La nona edizione propone 79 lungometraggi di finzione e documentari, cortometraggi e videoclip tra i migliori e più recenti prodotti a livello internazionale, capaci di raccontare protagonisti e interpreti della scena musicale dagli albori ad oggi, esaltare il valore universale di questa arte e mostrare quanto sia una forma espressiva necessaria e naturale. Sul grande schermo di SYS9, 5 titoli in anteprima assoluta, 2 europea e 26 in anteprima italiana nel programma delle sezioni competitive Long Play Doc e Long Play Feature, 7Inch, Soundies e Frequencies; e delle rassegne Rising Sound – Music is the weapon, che mostra ancora una volta il potere politico, sociale e comunitario della musica, e Into the Groove, che celebra grandi star e generi dando avvio al festival con Tchaikovsky’s Wife del regista dissidente russo Kirill Serebrennikov, cui è dedicato l’omaggio di questa edizione.
Note sullo schermo e che risuoneranno in sala con le performance live multimediali Ever.ravE di Gianluca Iadema e Perceive Reality (live A/V) di KHOMPA feat. Akasha, l’exhibition alla galleria di videoarte Recontemporary con i lavori di Rebecca Salvadori, l’imperdibile live dal sapore di reunion degli inglesi Rema-Rema insieme ai torinesi Larsen; l’esibizione di Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo; la sessione dei The Wends che rievocheranno le atmosfere newyorkesi dei primi 2000, i concerti dopo-festival al Café des Arts e al Porto Urbano, le serate a Magazzino sul Po e Spazio Musa, e le proiezioni a 360° del DANCE VR CORNER in collaborazione con COORPI nella Mole Antonelliana.
Ad introdurre le proiezioni e gli eventi off, oltre 60 ospiti dall’Italia e dal mondo, tra registi, attori, giurati e artisti che si uniranno al pubblico nella 7 giorni di cinema e musica: tra questi Michael P. Aust co-regista di Can And Me; Marco Porsia autore di What You Could Not Visualize; Elia Romanelli con Infernòt. Viaggio nella musica folk; Ana Sofia Fonseca, autrice di Cesária Évora e Cem Kaya, regista turco/tedesco di Love, Deutschmarks and Death, per citare alcuni.
«Nessuna “Revolution 9” in questa nona edizione del festival. – dichiara Carlo Griseri, direttore del festival – Non ci siamo fatti ispirare dall’epocale brano dei Beatles dell’Album Bianco, anzi. Il festival che abbiamo allestito quest’anno ricalca in tutto e per tutto la struttura consolidata e si allinea ai numeri del 2022. Non perché ci piaccia giocare facile, ma perché su una struttura nota abbiamo potuto variare più facilmente in tante direzioni, scegliendo film, corti, videoclip, documentari e musiche da tutto il mondo, di tutti i tipi, che sappiano essere ispirazione per il nostro pubblico come lo sono state per noi. Del resto, sono secoli che le note, pur essendo solo 7 e sempre quelle, ci sanno regalare emozioni
..:: INAUGURAZIONE e OMAGGIO a KIRILL SEREBRENNIKOV ::..
Venerdì 24 febbraio alle 20.30, ad un anno esatto dall’inizio del conflitto Russo-Ucraino, Seeyousound aprirà la sua nona edizione con l’anteprima italiana di Tchaikovsky’s Wife del regista dissidente russo Kirill Serebrennikov esiliato dallo scorso marzo, dopo anni passati agli arresti domiciliari in patria con l’accusa di una presunta distrazione di fondi pubblici. Il film è ambientato nella seconda metà del XIX secolo in una Russia ancora imperiale e racconta la tumultuosa relazione tra uno dei maggiori compositori russi, Pyotr Tchaikovsky, e la moglie Antonina Miliukova. Apertamente schierato contro il conflitto e le politiche di Putin, Serebrennikov ha potuto concorrere alla Palma d’Oro al Festival di Cannes 2022 con Tchaikovsky’s Wife nell’anno in cui le delegazioni ufficiali russe sono state escluse.
Il film sarà anticipato dal live Sequenze Parallele, concerto per violoncello, algoritmica, immagine e Intelligenza Artificiale. L’opera, eseguita per la prima volta a SYS, è costituita da 4 composizioni dedicate al rapporto tra l’essere umano e la natura. Gli algoritmi che dominano la nostra quotidianità si fanno qui strumento a servizio dell’immaginazione. In un continuo parallelismo tra immagine e suono, il violoncello di Manuel Zigante insieme al codice informatico eseguito dal vivo (Live Coding) di Riccardo Mazza daranno vita alla performance, mentre le immagini realizzate ed elaborate da Laura Pol dialogheranno con quelle create dall’Intelligenza Artificiale.
