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Berlinale

‘Manodrome’ a Berlino Jesse Eisenberg e Adrien Brody nel dramma di John Trengove

In concorso al Festival di Berlino 2023 il nuovo film di John Trengove

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È il giorno della sua prima mondiale al Festival di Berlino 2023: si tratta di Manodrome, il nuovo dramma di John Trengove che esplora la crisi contemporanea della mascolinità, con al centro Jesse Eisenberg e Adrien Brody.

– foto di copertina di Wyatt Garfield

La sinossi di Manodrome

Ralphie è giovane e in salute e la sua ragazza è incinta. Eppure le cose non vanno per il verso giusto. Il suo lavoro come autista di Uber non è né gratificante né finanziariamente sicuro. Anche il rapporto con il suo corpo potrebbe poggiare su fondamenta poco solide. Quando viene introdotto in un culto libertario della mascolinità, le tensioni che stanno crescendo dentro di lui vengono a galla. Ralphie inizia a perdere la presa sulla realtà. (Fonte: Berlinale)

Al centro del film

Nel suo film precedente, The Wound, il regista sudafricano John Trengove ha esplorato come un rito di passaggio maschile scateni sentimenti repressi con lo stesso potenziale di pericolo dell’apertura di una pentola a pressione. Una forza simile è all’opera nel protagonista di Manodrome, nel quale Trengove osserva un fenomeno inquietante da un’angolazione originale. Ralphie non è lo stereotipo che viene in mente quando si pensa a gruppi formati intorno a una fervente misoginia come i famigerati “incels”, e il suo personaggio ci aiuta ad approfondire la comprensione di ciò che la fragilità maschile può comportare. Nonostante le implicazioni oscure della sua premessa, questo film non è privo di umorismo. Tuttavia, il modo abile in cui si costruisce la tensione e le potenti interpretazioni di Jesse Eisenberg e Adrien Brody lasciano lo spettatore veramente scosso. (Fonte: Berlinale)

Il regista di Manodrome

Nato nel 1978, ha vissuto a Johannesburg, in Sudafrica, e a San Paolo, in Brasile. Dopo aver studiato alla NYU Tisch School of the Arts di New York, ha diretto film televisivi, documentari e spot pubblicitari. Nel 2014, il suo cortometraggio iBhokhwe (The Goat) è stato presentato a Generation, mentre il suo primo lungometraggio The Wound è stato proiettato alla Berlinale Panorama del 2017, ha vinto 28 premi internazionali ed è stato candidato all’Oscar per il miglior lungometraggio internazionale nel 2018.

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