Archiviato l’osannato terzo episodio della serie, The Last of Us ritorna sulle reti HBO e, in Italia, su Sky con la sua quarta puntata, ricca di adrenalina, azione e suspence. Sceneggiatura del solito Craig Mazin e regia affidata, questa volta, a Jeremy Webb (The Umbrella Academy e Downtown Abbey).
The Last of Us, la trama del quarto episodio
Dopo aver attraversato gran parte dello Stato a bordo di uno scassato furgone Chevrolet, Joel (Pedro Pascal) ed Ellie (Bella Ramsey) arrivano a Kansas City, punto di sbocco per raggiungere il Wyoming e trovare il fratello di Joel, Tommy. Ma la città, dopo l’abbattimento delle forze FEDRA, ha una nuova gestione, e i suoi inquilini nomadi gli riserveranno un benvenuto non molto amichevole.
Gli ultimi di noi
Terminata una storia piccola ma fortemente toccante come quella di Bill e Frank, nel quarto episodio di The Last of Us torniamo, senza troppi convenevoli, alla realtà desolata e spietata della pandemia. Non abbiamo più una piccola e idilliaca cittadina come sfondo, ma vuote e rudimentali strade piene di automobili arrugginite, fotografie di morte e abbandono.
Le metropoli, impronta dominante degli uomini, sono perse in mano alle forze anarchiche e reazionarie dei superstiti, non a caso portatori del famoso motto “We, The People”, preambolo della Costituzione Americana e fondamento di ogni movimento estremista di radice repubblicana.
Ogni azione dei nomadi di Kansas City porta con sé violenza e morte. Più armi una persona imbraccia, più alto è il suo rango nel gruppo. Il vero male viene nascosto per concentrare l’attenzione generale sul male minore. Sono tutti esiti di una realtà democratica caduta in disgrazia, dove gli ultimi rimasti impongono la legge del più forte.
La verità del mondo di The Last of Us è dolorosa, pessimista e disfattista nei nostri confronti, ma non per questo priva di speranza, che viene qui immortalata nella lacrime della piccola Ellie.
The Last of Us quarto episodio: Ammazza o vieni ammazzato
In un mondo come questo, alla violenza si risponde con altra violenza. La sconfitta della democrazia e delle istituzioni si manifesta anche in questo. Emblematico è l’intero episodio, dove Joel ed Ellie affrontano da soli un esercito alle loro calcagna.
É interessante vedere anche le reazioni dei due protagonisti. Joel, ormai abituato a ciò, non prova paura né rimorso nell’ammazzare un ferito, mentre Ellie, che nei suoi momenti da sola si osserva spavalda con una pistola in mano, trema di fronte all’idea di porre fine a una vita.
Non c’è spettacolarità o bellezza nell’omicidio e la serie non perde mai l’opportunità di ricordacelo. L’azione, con l’adrenalina messa in scena, si sussegue in pochi attimi, che terminano nella pietà e nella sofferenza. The Last of Us è ancora una volta vetrina del decadimento, che risulta ancora più doloroso se filtrato attraverso gli occhi innocenti di una ragazzina.
La Strada di Joel ed Ellie
Please, Hold to my Hand è il titolo perfetto utilizzato per questa puntata, che non solo ci mostra un mondo che aggredisce i nostri protagonisti, ma anche il loro modo di reagire e di cooperare. Esce, quindi, in tutta la sua splendida imperfezione, il rapporto tra Joel ed Ellie.
Un’unione fredda e distaccata, considerata da Joel quasi un obbligo, un viaggio con un animaletto da ammaestrare. D’altronde, le personalità dei due (uno freddo e silenziosa, l’altra giocosa e spontanea) non potevano essere più opposte di così. Ma il viaggio relazionale di questi due iniziato nel primo episodio trova, in questa metà di stagione, uno dei suoi momenti più importanti.
Joel, anni dopo la morte di sua figlia, si apre nei confronti di Ellie, che da estranea comincia a divenire amica, o forse qualcosa di più: un rapporto in cui i due completano i spazi vuoti dell’altro.
Joel le insegna a sopravvivere; è duro o tranquillo a seconda delle situazioni, ma si preoccupa dell’incolumità di quello che per lui è ancora un cargo. L’ispirazione al racconto di Cormac McCarthy si palesa dolcemente e l’ironia di fondo (di cui ne è esempio il libro di barzellette di Ellie) crea momenti interpersonali di rara bellezza.
In attesa del giro di boa di questa serie, Joel ed Ellie vivono i momenti più critici e importanti del loro peregrinaggio. Riusciranno a raggiungere il prima possibile il Wyoming?
I due registi Fabio e Damiano D’Innocenzo raccontano della loro nuova miniserie ‘Dostoevskij’
The Last of Us
Anno: 2023
Durata: 46 Minuti
Distribuzione: HBO / Sky
Genere: Azione / Drammatico
Nazionalita: USA
Regia: Jeremy Webb
Data di uscita: 06-February-2023
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