L’omaggio a Serebrennikov continua martedì 28 alle 17.30 con Summer (Leto) dedicato al cantante rock russo Viktor Tsoï e al suo periodo giovanile. Una storia di musica, amore e amicizia che si svolge a Leningrado in un’estate dei primi anni ‘80, quando la scena rock russa inizia a esplodere, influenzata da rockstar come i Led Zeppelin e David Bowie. Il film regala un’istantanea di quella vibrante era e traccia la scalata al successo di giovani musicisti tra cui Viktor Tsoï, che con i suoi Kino è stato un pioniere del rock russo, e Mike Naumenko, fondatore del gruppo Zoopark. Applaudito al 71º Festival di Cannes, Summer (Leto) è un film romantico che riporta l’incanto di un mondo sospeso, in cui una generazione piena di ideali si affacciava al mondo cercando, forse in modo naïf, di cambiarlo.
..:: SEZIONI COMPETITIVE ::..
Anche quest’anno Seeyousound raccoglie una selezione della migliore produzione cinematografica e audiovisiva a tematica musicale mondiale con 5 lungometraggi di finzione in LONG PLAY FEATURE e 5 di cinema del reale in LONG PLAY DOC, 19 cortometraggi nella sezione dedicata al cinema breve 7INCH e 20 videoclip del contest SOUNDIES completato da 2 live e 1 mostra, oltre alle 4 sonorizzazioni originali presentate dai finalisti di FREQUENCIES.
LONG PLAY FEATURE, curata da Matteo Pennacchia, quest’anno si muove tra 5 titoli internazionali – uno in anteprima europea e uno in anteprima italiana – tra cui due esordi alla regia di giovani autrici, che in modi differenti portano a riflettere su come la musica sia così potente da caratterizzare il modo in cui gli individui si percepiscono o vengono definiti dagli altri.
Country Gold è una commedia weird frutto del prolifico regista indie Mickey Reece, che inscena (e interpreta) il surreale incontro tra due leggende del country la sera prima che uno dei due venga criocongelato, stravolgendo l’immaginario del genere; anteprima europea lunedì 27 – replica 1° marzo. Visionario anche il musical fantascientifico Neptune Frost che prende spunto dall’album “Martyr Loser King” del rapper Saul Williams, qui regista insieme all’attrice e scrittrice ruandese Anisia Uzeyman; presentato a Cannes, Sundance e Toronto, arriva a SYS (26 febbraio e 2 marzo) con la sua carica di breakbeat, rap, dance e punk a fare da colonna sonora di temi quali diritti umani, identità di genere, ambiente, tecnocapitalismo senza retorica. In Zillion – anteprima italiana sabato 25 – replica mercoledì 1 – il promettente regista Robin Pront, racconta la storia (vera) di Frank Verstraeten, imprenditore-criminale che nel ‘97 apre ad Antwerp la megadiscoteca Zillion in società con il re del porno belga Dennis Black Magic, una parabola scandita dalla progressive techno che incarna lo spirito degli anni ‘90.
La cinquina si completa con The Ordinaries (26 e 28 febbraio), in cui la regista Sophie Linnenbaum costruisce un mondo metacinematografico dove le persone sono divise tra Personaggi principali e di supporto e Paula – prima della classe nella scuola per diventare Personaggi principali che tuttavia non è mai riuscita ad emergere – sta per affrontare l’esame per diventare finalmente Protagonista; e Sonne, un coming of age dall’estetica digital diretto dalla giovane regista curdo-austriaca Kurdwin Ayub premiata alla Berlinale 2022, in cui il video virale di tre adolescenti austriache sulle note di Losing My Religion dei R.E.M., porta una di loro a confrontarsi con la propria identità musulmana (25 e 27 febbraio).
I giurati Alioscia Bisceglia (musicista, direttore artistico, leader dei Casino Royale), Giulia Cavaliere (giornalista, critica musicale, selezionatrice di suoni) e Damir Ivic (giornalista musicale, produttore di concerti) decreteranno il Miglior Film di Fiction, premio di €1.000 assegnato col supporto di BTM Banca Territori Del Monviso, e dedicato alla memoria dell’amica e collaboratrice Francesca Evangelisti.
