RESTA CON ME da un’idea di Maurizio de Giovanni con la regia di Monica Vullo, in onda in 8 puntate su RAI UNO dal 19 febbraio. Con la partecipazione di Francesco Arca, Laura Adriani, Antonio Milo, Arturo Muselli, Chiara Celotto, Mario Di Leva e di Maria Pia Calzone.
Da una co-produzione RAI Fiction e Palomar, nascono le 8 puntate in onda ogni domenica, che spaziano su una Napoli notturna e liquida, su pregi e difetti di una città che racchiude tutto, così come i suoi protagonisti tra amori, delinquenza, lavoro e giustizia.
Più che la trama valgono le personalità. Più che le storie come le vivono i protagonisti dal punto di vista personale, psicologico, emotivo.
Set della serie TV “L’ultimo spettacolo!” di Monica Vullo. Nella foto Francesco Arca, Laura Adriani e Mario Di Leva. Foto di Gianni Fiorito.
La sinossi del primo episodio di Resta con me
La vita sorride ad Alessandro Scudieri, brillante vicequestore in forza alla Mobile di Napoli: una moglie che ama, il primo figlio in arrivo, una carriera in crescendo, una banda insidiosa sulle cui tracce finalmente è riuscito a mettersi. Andrebbe tutto bene, se non fosse che a volte bisognerebbe non spingersi oltre i limiti stabiliti e sfidarli.La sua vita cambia per sempre quando viene coinvolto con la moglie Paola, giudice presso il Tribunale dei Minori, in una sparatoria.
Dopo avere scoperto che Alessandro stava seguendo di nascosto una pista, il loro rapporto va in frantumi. Catturare la banda, che si muove soprattutto nel sottosuolo, e riconquistare Paola diventano i suoi obiettivi e, per raggiungerli, sceglie una strada che sembra al contrario allontanarlo da entrambi. Si trasferisce nell’Unità di Intervento, una squadra speciale che lavora solo dal tramonto all’alba…
Set della serie TV “L’ultimo spettacolo!” di Monica Vullo. Nella foto Francesco Arca e Mario Di Leva. Foto di Gianni Fiorito
La conferenza stampa
Resta con me la serie in 8 puntate, in prima serata su Rai1, da domenica 19 febbraio di cui si è tenuta la conferenza stampa. Sono intervenuti: Maria Pia Ammirati – Direttore Rai Fiction Francesco Nardella – Vicedirettore vicario Rai Fiction Carlo Degli Esposti – Produttore Palomar, Monica Vullo – Regista, Donatella Diamanti – Sceneggiatrice, Francesco Arca, Laura Adriani, Mario Di Leva, Antonio Milo, Arturo Muselli, Chiara Celotto, Maria Pia Calzone
La parola a Francesco Nardella, direttore RAI fiction
“Nella serie fortemente Character driven ogni personaggio ha radici e personalità nette. Tutti sono ben strutturati da Donatella Diamanti. Si tende a voler ricostruire l’amore distrutto. Napoli è arena del racconto e vista di notte. E’ una città liquida, dove alto e basso si mischiano.
E’ una città porosa, costruita sul tufo che, come diceva Matilde Serao, ne Il ventre molle di Napoli, sa essere una città fertile, dove alberga una sorta di commedia umana”.
Set della serie TV “L’ultimo spettacolo!” di Monica Vullo. Nella foto Francesco Arca e Antonio Milo. Foto di Gianni Fiorito
Il parere
Da sempre la genialità, la naturalezza, la recitazione unita all’intelligenza specifica, chiara e netta sono a Napoli, città corredata da premi Oscar. Dalla raffinatezza di Troisi, Martone, Sorrentino, Servillo e moltissimi altri, Napoli è fucina inarrestabile di talenti.
Resta con me, pur essendo un prodotto Tv, quindi maggiormente rivolto alle masse, rispetta il fascino della città, tiene la suspense supportata da una scrittura decisa e da personaggi altrettanto credibili.
L’amore e il matrimonio tra un poliziotto che si lascia sopraffare dall’occasione, che fa l’uomo ladro, e da una certa elasticità nell’interpretazione delle regole, contrasta con una partner che è solida e ligia, giudice presso il Tribunale dei Minori, anche troppo seria e che viene rovinata dalle scelte ‘leggere’ del marito.
La dicotomia di questo amore conferma non solo che gli opposti si attraggono: bene – male, legge e gestione o disonestà. Ma conferma anche che oltre ai sentimenti privati o familiari, nel sociale vigono le stesse contraddizioni.
Anche lo stato e le sue spaccature, che a volte diventano veri e propri crepacci, non solo di Napoli, ma di un paese intero. Quello italico diviso tra furbetti e belloni, crepe burocratiche e gente per bene, che vive per fare con amore il proprio dovere.
Dramma e commedia. Male sentimentale nella coppia, verità e soprusi esterni ad essa, intrecciano privato e sociale, attivando più interessi di generi e pubblico.
Otto domeniche sere, ‘polleggiate’, sono assicurate!