resistono nel continuare a credere ciecamente che tutto ciò sia possibile.

Una soluzione, questa, utile a evitare di aprire gli occhi verso il mondo reale della difficile quotidianità di tutti i giorni.

Pain & Gain – Muscoli e Denaro – la recensione

La circostanza di trovarsi di fronte ad un prodotto di Michael Bay, può far scattare in uno spettatore tendenzialmente più cinefilo, istinti difensivi che lo mettano in guardia dalla possibilità di imbattersi nuovamente in colossal tronfi, retorici ed altisonanti in stile Armageddon o Pearl Harbour (per tacere della serie ormai infinita di Trasformers).

In realtà questo Pain & Gain – Muscoli e Denaro, pur sprecando molto del suo potenziale noir quasi tarantiniano in sciocchezze o lungaggini farraginose ed inutili, si fa notare per una certa verve ironia di fondo che caratterizza la definizione dei principali personaggi.

Il mito del corpo e del raggiungimento della perfezione fisica, che non può non associarsi alla realizzazione di tutti i desideri più materiali, porta i tre disperati ed ignoranti protagonisti in un mare di guai da cui uscire diventerà pressoché impossibile.
Bay si conferma il caciarone di sempre, pur dotato anche stavolta di una tecnica registica robusta e di carattere.

Il regista di Los Angeles spreca molte delle intuizioni e concessioni al noir più fetido e putrido che una trama del genere regala al film, ma riesce tuttavia a non cancellare del tutto almeno due interessanti peculiarità dei personaggi coinvolti.

Un mondo di loschi figuri

La mediocrità infingarda e vigliacca del protagonista Lugo consente innanzi tutto a un attore non particolarmente dotato come Mark Wahlberg di sfoderare sfumature recitative che diversamente sarebbero rimaste sepolte in una mimica facciale assimilabile a quella di una statua bronzea. Inoltre, e soprattutto, la figura della vittima, splendidamente (e perfidamente) resa dal bravissimo e spesso sottostimato Tony Shalhoub, trasforma il personaggio dell’indifeso e dell’ostaggio, altrove certamente in grado di catturare simpatie e comprensione nel pubblico, in uno squallido figuro persino peggiore dei suoi stolidi ed imbranati rapitori.

Harris & Shalhoub: un paio di straordinari caratteristi in grado di fare la differenza

Nel cast importante, riconosciamo ed apprezziamo anche Ed Harris nei panni di un abile detective stanco di lavorare, memorabile nel momento in cui confessa al rapito che è difficile assecondare e comprendere umanamente il calvario di indiscutibili sofferenze a cui è stato sottoposto il rapito, provando il desiderio di sopprimere l’arroganza che lo tiene aggrappato alla vita in modo quasi osceno.

Il grande caratterista Shalhoub dà corpo e voce ad un personaggio sgradevole, arrivista, cinico ed approfittatore,  che, al confronto i tre energumeni un po’ fessi che lo hanno rapito, appaiono come santi del paradiso a cui si può perdonare tutta l’escalation di violenza gratuita alla quale vanno incontro, peggiorando la loro già complicata situazione con la legge.

Il film perde tempo (e ritmo) in giochini e situazioni o personaggi secondari non proprio fondamentali per il cuore della vicenda.

Ma è pur vero che rende epidermico nello spettatore quel senso di disagio, di inadeguatezza e di frustrazione che nasce e deborda in chi ritiene di poter completare la perfezione artefatta e di facciata del proprio corpo con quella, altrettanto superficiale, di una esistenza materiale di agi e perfezioni, ma anche di vuoto mentale e pochezza di sentimenti.

Pain & Gain - Muscoli e Denaro

  • Anno: 2013
  • Durata: 129
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Usa
  • Regia: Michael Bay

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