Il concorso LONG PLAY DOC mostra 5 documentari scelti dal curatore Paolo Campana – 1 in anteprima europea, 3 in anteprima italiana e 1 produzione tutta italiana in anteprima assoluta – caratterizzati da una forte originalità linguistica, capaci di portare in superficie fondamentali frammenti della storia della musica e sviscerare artisti i cui moti creativi hanno precorso i tempi, facendo il giro del mondo.
In programma ritroviamo Marco Porsia, regista italiano di base in Canada già ospite di SYS 6, e il suo What You Could Not Visualise con cui ricompone letteralmente la breve ma essenziale carriera dei Rema-Rema, band inglese artefice del post-punk, di cui esistono pochissime testimonianze video e registrazioni. Il regista sarà ospite domenica 26 febbraio per l’anteprima europea (replica 1 marzo) che sarà accompagnata da un evento di portata internazionale: Gary Asquith e Michael Allen, membri fondatori dei Rema-Rema si riuniranno LIVE per la prima volta dal 1980 e per farlo hanno scelto Torino e Seeyousound. I due eseguiranno “Wheel In The Roses“, unico EP dei Rema-Rema, insieme alla band torinese Larsen.
Altro lavoro di accurata ricerca e restituzione è il doc italiano diretto da Vania Cauzillo Il mondo è troppo per me, su Vittorio Camardese, chitarrista e medico. Vero inventore del tapping, anticipatore di tecniche e attitudini del jazz e del rock internazionale, ha suonato con grandi nomi del jazz senza mai incidere niente di proprio, preferendo rimanere nell’ombra. Lunedì 27 febbraio l’anteprima assoluta (replica martedì 28) accoglierà la regista e l’esclusivo LIVE di Roberto Angelini (musicista e figlio acquisito di Camardese) e Rodrigo D’Erasmo (polistrumentista, compositore e arrangiatore) che da più di 15 anni collaborano a un progetto live tributo a Nick Drake e nel cui repertorio c’è un ampio capitolo dedicato agli incompresi.
Il regista Michael P. Aust sarà a SYS sabato 25 per l’anteprima italiana di Can And Me (replica lunedì 27), film sul gruppo cardine del krautrock anni ‘70 CAN, che ha aperto il portale della musica elettronica e influenzato artisti come David Byrne, David Bowie, fino ai Radiohead e Flaming Lips. Co-diretto da Tessa Knapp, il doc è un intimo ritratto della vita e del lavoro di Irmin Schmidt, fondatore del gruppo, direttore d’orchestra, compositore di colonne sonore, con filmati d’epoca inediti.
Passato dal festival di Toronto e dall’IDFA, Miucha, The Voice Of Bossa Nova di Liliane Mutti e Daniel Zarvos arriva in anteprima italiana (domenica 26 febbraio, replica 1 marzo) e attraverso la storia di Miúcha, attingendo al vasto archivio personale della cantante brasiliana, con i suoi film in 16mm, i diari, le registrazioni musicali personali col marito João Gilberto, e i suoi espressivi disegni ad acquerello animati per il film, offre una prospettiva femminista sulla Bossa Nova.
Altro doc dal prestigioso percorso festivaliero – candidato Miglior documentario agli European Film Awards – e qui in anteprima italiana (25 febbraio e 2 marzo), è Karaoke Paradise di Einari Paakkanen che ribalta i luoghi comuni sugli abitanti della fredda Finlandia e ci porta nel calore di bar e locande dove anime solitarie allietano il peso della vita grazie al collante della musica.
Il Miglior Documentario (€1.000 assegnati grazie al supporto di BTM Banca Territori Del Monviso) sarà deciso da Cristian Busuioc (manager artist, curatore e co-fondatore di DokStation – Music Documentary Film Festival di Bucarest), Chiara Colli (giornalista musicale, attualmente nella squadra di Battiti di Radio Rai 3) e Guido Harari (fotografo e giornalista musicale che ha firmato copertine di dischi per artisti come Kate Bush, Bob Dylan, B.B. King, Paul McCartney, Lou Reed e Frank Zappa…).
7INCH – a cura di Sara Bianchi e Piero Di Bucchianico – mette in competizione una selezione di 13 cortometraggi realizzati negli ultimi due anni e scelti tra oltre 400 titoli internazionali – di cui 10 in anteprima italiana – a cui si affiancano altri 6 titoli fuori concorso dal carattere sperimentale.
