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Nastri d’Argento 2023: i vincitori

Si chiude un’edizione particolarmente segnata dalla memoria ma anche dalla cronaca di una stagione complessa.

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Nastri d’Argento 2023

Nastri d’Argento 2023 a La generazione perduta di Marco Turco, per il cinema reale e in ex aequo, per la categoria Cinema, Spettacolo e Cultura, con il Documentario dell’anno Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America di Franco Zippel, presentato a Venezia, ai film Ennio Flaiano, Straniero in Patria di Fabrizio Corallo e Valeria Parisi e Franco Battiato – La voce del Padrone di Marco Spagnoli.

La generazione perduta e gli anni ’70

La generazione perduta, film presentato al Torino Film Festival, è tra i documentari più interessanti dell’ultimo periodo. Il regista Marco Turco racconta l’Italia degli anno Settanta, attraverso la storia di Carlo Rivolta, che dalla redazione di Repubblica, inizia a indagare sullo spaccio di eroina fra i giovani, finendo poi per essere travolto da una valanga che “ormai non sa più come fermare”.

nastri d'argento 2023 documentari

La street artist Laika protagonista dell’anno

Una tema ricorrente quello degli anni Settanta, tra cronaca politica e fermento culturale e giovanile. Un decennio cruciale per la storia italiana, con i suo mutamenti, che travolsero, nel bene e nel male un intero Paese.

Nel palmarès che apre i Nastri d’argento 2023 dei Premi assegnati dai Giornalisti italiani, la street artist Laika. La protagonista dell’anno nel documentario di Antonio Valerio Spera, intitolato Life is (not) a game.

Presentato alla Festa del cinema di Roma, il film racconta le misteriose incursioni notturne tra provocazione e protesta militante.

Nei giorni scorsi, il Direttivo dei Nastri d’Argento 2023 ha già anticipato i due premi speciali “Cinema e Lavoro” aggiudicati a Via Argine 310 di Gianfranco Pannone e Noi siamo Alitalia – Storia di un Paese di Filippo Soldi.

55 I film finalisti dei Nastri d’Argento 2023

Ben 55 titoli i finalisti ufficiali dei Nastri d’Argento 2023, scelti da Laura Delli Colli, Presidente del Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici. Gli altri selezionatori sono stati: Fulvia Caprara (vicepresidente), Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi.

Per la categoria Cinema del Reale, oltre ai due film vincitori, hanno partecipato Kill me if you can di Alex Infascelli, Svegliami a mezzanotte di Francesco Patierno e The Matchmaker di Benedetta Argentieri.

Tra i titoli di ‘Cinema, Spettacolo, Cultura’ i due film vincitori sono ex aequo Ennio Flaiano, Straniero in Patria di Fabrizio Corallo e Valeria Parisi e Franco Battiato – La Voce del Padrone di Marco Spagnoli, finalisti con Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza di Elisabetta Sgarbi, Capelli quasi biondi, occhi quasi azzurri – 78 lettere a Pier Paolo Pasolini di Simona Risi e Souvenir d’Italie, dedicato a Lelio Luttazzi, di Giorgio Verdelli.

Kill me if you can

Lo sport ai Nastri d’Argento 2023

La sorpresa di questa edizione è arrivata dagli eroi dello sport. Una cinquina speciale, non solo dedicata al grande calcio, con La bella stagione di Marco Ponti, il documentario vincitore dedicato all’amicizia tra Gianluca Vialli e Roberto Mancini.

Un premio speciale a Nel nostro cielo un rombo di tuono di Riccardo Milani, film dedicato a Gigi Riva e alla Sardegna che non smette di omaggiare il suo beniamino.

Una menzione è andata Er gol de Turone era buono di Francesco Miccichè e Lorenzo Rossi Espagnet. Ancora calcio con È stato tutto bello – Storia di Paolino e Pablito, l’omaggio di Walter Veltroni a Paolo Rossi.

Ma nei vincitori dei Nastri d’Argento 2023 non c’è solo il calcio a testimoniare il mondo dello sport. I giornalisti cinematografici hanno tenuto in considerazione anche la palla a spicchi, premiando Kobe – Una storia italiana di Jesus Garcés Lambert.

Un’edizione ricca di contenuti

Passando a un tema del tutto diverso dalle leggende dello sport, i giornalisti cinematografici hanno premiato Kordon di Alice Tomassini. Un viaggio nella coraggiosa resistenza delle donne ucraine è al centro del film che ottenuto il Premio Valentina Pedicini, giunto alla sua terza edizione e promosso dalla sede di Palermo del Centro Sperimentale di Cinematografia guidata da Costanza Quatriglio.

Una selezione finale nella quale è prevalsa, con la qualità narrativa, anche la nostra sensibilità giornalistica. Si chiude un’edizione particolarmente segnata dalla memoria ma anche dalla cronaca di una stagione complessa che ha siglato la svolta più significativa sul tema dei diritti civili affrontando, però, con lucidità anche le contraddizioni di un periodo segnato dall’effervescenza della contestazione e insieme dalle contraddizioni e dalle derive, non solo politiche, che hanno snaturato il sogno del grande cambiamento”.

Sono state queste le parole di Laura Delli Colli per commentare un’edizione ricca di contenuti, con molte monografie che stanno affidando sempre di più all’audiovisivo un vero e proprio archivio di memoria storica.

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