“Le Cronache dei morti viventi”, “L’amore molesto” e “ Milestones”

“Le Cronache dei morti viventi” (Diary of the dead), uno dei migliori capitoli della saga romeriana sugli zombie. Cinema indipendente a basso budget girato da uno dei maestri assoluti del cinema horror, che a settant’anni dimostra ancora una freschezza autoriale e una voglia di sperimentare che la maggior parte dei giovani registi americani nemmeno si sognano.

 “L’amore molesto”, il secondo film di Mario Martone, un thriller psicologico dalle cadenze quasi polanskiane fotografato dal grande Luca Bigazzi.

Da non perdere assolutamente anche “Sotto il livello del mare/ Below sea level” di Gianfranco Rosi, vincitore del primo premio della sezione “Orizzonti” alla Mostra di Venezia del 2008.

“Il film delinea  una mappa di volti, parole e memorie nate da circostanze del tutto particolari. Le storie che racconto sono attraversate da echi interni, riflessioni, esperienze , monologhi, ricordi, immagini e zone d’ombra. Il deserto americano non inteso come luogo mitico ed evocativo, ma come punto d’approdo, pura topografia: i suoi bordi appaiono ben definiti nel momento  stesso in cui accoglie, lentamente, il flusso dei nuovi homeless” (Gianfranco Rosi)
“Questi uomini e queste donne sono venute a cercare nel deserto una pace interiore che la società gli ha rifiutato. Non sono venuti alla ricerca di un altro mondo, ma del deserto stesso. La solitudine è il termine del loro viaggio. Non si tratta più di un mondo che si costituisce in rottura con il nostro, ma dell’immagine ultima del nostro mondo, l’immagine della sua fine, un mondo che abbandona ciascuno a se stesso, una discarica nel deserto controllata in permanenza  dal volo di veicoli militari” (Yann Lardeau).

A seguire “ Milestones” di John Douglas e Robert Kramer, capolavoro degli anni 70, film autoritratto della generazione del Movement che chiude un’epoca e annuncia una possibile rinascita. Sei storie portanti si intersecano costantemente in un vasto mosaico che coinvolge più di cinquanta personaggi sullo sfondo di un paesaggio immenso, dalle montagne innevate dell’Utah alle sculture naturali di Monument Valley, fino alle caverne degli Indiani Hopi e alla sporcizia e polvere della città di New York. Si intrecciano le vite e i comportamenti dei sopravvissuti della sinistra americana radicale, che affrontano cambiamenti sia personali che politici in un tessuto comunitario.
“Milestones è Il Fuoco/L’Aria/La Terra/Il Popolo. È uno sguardo sull’America degli anni 70 e anche un viaggio nel passato e nel futuro. È un film sulla rinascita. La rinascita delle idee e dei volti, delle immagini e dei suoni”. (Robert Kramer e John Douglas).

A cura di Boris Schumacher