Il programma eterogeneo di 7inch accoglie una moltitudine di storie vere o immaginarie e generi, dal dramma adolescenziale all’horror, dall’animazione all’esistenziale e la commedia dissacrante; ciò che accomuna i film brevi in gara – che ogni giorno accompagnano le proiezioni dei lungometraggi – è la capacità di portare un tema, un valore, una suggestione che SYS vuole condividere con il proprio pubblico.
Lori – Melancholy of My Mother’s Lullabies del nepalese Abinash Bikram Shah, è un affresco di rara bellezza – Menzione speciale a Cannes 2022 – sulla definizione di femminilità e il rapporto fra generazioni, veicolato da una nenia; in The Day the Rhythm Went Away di Cheng Chai Hong, la musica è l’unica via di fuga per il diciassettenne Wei. A Jürgen Leppert – ottantunenne ingegnere, ballerino a 360 gradi e giocatore di frisbee – è dedicato Turning Man – 81RPM di Robin Trouillet, dichiarazione d’amore alla musica, al ballo e alla ribellione; di contro Shells di Marie-Magdalena Kochová racconta Jan Minařík, ex ballerino di punta dell’ensemble di Pina Bausch, costretto ad affrontare l’invecchiamento.
L’eco delle montagne e i suoni della metropoli si contrappongono in The Silent Echo di Suman Sen; Ecce è un’animazione in bianco e nero ossessiva realizzata da Margherita Premuroso; mentre The Delay è una commedia il cui protagonista dovrà fare i conti con l’essere improvvisamente fuori sincrono, il regista torinese Mattia Napoli sarà ospite della proiezione (lunedì 27).
A scegliere il Miglior Corto 2023 (€500) saranno Elena Beatrice (regista e illustratrice), Claudia Soranzo (responsabile dello sviluppo produttivo e creativo di film della Nefertiti Film) e Marco Wagenaar (regista).
La sezione 7Inch per la nona edizione si apre al fuori concorso, con 6 corti raccolti nel programma 7INCH EXPERIMENTA in cui trovano spazio lavori non facilmente definibili e collocabili, alcuni sospesi tra narratività e videoclip o sperimentali il cui senso ultimo risiede nella musica e nel ritmo; film brevi dove la musica e i suoni non si limitano ad accompagnare le immagini, ma le plasmano in modo esplicito (venerdì 24 ore 18.00, Cinema Teatro Maffei).
SOUNDIES, contest e ampio focus dedicato al videoclip e al linguaggio audiovisivo curato da Alessandro Maccarrone, apre una riflessione sul potere della musica di richiamare alla mente ricordi per immagini, a sottolineare la naturale relazione tra immagine e suono. In 20 tracce/clip, Soundies racchiude quanto di più originale e incisivo offre oggi l’immenso panorama del videoclip mondiale.
Lo dimostrano opere come passepied diretto da Adrian Villagomez per il compositore e pianista post-classico canadese Jean Michel Blais, che mette in scena l’imprevedibile ossessione di un adolescente per la danza barocca; A Carta Cabal diretto da Pau Carreté per il cantautore indie spagnolo Guitarricadelafuente, un inno alla liberazione delle nuove generazioni dagli stigmi del passato, forte di una precisa identità narrativa e visiva; e Exotic Contents di Max Cooper, che scorre sulle immagini realizzate da Xander Steenbrugge, digital artist e ricercatore nel campo della generative AI, in cui simbolismo, linguaggi e scenari si fondono.
Il Miglior Videoclip Nicola Rondolino (€500) sarà decretato da Gianluca Iadema (compositore, performer e artista multimediale), Luca Pacilio (giornalista musicale e curatore di Vedomusica – Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro) e Rebecca Salvadori (regista e visual artist).
In parallelo alla competizione, la sezione SOUNDIES intercetta nuove correnti e modella i propri confini per inglobare e proporre al pubblico esperienze sempre diverse: a SYS9 porta due live A/V di KHOMPA feat. Akasha e Gianluca Iadema, oltre alla mostra dell’artista italo-australiana Rebecca Salvadori e una talk correlata.
