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Prime Video Film

‘La notte del giudizio per sempre’ la caccia all’uomo non ha più limiti

Dopo la prima trilogia originale a cura di James DeMonaco con Ethan Hawke e poi Frank Grillo, dopo una serie (The Purge) di due stagioni per 20 episodi, dopo un quarto capitolo a sé stante, torna il giorno dello sfogo nel quinto, un po' ripetitivo, capitolo in cui DeMonaco è ancora una volta nella veste di produttore.

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Su Prime Video arriva il film thriller La notte del giudizio per sempre, il capitolo finale, o almeno l’ultimo in ordine cronologico sino a oggi, dedicato alla cosiddetta “notte dello sfogo”, ovvero alla possibilità concessa dalle autorità di un imminente futuro, di concedere un lasso temporale in cui si permette a chiunque di agire secondo il proprio istinto, come soluzione a calmierare la violenza quotidiana dilagante.

Il quinto episodio della serie è diretto dal regista di origine messicana Everardo Gout, e vede coinvolte, tra gli interpreti, facce note come quella di Will Patton, Josh Lucas e Ana de la Reguera.

Quando una notte sola non basta più a placare l’istinto di violenza incontrollata

I nuovi padri costituenti degli Usa non paiono più contenti del cosiddetto “giorno dello sfogo”.

Uno stratagemma divenuto legale messo in atto in un futuro assai prossimo, con la motivazione ufficiale di dar libero arbitrio alle incontrollabili reazioni umane e garantire la pace sociale per tutto il resto dell’anno.

In realtà la controversa disposizione di legge nasconde anche lucrose opportunità di guadagno per quei pochi potenti che si disfano di problemi sociali con la soluzione più rapida e, solo per loro, indolore.

L’evento, inizialmente collocato una volta ogni anno a una data prestabilita, assurta quasi a festa nazionale, viene di punto in bianco trasformato in una consuetudine legale perpetua, allungata sino a tempo imprecisato proprio nell’ultima ora della giornata dedicata alla vendetta senza punizione.

A farne le spese i soliti migranti messicani, ma anche una tipica famiglia agiata e repubblicana di allevatori, che ha modo di ricredersi di persona a proposito dei reali motivi che spingono i “fondatori” a porre in essere quello scempio legalizzato.

La notte del giudizio per sempre: la recensione del film

Dopo quattro capitoli della serie piuttosto fortunata e abbastanza riuscita, l’ultimo, e presunto definitivo, capitolo si concentra sulle estreme conseguenze di un atto scellerato protratto senza apparenti limiti di tempo.

L’America di un recente passato, uscita non senza violenza dalla controversa guida del penultimo controverso presidente in carica, ma pure quella di oggi ove la violenza pullula per le strade a partire proprio dalle forze dell’ordine, si trova rispecchiata in questo filone cinematografico in modo esemplare.

Nonostante ciò, il film si rivela assai limitato e monocorde nel descrivere le derive di una guida che si proclama democratica, ma guarda solo a salvaguardare il proprio limitato orticello ben irrigato.

La sceneggiatura, un po’ greve e semplicistica, parrebbe più attratta dal descrivere comportamenti e derive davvero sopra le righe, per limitarsi a una sequela di situazioni degne della più becera cronaca nera da Far West in tranquille cittadine di periferia governate dai soliti politici-sceriffi dal grilletto facile, armati sino ai denti e con pallottola in canna pronta ad esplodere.

La notte del giudizio per sempre

  • Anno: 2021
  • Durata: 103
  • Genere: Thriller/Horror
  • Nazionalita: Usa
  • Regia: Everardo Gout

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