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FESTIVAL DI CINEMA

Med Film Festival 2009 i vincitori

PREMIO AMORE E PSICHE a Eynaim pkohot (Eyes Wide Open)
di Haim Tabakman, Israele / Francia / Germania, 2009, 100’
per la regia e la grande qualità formale del film
che affronta un’imprevedibile promiscuità tra religione e sesso

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I VINCITORI e LE MOTIVAZIONI
CONCORSO UFFICIALE
La Giuria Internazionale presieduta da Dominique Baudis, Presidente dell’Istituto del Mondo arabo, e composta dalla scrittrice marocchina Rita el Khayat, la giornalista Maria Pia Fusco, la produttrice francese Anne-Dominique Toussaint, il regista Marco Bechis, ha assegnato il Premio Amore e Psiche ed i riconoscimenti Menzione Speciale ed Espressione Artistica.Apprezzata la varietà dei film proposti, e tenendo in considerazione alcuni elementi fondamentali quali la dimensione creativa, la qualità espressiva, la ricchezza degli orizzonti culturali, sociologici ed umani delle opere e la necessità di favorire la loro diffusione, la giuria si è così espressa privilegiando opere prime:

PREMIO AMORE E PSICHE a Eynaim pkohot (Eyes Wide Open)
di Haim Tabakman, Israele / Francia / Germania, 2009, 100’
per la regia e la grande qualità formale del film
che affronta un’imprevedibile promiscuità tra religione e sesso


Menzione Speciale a Ander

di Roberto Castón, Spagna, 2009, 128’
per la sua ruvida sensualità, semplicità, originalità; per i tre protagonisti esemplari,
per aver saputo proporre un’altra idea di famiglia.


ESPRESSIONE ARTISTICA ex aequo a

Uzak İhtimal (Wrong Rosary)
di Mahmut Fazıl Coşkun, Turchia, 2009, 89’

per il controllo del linguaggio cinematografico e la grazia delle immagini e del soggetto


Hijab el Hob (Veiled Love)
di Aziz Salmy, Marocco, 2008, 109’
per il coraggio del regista nell’affrontare un tema particolarmente audace nella società marocchina di oggi

CONCORSO EURIMAGES NUOVA EUROPA
La Giuria Internazionale, presieduta dallo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun e composta dall’attore tunisino Ahmed Hafiene e dal giornalista Piero Zardo, nello spirito dei principi che animano il progetto culturale espresso dell’organismo del Consiglio d’Europa, si è così espressa:

Premio Eurimages Italia a Pandora’nın kutusu (Pandora’s Box)

di Yeşim Ustaoğlu, Turchia / Francia / Belgio / Germania, 2008, 112’

per la sua umanità, per la verità dei personaggi colpiti dalla violenza irrimediabile della vita; per il modo delicato, diretto e al tempo stesso sottile in cui è messa in scena questa violenza cittadina che riguarda tutti noi; questo film fa riflettere sul posto degli anziani nella società mediterranea; particolarmente apprezzata l’interpretazione dell’attrice Tsilla Chelton


CONCORSO ITALIANO
La giuria internazionale del Concorso italiano riservato a opere prime e seconde, composta dai giornalisti Elizabeth Missland, Defne Gursoy e Said Rifai ha così assegnato il Premio Italia nel Cinema e una Menzione Speciale:


Premio Italia nel Cinema a La casa sulle nuvole

di Claudio Giovannesi, Italia, 2009, 96’
per la perfezione del suo racconto che non solo riflette con grande sensibilità il ribaltamento dei ruoli nel quadro familiare, ma anche rimette in causa i preconcetti sull’immigrazione nel bacino mediterraneo

Menzione Speciale a Non è ancora domani (La Pivellina)

di Tizza Covi, Rainer Frimmel, Italia / Austria, 2009, 100’

La giuria ha inoltre deciso di attribuire una menzione speciale a La Pivellina, film che ha profondamente commosso i giurati

CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI

La Giuria Internazionale del Concorso Documentari composta dalla scrittrice Igiaba Scego, dal giornalista Ugur Hukum e dal regista Agostino Ferrente si è così espressa:

Premio Open Eyes – Ex Aequo

Hanna e Violka

di Rossella Piccinno, Italia, 2009, 56’

Per la sensibilità poetica con cui si racconta una vicenda privata, che coinvolge due famiglie, una italiana e una polacca, testimoni dirette delle trasformazioni dell’Europa di oggi, tra migrazioni e cambiamenti sociali.

Welcome to Hebron

di Terje Carlsson, Svezia/ Israele / Territori Palestinesi, 2007, 55’

Le frontiere tra le persone non sono sfortunatamente solo amministrative o politiche ma anche sociali e religiose. Il regista svedese Terie Carlsson descrive in modo scioccante quanto è profonda la differenza tra i palestinesi e le colonie israeliane ideologicamente manipolate a Hebron.

Attraverso la vera storia di una ragazza diciassettenne scopriamo la vita di tutti i giorni delle famiglie palestinesi e dei loro figli. Risulta essere quindi un ottimo spaccato della lotta giornaliera in un luogo dimenticato della Palestina.

Menzione Speciale a Blooming Businnes

Ton van Zantvoort, Paesi Bassi, 2009, 52’
Tra le 17 opere in concorso, la giuria ha deciso all’unanimità di assegnare una Menzione Speciale a “A Blooming Business”, per le toccanti e coraggiose testimonianze dei protagonisti di questo film, che ha saputo investigare su cosa si nasconde dietro la produzione, in Kenia, di fiori poi esportati nei paesi ricchi. Un viaggio nel mobbing, nel disastro ecologico, nello sfruttamento umano e sessuale di un business che nasce nell’Africa Orientale e che, comunque consente a molti esseri umani di sopravvivere lungo la filiera.


CONCORSO INTERNAZIONALE CORTOMETRAGGI
La Giuria Internazionale del Concorso, coordinata dall’autore e regista Angelo Loy e composta da 7 studenti diplomandi delle Scuole Nazionali di Cinema dei Paesi europei e mediterranei, e da 7 detenuti del Nuovo Circondariale di Rebibbia, ha assegnato il Premio Methexis, destinato a promuovere opere brevi dedicate al tema del dialogo interculturale. Il Premio Methexis è stato assegnato durante la seduta plenaria delle due ali della Giuria Internazionale che si è svolto presso il N.C. di Rebibbia Maschile.

Gli studenti hanno assegnato inoltre il Premio Cervantes Roma al corto più innovativo.

PREMIO CERVANTES ROMA a DANS NOS VEINES (IN OUR BLOOD)

di Guillaume Senez, Francia/Belgio, 2009, 16’
Sviluppandosi intorno a una storia lineare, il film esplora con un approccio critico

il nucleo familiare e le sue interconnessioni. Tensione, violenza, e disparità appartengono alla nostra società e sono elementi perfettamente rappresentati nel film. Sorprendente improvvisazione, notevole recitazione e coerenza tecnica fanno di questo film il vincitore del Premio Cervantes Roma per il cortometraggio più innovativo.

PREMIO METHEXIS a MY SIXTINE

di Jonathan Colinet e Sebastien Dubus, Francia, 2008, 15’
Non c’è prigione che possa confinare il pensiero. Con questa frase la giuria all’unanimità ha voluto premiare un’opera che mostra come l’immaginazione renda gli uomini liberi.

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