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In dvd Baby gang di Stefano Calvagna

Baby gang di Stefano Calvagna approda in home video.

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Distribuito nelle sale cinematografiche nell’estate 2019, approda in dvd sotto il marchio Digitmovies Baby gang, diretto dal romano Stefano Calvagna. Ed è proprio il regista di Non escludo il ritorno a ricoprire nel film il ruolo di uno psichiatra carcerario. Psichiatra che troviamo immediatamente in apertura impegnato in una conversazione con il giovane romano Daniele Lelli. Un’apertura atta ad introdurre il lungo flashback che finisce per occupare quasi totalmente l’ora e venti di visione.

Incentrata sul ragazzo dedito ad attività tutt’altro che lecite affiancato dai coetanei Raffaele Sola, Gianluca Barone, Francesco Lisandrelli e Gianmarco Malizia.

Attività chiaramente mirate a fare soldi in poco tempo, tra rapine, violente risse, clonazione di carte di credito e sfruttamento della prostituzione minorile. Ed è proprio la crudezza attraverso cui viene affrontata la tematica delle baby squillo a rivelare ulteriormente una delle principali capacità di Calvagna. La capacità di essere efficace narratore in fotogrammi della delinquenza italiana e dei disadattati che la rappresentano.

In un certo senso alla maniera in cui Pier Paolo Pasolini lo fu ai tempi di Accattone e dei suoi capolavori neorealisti in bianco e nero. D’altra parte, i protagonisti sono stati presi direttamente dalla strada e del tutto privi di esperienze sul set. Come pure le controparti femminili Domiziana Mocci, Chiara De Angelis, Giulia Sauro e Sabrina Sotiryiadi. Tutti messi a recitare senza avere un copione, ma seguendo giorno per giorno una storyline dettata dal regista con precise indicazioni.

Mentre la malavita “adulta” viene rappresentata in Baby gang dalle già collaudate facce calvagnane di Claudio Vanni, Andrea Autullo e David Capoccetti.

Ai quali, in un’esilarante parentesi nei panni di se stessa, si aggiunge la ex gieffina Veronica Graf. Al servizio di un veritiero ritratto da schermo di tanto squallore che attanaglia spesso l’Italia. Un ritratto che, concepito a budget zero, riesce ad evitare abilmente tempi morti grazie alla scelta di costruirsi sulla sequela di interessanti e coinvolgenti situazioni. Fino al tocco d’indispensabile poesia conferito da Tutto il resto è noia di Franco Califano alle ultime immagini di Baby gang. Accompagnato nella sezione extra da due diverse interviste a Calvagna, il trailer e Non toccarmi, cortometraggio riguardante la violenza sulle donne.

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