‘Magic Mike – The Last Dance’ Quando è la donna a decidere

Presentato al cinema giovedì 9 febbraio 2023, distribuito da Warner Bros. Pictures, Magic Mike – The Last Dance è attualmente l’ultimo lavoro di Steven Soderbergh. Il cineasta statunitense è tornato così a raccontare le vicende di Michael Lane (sempre interpretato da Channing Tatum), che era al tempo lontano da un bel po’ dalle scene, tuttavia sempre pronto a far sognare di nuovo le donne di tutto il mondo.

La pellicola, prevista inizialmente come un contenuto in esclusiva di HBO Max,  e basata su una sceneggiatura di Reid Carolin (autore dei precedenti due capitoli), è sbarcata nelle sale italiane un giorno prima della release americana. Il film è da oggi 21 ottobre 2024 disponibile per lo streaming sul colosso di Netflix.

Magic Mike – The Last Dance | La trama

Quello che un tempo era conosciuto – e apprezzato – come Magic Mike (Tatum), sogno erotico di chiunque lo avesse incontrato almeno una volta nella vita, ha abbandonato palcoscenico e danza per sempre. Almeno così sembrerebbe. Costretto ad arrangiarsi come capita, si ritrova a lavorare come bartender in occasione di una raccolta fondi, indetta dall’affascinante e matura Maxandra Mendoza (Salma Hayek Pinault).

Proprio al termine dell’evento, i due hanno modo di scambiare qualche battuta. Dopo l’iniziale imbarazzo e la diffidenza dovuta al non sapere nulla l’uno dell’altra, Mike e Max si ritrovano avvinghiati in un ballo sensuale, dall’esito alquanto scontato. Esso darà il via infatti alla loro relazione, professionale prima che sentimentale.

Alla gente piace guardare quello che non può avere.

Max chiede infatti a Mike di partire con lei per Londra, proponendogli di realizzare uno show tutto suo. Proprietaria del Rattigan, storico teatro della capitale britannica, e in procinto di separarsi dal marito milionario, la donna sogna di realizzare qualcosa di unico e inimitabile.

Occhio alle idee di Magic Mike

Oltre a riportare in scena uno dei personaggi iconici più sanguinei e ammalianti di Channing Tatum, Magic Mike – The Last Dance ha un paio di idee da tenere in considerazione. Prima di tutto, l’importanza affidata al punto di vista femminile, per quanto riguarda desideri e considerazioni sulla società attuale.

In più di un’occasione, frecciatine sulla condizione (inferiore) della donna, in ambito lavorativo, ma non solo, compaiono nel bel mezzo dei dialoghi, sempre lucidi e spesso vivaci. I personaggi ritratti da Carolin possiedono uno spessore genuino, tangibile, anche quando sono sopra le righe. Mike e Max rappresentano due esempi di sognatori, che ne hanno subite di sconfitte nella vita, ma ancora credono alla possibilità di farcela.

Dammi qualcosa che sia tuo.

A ciò, si aggiunge l’idea della voce fuori campo di Zadie (Jemelia George), figlia di Max, che introduce, accompagna e invita lo spettatore a riflettere su ciò che sta guardando. La danza, grande e fondamentale fil rouge di tutta le vicende, diventa un filtro attraverso cui osservare e valutare.

L’impronta di Steven Soderbergh

Ovviamente, i punti di forza di un progetto come Magic Mike – The Last Dance vanno rintracciati anche altrove. Ciascuna delle varie coreografie presentate esibisce un mix, pressappoco inarrestabile, di energia, voluttuosità e stile pop, che inchioda alla poltrona e lascia col fiato sospeso.

Buona parte del merito va alla regia di Soderbergh, un vero maestro nell’arte di rendere tutto ciò con un movimento della macchina da presa che, per quanto semplice possa essere, dà significato e prestigio a un’intera scena.

È pura estasi.

Nessuno meglio di lui avrebbe potuto continuare a raccontare la storia di Magic Mike, divenuto ormai un po’ un suo protetto. La passione e i sentimenti del protagonista fanno il paio con quelli del cineasta, espressi in maniera differente ma altrettanto potente.

*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.