Mercoledì 22 febbraio da Recontemporary (via Gaudenzio Ferrari 12/b) si inaugura The Sun Has No Shadow _ Rebecca Salvadori Exhibition che esplora la cultura techno muovendosi sull’asse Londra-Berlino, archivio-memoria affettiva, esperienza individuale-rituale collettivo, attraverso la proiezione dei film della visual artist Tresor Tapes – creato da materiali d’archivio per i 30 anni dello storico club berlinese – e The Sun Has No Shadow – che si addentra nelle comunità nate attorno al clubbing -; mentre col terzo film Empathy sposta il baricentro sul silenzio e il contatto ravvicinato. Ingresso up to you fino all’11 marzo (24 febbraio – 2 marzo ore 15.30 – 19.30). Domenica 26 febbraio alle 15.30, in programma la TALK tra l’artista Rebecca Salvadori, Felice Moramarco e Carlotta Magistris.
Sabato 25 ore 22.00 il Cinema Massimo apre le porte a Davide Compagnoni, innovativo batterista, con il suo progetto solista KHOMPA che con l’artista visivo Riccardo Franco-Loiri (alias AKASHA) presenta Perceive Reality A/V, vivida esortazione ad approfondire la relazione con la realtà, evitando le visioni semplificate. KHOMPA, con un sofisticato sistema di sensori applicati sulla batteria, comanda in tempo reale l’intero apparato musicale e visuale, le cui immagini in costante mutamento allertano sul rischio di percepire meno la complessità degli eventi a causa del contesto storico attuale saturo di informazioni e visioni duali.
Domenica 26, in Sala 1 al Cinema Massimo Gianluca Iadema porta il suo progetto A/V Ever.ravE, performance multimediale in cui il palcoscenico diventa metafora della mente umana, un viaggio tra coscienza e subconscio in relazione alla realtà digitale, trasposto in suoni e visual realizzati da Gianluca Iadema. Diffusione sonora multicanale, live electronics, proiezioni multiple, luci ed un solo performer, che lavora con la multidimensionalità, la narrazione immersiva ed ergodica e l’intelligenza artificiale. Iadema indaga il sogno come scambio fluido tra mondo fenomenologico, memoria e immaginazione, costruendo un’iperrealtà: l’umano si fonde con gli algoritmi e l’intelligenza artificiale, creando uno scenario ibrido, estensione dell’individuo e sua naturale evoluzione.
Al Cinema Massimo, giovedì 2 marzo alle 20.00, si terrà la CERIMONIA DI PREMIAZIONE durante la quale verranno assegnati dalle rispettive giurie i premi delle sezioni competitive Long Play Feature, Long Play Doc, 7Inch e Soundies. Tra questi il Premio Torinosette destinato al miglior lungometraggio tra quelli di Long Play Feature e Long Play Doc, assegnato grazie al settimanale de La Stampa “Torinosette”, da anni media partner del festival, che ha individuato tra i propri lettori i tre giurati.
A seguire il live del cantautore Niccolò Piccinni che eseguirà, tra gli altri, il brano “Acqua fredda”, la cui pubblicazione è prevista il giorno successivo. Il brano è un adattamento della canzone “Cold Water” di Tom Waits, autore della canzone insieme a Kathleen Brennan. Il cantautore, polistrumentista e attore statunitense ha ascoltato e approvato la traduzione di Nicolò autorizzandone ufficialmente la pubblicazione. “Acqua fredda” diventa così “the new italian version of Cold Water”.
FREQUENCIES, giunto alla quarta edizione, è il contest curato da Riccardo Mazza rivolto a musicisti, producer e sound designer per la sonorizzazione originale di un film muto. Uno speciale comitato composto da Seeyosound e Solitunes selezionerà 4 finalisti che il 1° marzo al Maffei alle 21.00 sonorizzeranno dal vivo 4 cortometraggi degli anni ‘20 e ‘30 tratti dall’Archivio MNC, selezionati in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema. I finalisti si esibiranno di fronte al pubblico e ai giurati Sara Berts (musicista, compositrice e sound artist), Nick Foglia (producer e sound engineer) e Domenico Sciajno (compositore e docente al Conservatorio di Torino) che decreteranno il vincitore del Frequencies Diplomatico Award 2023 (500€) assegnato grazie al supporto di Diplomatico. Durante la serata verrà assegnato il Premio del pubblico, inoltre Davide Broggini e Giovanni Corgiat (partecipanti delle scorse edizioni) sonorizzeranno l’OAV (Original Anime Video) Tenshi no tamago (天使のたまご) – L’uovo dell’angelo di Mamoru Oshi del 1985.
