Magazine
L’ adolescenza al cinema da ‘Close’ a ‘Homeboy’
Published
2 anni agoon
Adolescenza e Cinema: un binomio spesso presentato attraverso pellicole che narrano storie difficili ma emozionanti.
Periodo di continue scoperte e sfide, ricco di nuove emozioni di complessa definizione, fase di incontro- scontro con famiglia, società, comunità. Nel mezzo sta l’IO e la ricerca di una complicata affermazione di sé.
Lo sa bene il regista belga Lukas Dhont, classe 1991, che del tema ne ha fatto una delle sue maggiori fonti di ispirazioni e che considera ‘ un’arena incredibilmente ricca e complessa, dalle molte sfaccettature, che io voglio svelare e mostrare’.
Prima della sua ultima opera Close ,vincitore del Gran Premio Speciale della Giuria a Cannes e candidato agli Oscar come miglior film straniero, aveva già affrontato il ‘dramma’ adolescenza nel 2018 con l’acclamato film d’esordio Girl.
Rivediamo alcune pellicole che hanno saputo raccontare sul grande schermo questa difficile fase di vita, attraverso storie indimenticabili.
Adolescenza e Cinema
Girl di Lukas Dhont 2018
Debutto di Lukas Dhont, che al Festival di Cannes 2018 conquistò la Caméra d’or per la miglior opera prima e il premio per la miglior interpretazione maschile nella sezione Un Certain Regard a Victor Polster.
Ispirato a una storia vera, il film racconta il percorso di Lara, che ha quindici anni e il sogno di diventare una ballerina professionista. Ci prova ogni giorno Lara, alla sbarra, in sala, davanti allo specchio, nascondendo al mondo il suo segreto. Lara vuole danzare come una ragazza ma è nata ragazzo e deve fare i conti con un corpo che non ama, trasfigurandolo attraverso la danza e trasformandolo.
Tomboy di Cèline Sciamma 2011
Il film della Sciamma affronta il tema dell’identificazione e del genere nel passaggio tra infanzia e adolescenza.
La protagonista è Laure, dieci anni, che insieme ai genitori e alla sorella Jeanne si trasferisce durante le vacanze estive. La mamma è incinta del terzo figlio (un maschio) e il padre è impegnato al lavoro. La bambina approfitta della distrazione degli adulti per prendere una decisione: nel nuovo ambiente si farà credere un maschio.
J’AI TUÉ MA MÈRE DI XAVIER DOLAN, 2009
La pellicola racconta/mostra il rapporto conflittuale tra il diciassettenne Hubert e sua madre . Debutto di Xavier Dolan, che appena ventenne scrive, dirige e interpreta il film affiancato da Anne Dorval ( sua attrice feticcio).
Tra odio e amore verso la figura materna, il giovane protagonista affronta il percorso verso l’età adulta.
Adolescenza e Cinema
Lady Bird DI GRETA GERWIG, 2017
Cult indie per il debutto alla regia dell’attrice e sceneggiatrice Greta Gerwig, che sceglie come protagonista di Lady Bird la formidabile Saoirse Ronan.
Christine rifiuta il nome che le è stato attribuito e si fa chiamare Lady Bird. Odia Sacramento, il suo paese, dove non succede nulla, e sogna New York. Nella lotta per affermare le proprie scelte la asseconda il padre disoccupato. La madre cercherà di responsabilizzarla. Nel cast anche un bravo Timothée Chalamet.
LA VITA DI ADELE DI ABDELLATIF KECHICHE, 2013
L’educazione sentimentale della liceale Adele (Adéle Exarchopoulos), ispirata alla graphic novel Il blu è un colore caldo e portata sullo schermo da Abdellatif Kechiche. La pellicola conquista il Festival di Cannes e la Palma d’Oro.
Adele è un’adolescente in crisi esistenziale . Il giorno in cui incontra Emma (Lèa Seydoux), una giovane donna dai capelli blu, inizia una nuova fase. Scoprirà la vera se stessa e si perderà di nuovo. Straordinarie interpreti in un film emotivamente perfetto.
Chiamami col tuo nome (2017) DI LUCA GUADAGNINO
Dal libro di André Aciman, la sceneggiatura del Premio Oscar James Ivory e la regia di Luca Guadagnino, una pellicola poetica.
Negli anni Ottanta una solare educazione sentimentale: quella del diciassettenne Elio (Timothée Chalamet), segnata dall’incontro con il ventiquattrenne Oliver (Armie Hammer).
Stupore e candore si fondono in un’ acerba ma intensa formazione di un Io in definizione.
Adolescenza e Cinema
BOYHOOD DI RICHARD LINKLATER, 2014
Piccolo cult del Cinema indipendente il film è una storia di crescita: girato dal 2002 al 2014, Boyhood segue infatti la vita di Mason dai 6 ai 19 anni, dalle elementari al college e l’evoluzione del suo rapporto con i genitori divorziati (interpretati da Ethan Hawke e Patricia Arquette (Oscar come miglior attrice non protagonista).
A Linklater l’Orso d’argento per la miglior regia.
Girlhood di Celine Sciamma 2014
Il film di Celine Sciamma risale al 2014 e ha debuttato al Festival di Cannes per poi essere presentato a Toronto, a Londra e ad Amburgo. La regista ha tratto ispirazione da numerose girl gangs che ha visto in azione nelle periferie di Parigi e Girlhood parla proprio di loro. La protagonista del film è Marieme. La ragazza vive in un quartiere povero, ha problemi a scuola. Quando ha modo di unirsi ad un gruppetto di ragazze di strada molto intelligenti, troverà un diversivo alla sua vita. Il teen movie della Sciamma pone l’amicizia femminile sotto una luce emozionante.
Mignonne Cuties di Maïmouna Doucouré. 2020
La pellicola, distribuita da Netflix, vincitrice per la Regia al Sundance Film Festival 2020, è stata al centro di un vero terremoto mediatico.
La giovane undicenne Amy, originaria del Senegal, vive con la madre in un sobborgo di Parigi. Teme il ritorno del padre dal Senegal, impotente e frustrata dalla visibile sofferenza di sua madre. Amy si sente completamente oppressa dall’ambiente religioso nel quale sono immerse le donne senegalesi immigrate. Affascinata da un gruppo di ragazzine, tra cui Angelica la sua vicina coetanea, Amy farà di tutto per farne parte. Disturbante pellicola che mira a stupire ma per far riflettere. Realistica la messa in scena della complessa evoluzione interiore di una ragazzina tormentata da un forte conflitto identitario. Divisivo.