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‘Mixed by Erry’ il miracolo economico made in Napoli degli anni 80

La vera storia di Erry (Enrico Frattasio)

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È su Netflix il nuovo film di Sydney SibiliaMixed by Erry.

Mixed by Erry di Sydney Sibilia: tra vintage e amarcord anni 80

Il nuovo film di Sydney Sibilia, Mixed by Erry, dipinge con poetica ironia un mondo che non c’è più, ma che è rimasto nei cuori di molti. La leggerezza degli anni Ottanta, lo spirito creativo e l’entusiasmo di un ragazzo che realizza, a modo suo, il proprio sogno, e la musica, grande protagonista, fulcro della storia come della vita di Erry – Enrico (interpretato da Luigi D’Oriano).

Mixed by Erry: Sydney Sibilia racconta la storia vera dei fratelli Frattasio

La storia inizia nel 1991: Enrico Frattasio e i suoi due fratelli, Giuseppe (Giuseppe Arena) e Angelo (Emanuele Palumbo), arrivano in carcere, arrestati per pirateria musicale. In un lungo flashback, Enrico racconta la sua vita, a partire dal 1976, quando, ancora bambino, passava le ore ad ascoltare musica nel negozio vicino casa, a Forcella, e sognava di diventare un dj. Ma la vita a volte fa dei giri imprevisti: siamo nel 1985 e dal sogno infranto nasce un ‘marchio di fabbrica’ e le musicassette Mixed by Erry, che diventerà in pochi anni la prima etichetta discografica (contraffatta) italiana.

I pirati della musica raccontati nei toni della commedia

Quella di Mixed by Erry è una storia vera che racconta una Napoli sempreverde, passionale, dove colore e calore sono imprescindibili, e l’arte di arrangiarsi è uno stile di vita necessario per chi nasce nei quartieri meno abbienti. Ma Sibilia dona alla realtà i toni della commedia, e quella dei fratelli Frattasio diventa un’avventura irresistibile dove bene e male si confondono e si ribaltano.

Come già in Smetto quando voglio, i truffatori diventano eroi e gli uomini di legge (in particolare il finanziere che li perseguita, interpretato da Francesco Di Leva) i villain; ma siamo, appunto, nella Napoli degli anni 80, la contraffazione è ‘di casa’ e l’antipirateria non è ancora legge conclamata (la FPM, Federazione contro la pirateria musicale e multimediale, nasce solo nel 1996, in risposta proprio al caso Mixed by Erry) mentre quella sul diritto d’autore (L. n. 633/1941) prevede solo una sanzione economica per chi la vìoli.

Il circolo della vita, con la famiglia come fulcro

Come in un cerchio, la storia dei fratelli Frattasio si apre e si chiude nella cucina di famiglia, ritratti mentre aiutano il papà (un ottimo Adriano Pantaleo) a contraffare bottiglie di whisky da vendere al mercato. Qui inizia il racconto di Erry nel flashback e qui si ritroveranno un’ultima volta prima dell’inevitabile arresto da parte della Finanza. Nel mezzo, il riformatorio per Angelo, quasi assassino per proteggere il fratello, amori che si consolidano (quello di Giuseppe e Francesca) e altri che nascono (quello di Enrico e Teresa) ‘galeotta una musicassetta’, il piccolo business che assume proporzioni gigantesche, con decine di ‘laboratori’ sparsi in tutta Napoli, la camorra che resta sullo sfondo, gli affari con un discografico di Milano (un bravissimo Fabrizio Gifuni).

Mixed by Erry di Sydney Sibilia: da impero pirata a mito

Quella dell’etichetta Mixed by Erry è la storia di un impero, dalla nascita al declino: l’impero della pirateria di tre fratelli intraprendenti che hanno portato la musica italiana e internazionale nelle case di tanti ragazzi degli anni Ottanta con le loro musicassette (e i primi cd; ma qui furono stroncati sul nascere); violando la legge (che di fronte alla proporzione abnorme dell’affare, sulla spinta dei discografici, non poteva che intervenire in modo severo) ma assurgendo a mito. E pensare che Erry voleva solo fare il dj.

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