Durante il festival si svolgeranno inoltre le masterclass riservate ai finalisti tenute dai docenti Riccardo Mazza (Scuola APM Saluzzo; Experimental Studios), Marco Trivellato (Scuola APM Saluzzo), Riccardo Giovinetto (Scuola APM Saluzzo; Gamma Institute) e Stefano Risso (Solitunes; Conservatorio di Potenza “Gesualdo da Venosa”).
Su Sound Cloud sarà disponibile durante il festival la playlist SoundCloud Seeyousound Frequencies 2023 che include i lavori che hanno ricevuto i punteggi migliori della giuria tra quelli ricevuti.
..:: RASSEGNE ::..
Il programma è arricchito da 22 titoli fuori concorso delle rassegne RISING SOUND – Music is the weapon, anima ribelle di SYS; e INTO THE GROOVE, cuore mainstream del festival che si muove nel pentagramma della scena musicale mondiale spaziando tra figure cult e nuove tendenze.
INTO THE GROOVE – curata Carlo Griseri e Alessandro Battaglini, direttore e vicedirettore di SYS – propone 13 film (9 lungometraggi e 4 corti), di cui 4 anteprime assolute e 4 anteprime italiane, condite come formula SYS vuole da eventi live che impreziosiscono le proiezioni. Da sempre anima “pop” di Seeyousound, Into The Groove restituisce allo spettatore la ricchezza e la forza della musica, che si esprimono qui attraverso molteplici generi e tendenze.
Oltre ai già citati 2 titoli dell’omaggio a Kirill Serebrennikov, la rassegna porta in anteprima assoluta Infernòt. Viaggio nella musica folk di Elia Romanelli, che sarà in sala con i protagonisti sabato 25, per raccontare questo doc sulla nascita della musica folk italiana, partendo dal FolkClub di Torino, luogo simbolo in cui per oltre trent’anni si sono esibiti importanti musicisti trasformando la città in un punto di riferimento per il folk mondiale. Seguirà il live di Alessia Tondo e Davide Ambrogio “di casa” al Folk Club, per la prima volta insieme su un palco in occasione di Seeyousound per un set unico, che incrocerà le loro personalità artistiche, avanguardia della musica folk contemporanea.
Meet Me In The Bathroom è un’immersione nel clima di rinascita post punk della scena newyorkese dei primi Duemila, un’era pre-Spotify, strafottente e romantica plasmata da band come The Strokes, Vampire Weekend, LCD Soundsystem, Yeah Yeah Yeah’s, Interpol… Mostrato in anteprima al Sundance – e opera dei registi Dylan Southern e Will Lovelace, autori dell’acclamato documentario LCD Soundsystem Shut Up and Play the Hits (2012) – martedì 28 sarà a SYS accompagnato a fine proiezione dalla band torinese The Wends che terrà alta la carica del film con un live in sala.
Les goûts et les couleurs – Not My Tipe di Michel Leclerc (domenica 26) è una commedia – proiezione in anteprima italiana – in cui la giovane cantante Marcia vede il suo sogno di incidere un album con l’icona rock anni ‘70 Daredjane rischiare di infrangersi a causa dell’improvvisa morte dell’artista e dovrà ottenere il consenso all’uso dei brani da chi ne detiene i diritti. Altra anteprima italiana è Getting It Back: The Story of Cymande (giovedì 2) di Tim MacKenzie-Smith, che ci porta alla scoperta del gruppo funk Cymande – il cui nome deriva dalla parola calypso che significa “colomba” – formatosi a Londra negli anni ‘70 con il desiderio di portare messaggi di amore e armonia con ritmi incalzanti, ancora oggi forti e necessari; negli stessi anni, sempre su suolo britannico nascono i King Crimson, ed è alla loro carriera cinquantennale che è dedicato In The Court Of The King: King Crimson at 50 di Toby Amies (giovedì 2), documentario che ripercorre i passi del gruppo rock progressive e traccia un profilo del suo iconico frontman e chitarrista Robert Fripp, fondatore e unica costante di una band di culto.
Nothing Compares di Kathryn Ferguson (mercoledì 1) riavvolge il filo della storia di Sinéad O’Connor concentrandosi sul periodo d’oro 1987-1993, quando politica e questioni sociali dell’Inghilterra e dell’Irlanda, movimenti femministi e attivismo globale si riflettono sull’artista e ne segnano la carriera.
