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Netflix Film

‘JUNG_E’ di Yeon Sang-ho, su Netflix l’androide mercenaria nell’ultimo film con Kang Soo-youn

Dal regista di ‘Train to Busan’ e ‘The King of Pigs’, un film di fantascienza, in cui l’umanità è indistinguibile dall’intelligenza artificiale

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JUNG_E di Yeon Sang-ho (Train to Busan, The King of Pigs) è un film di fantascienza di Netflix interpretato da Kim Hyun-joo (Trolley, Hellbound), Kang Soo-youn (Surrogate woman) e Ryu Kyung-Soo (Itaewon Class, Hostage: Missing Celebrity).

È l’ultimo film a cui partecipa la celeberrima attrice veterana Kang Soo-youn, prima della sua prematura scomparsa all’età di cinquantacinque anni, nel maggio del 2022.

Guarda JUNG_E su Netflix

In un futuro distopico, quando per l’umanità non c’è più scampo, un’eroina del passato tiene in vita le speranze. Abusando di sci-fi e cinema d’azione, Yeong Sang-ho realizza un film incerto e di poche parole, proteso su di un futuro malato.

JungE Netflix

JUNG_E, la trama

Nel 22° secolo, la terra è diventata un pianeta invivibile e la razza umana è costretta a colonizzare rifugi sospesi nello spazio. Quando tre di queste realtà si ribellano e creano la Resistenza Civile Adrian, soldati, anche mercenari, sono chiamati a contrastare la rivolta.

Yun Jung-yi (Kim Hyun-joo) è una valorosa che ha sacrificato la vita contro la Resistenza Adrian, soprattutto per finanziare le cure alla figlia piccola malata di cancro.

La sua morte da eroe di guerra viene però congelata dalla creazione di cloni di Tipo C del suo cervello, sul cui modello si cerca di formare un intero esercito, pronto a confrontarsi contro la Resistenza.

È la figlia stessa Yun Seo-hyun (Kang Soo-youn), ormai adulta, a portare avanti la ricerca a trentacinque anni dalla morte della madre. Le preme restituirle l’onore e la gloria, mercificati dalla sua riproduzione senza fine.

Il valore della mortalità

In JUNG_E, Yeon Sang-ho opera una interessante riflessione sul valore della mortalità, nell’accezione promossa dalla filosofia orientale. Al suo personaggio  infatti viene negata la possibilità di una curva discendente della propria vita. Così la missione, compresa delle sue infinite torture, si ripete di giorno in giorno, e in questo modo pure la sofferenza, la rabbia e la frustrazione.

Seo-hyun passa dal battersi per la gloria della madre a farlo per la sua libertà. Mentre lei si attacca con tutta se stessa alla morte, così preziosa in questo mondo dove non si distingue un androide da un essere di carne e ossa. In un certo senso il film anticipa la fine della sua protagonista, Kang Soo-youn. Dopo un Leone d’oro nell’87, ci lascia improvvisamente con una uscita di scena repentina, da una carriera fatta anche di lunghe pause.

Kang Soo-youn

La trovata chiave della sceneggiatura è la qualità degli androidi replicati dai cervelli dei morenti. In questo mondo surreale, gli umani in fin di vita si clonano in tre tipi diversi, a prezzi diversi, chiaramente. In base al tipo di clone che ci si può permettere, si gode di diritti civili e umani diversi e la banca dati del cervello risulta privata o condivisa. Se si hanno i soldi per comprare un Tipo A, la replica del cervello resterà unica in un corpo robotico; nel Tipo B, il cervello non è riproducibile ma i dati in esso contenuti vengono condivisi e riutilizzati. Se invece le finanze non lo permettono, non ci resta che il Tipo C, il cui cervello sarà riproducibile all’infinito e i dati usati per qualunque scopo.

Sembra la democrazia dell’immortalità, se non fosse per la prostituzione cerebrale a cui si è costretti. La ripetibilità annulla quel dettaglio non da poco degli esseri viventi che è l’unicità.

Ryu Kyung-Soo

L’ennesima fantascienza dark

Eppure, mentre la riflessione etica in questo mondo distopico è stimolante, lo risulta meno il film nella sua interezza. Yeon Sang-ho questa volta ci lascia poco che non sia già visto, aprendo al sequel di JUNG_E, che si spera possa uscire dalle mura soffocanti di un laboratorio bellico del metaverso. Anche questo pianeta terra è ridotto a uno straccio: terre sommerse, cielo grigio, fumi esausti.

C’è un grande esercizio di CG e gli androidi prendono vita con grande fluidità e realismo. Purtroppo, la sicurezza digitale non è sufficiente a rendere la storia accattivante e convincente.

Interessante l’interpretazione di Ryu Kyung-Soo, che dal suo consueto ruolo di supporto, qui diventa il braccio armato della mente perfida. Un antagonista – un fantomatico chairman orwelliano che a sua volta omaggia Il Grande Dittatore di Chaplin e l’iconografia di un futurismo belligerante – che compare e scompare decidendo della vita degli androidi con un bottone di accensione e spegnimento.

Nell’attesa di una JUNG_E più efficace, ci rimane la riflessione sui temi di etica, fondamentali per il genere umano, che si confronta quotidianamente con un potere scientifico che aumenta di anno in anno e un pianeta terra che si sta corrodendo senza sosta.

JUNG_E

  • Anno: 2023
  • Durata: 98 minuti
  • Distribuzione: Netflix
  • Genere: Fantascienza
  • Nazionalita: Corea del Sud
  • Regia: Yeon Sang-ho
  • Data di uscita: 20-January-2023

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