Punteggiano il programma, le proiezioni di 4 film brevi: in anteprima italiana 50% Scienza 50% Arte, episodio 1 di Snodi, mini-serie documentaria sul mondo della liuteria artigianale diretta da Vieri Brini e Alessandro Zorio – presenti in sala – (martedì 28). Il primo episodio è un suggestivo confronto tra costruttore e musicisti, l’ingegnere Stephan Schertler e gli GnuQuartet, e si chiude con la loro esecuzione di un brano di fronte a Schertler, con strumenti appositamente realizzati per il quartetto, che regalerà anche al pubblico di SYS un’esibizione live. Vento sporco. C’era una volta in Marghera di Bibi Bozzato e Giorgio Bombieri è ispirato alle parole della canzone di Skardy “C’era una volta in Marghera” memoria musicale e storica della località veneta, presentato (giovedì 2) in anteprima assoluta così come Mission Diversity #itsallaboutlove edito da Ludovica De Santis (martedì 28) nato dalla call lanciata da Music Innovation Hub dedicata alla rappresentazione e valorizzazione della diversità di genere all’interno dell’industria musicale. Giovedì 2 il regista Giorgio Ferrero introdurrà il suo Happy Birthday, un percorso di indagine sulla generazione nata nel 2000. Il corto – che ha chiuso la Settimana Internazionale della Critica alla 79ª Mostra del Cinema di Venezia – è stato girato in Russia e interamente diretto attraverso videochiamate a Mosca nel marzo 2022.
Spicca tra i titoli di Into the Groove lo spettacolo transmediale Rageen Vol. 1 (lunedì 27 ore 21, Cinema Massimo) del collettivo catanese OKIEES composto da Andrea Rabbito (voce, chitarra), Adriano Murania (violino), Fabrizio Motta (tastiere, elettronica) e Mauro Melis (grafica) con la straordinaria partecipazione di Pippo Delbono. Il collettivo propone con la trilogia Rageen un nuovo modo di fare e intendere musica: l’interattività col pubblico e il legame fra diversi linguaggi espressivi (poesia, videoarte, narrativa, illustrazione, performance, reading) caratterizza un progetto unitario che vede la realizzazione di un album musicale dialogare con la produzione di un libro e di un film sperimentale.
RISING SOUND – MUSIC IS THE WEAPON – curata da Juanita Apràez Murillo -, conferma la militanza artistica della rassegna con 5 documentari – di cui 3 in anteprima italiana e 1 in anteprima regionale – e una serie di 4 film d’artista in cui la musica si fa strumento di rivendicazione politica.
In programma Cesária Évora di Ana Sofia Fonseca (ospite in sala), pluripremiato documentario sulla leggendaria cantante, che ne rivela la complessità dietro la voce straordinaria, dall’infanzia travagliata a Cabo Verde fino alle esibizioni davanti a migliaia di fan in tutto il mondo (sabato 25. Anteprima regionale). Per omaggiare Cesária Évora e il sound caboverdiano dopo la proiezione after-party “AfroBaile Night” al Magazzino sul Po, con Dj Celeste Mariposa da Lisbona e Dj Damonji; El Káiser de la Atlantida di Sebastián Alfie è un film che intreccia più livelli narrativi partendo dall’incredibile storia di una partitura ritrovata, composta dai musicisti Viktor Ullman e Peter Kien durante la prigionia nel campo di concentramento di Terezin nel 1943. La composizione è un’opera satirica sulla figura di Hitler ed è oggi testimonianza di un’appassionata resistenza artistica (domenica 26. Anteprima italiana). La proiezione sarà introdotta da Enrico Pastore, regista e critico teatrale, autore di un’edizione critica de L’imperatore di Atlantide; Love, Deutschmarks and Death, documentario-saggio in cui il regista Cem Kaya (ospite in sala) è riuscito a creare una vivida enciclopedia cinematografica della musica turca in Germania. L’accordo di reclutamento stipulato nel 1961 dalla Repubblica Federale Tedesca con la Turchia ha portato in Germania non solo “lavoratori ospiti”, ma anche la loro musica brillante e vitale (lunedì 27. Anteprima italiana); And Still I Sing della premiata regista afghano-canadese Fazila Amiri narra la vicenda di tre donne afghane all’interno del contest musicale Afghan Star vinto nel 2019 – per la prima volta dopo 13 edizioni – da una donna: Zahra Elham. Due aspiranti cantanti e la cantante/attivista per i diritti delle donne in Afghanistan Aryana Sayeed sono il simbolo di un possibile cambiamento della società patriarcale afghana, imbarbarita dalla risalita al potere dei talebani (martedì 28. Anteprima Italiana); e The Night James Brown Saved Boston di David Leaf che racconta la storia di come James Brown e la sua band, il sindaco di Boston Kevin White e i produttori della rete televisiva locale WGBH, tennero a bada le rivolte dopo l’assassinio di Martin Luther King con un concerto trasmesso in diretta TV che consentì di placare gli animi delle persone rimaste incollate ai loro televisori (giovedì 2 marzo).
Inoltre, Rising Soud proporrà quattro film d’artista, commissionati nel 2018 da Gucci e dalla rivista d’arte contemporanea londinese Frieze, in occasione del trentennale di quella che è stata definita la seconda estate dell’amore (facendo eco alla Summer Of Love del 1967 a San Francisco): The Second Summer Of Love è una serie di documentari che esplora l’impatto culturale dell’acid house. Nel 1988 la musica elettronica e la cultura giovanile esplosero nel Regno Unito, per espandersi in Europa e negli Stati Uniti. Le radici dell’acid house e la scena rave, l’impatto avuto sulla cultura contemporanea – paragonabile a quello della controcultura degli anni ’60 – rappresentano l’ispirazione dell’opera di Jeremy Deller (Everybody in The Place: An Incomplete History of Britain 1984-1992), mentre gli scenari che hanno preceduto e influenzato la cultura rave ispirano le opere di Wu Tsang (Into a Space of Love) e Josh Blaaberg (Distant Planet: The Six Chapters of Simona), infine Jenn Nkiru (Black to Techno) racconta la cultura techno di Detroit e Berlino (mercoledì 1 marzo).
..:: SEEYOUSOUND EXTRA ::..
Il festival torna quest’anno a riappropriarsi completamente della sua caratteristica dimensione dal vivo e collettiva, limitata dalla pandemia: live, dj set e after-party si aggiungono al programma in sala per una miscellanea di suoni che faranno eco alle immagini viste sul grande schermo.
Un fitto calendario di appuntamenti after-festival si svolgerà tra il Porto Urbano (24 febbraio) e il Cafè des Arts che ospiterà 4 eventi (26-27-28 febbraio e 1 marzo) ad ingresso gratuito, con dj set di Chiara Colli, Luis Soulful, Dr.NO e live di Sabrina Mogentale; il Magazzino sul Po con l’AfroBaile Night di sabato 25 febbraio con il dj-set di Damonji e Celeste Mariposa (ingresso gratuito con tessera ARCI) e Spazio Musa giovedì 2 marzo che apre le porte al Closing Party SEEYOUSOUNDSYSTEM (ingresso up to you).
Gli eventi extra di SYS9 porteranno inoltre lo spettatore a nuovi sguardi tramite la tecnologia immersiva VR. Sabato 25 e domenica 26 (dalle 13 alle 19) il festival propone il DANCE VR CORNER nella Mole Antonelliana, cinque film VR a 360° – curati da Compagnia della Quarta in collaborazione con COORPI – che raccontano con sguardi e tecniche diverse come la danza possa essere esplorata tramite la realtà virtuale. Per lo spettatore un’occasione unica per vivere il lavoro di coreografi come Philippe Découflé, Sharon Eyal e Fabien Prioville da punti di vista inediti, in cui tempo, spazio, intimità e prossimità diventano dimensioni personali (ingresso con abbonamento SYS e con biglietto Museo del Cinema).
..:: MFFN – Music Film Festival Network ::..
Durante la 9a edizione, Seeyousound accoglierà a Torino diversi professionisti del panorama festivaliero europeo, per il quarto workshop del programma RED – Re-Educating Digitisation, volto alla creazione di un modello di indagine sull’audience che aiuterà gli operatori culturali nel processo di sviluppo del pubblico, e realizzato nell’ambito del MFFN – Music Film Festival Network. Seeyousound è parte di MFFN da 4 anni e nel 2022 nuovi festival si sono aggiunti: (DORF Film Festival | Dorf-Croazia; In-Edit | Barcellona-Spagna; Rock This Town | Pau-Francia; DokStation Music Documentary Film Festival | Bucharest-Romania) portando a 12 il numero dei componenti.