Troppo cattivi di Pierre Perifel, è un film di animazione prodotto da DreamWorks Animation, Dentsu, Scholastic Entertainment e Universal Pictures e disponibile su Prime Video. Il film è ispirato alla serie di fumetti The bad guys scritta da Aaron Blabey.
Giocando sui cliché dei film d’azione, di spionaggio, di crimine, e con un simpatico omaggio alla maestria di genere di Tarantino, Troppo cattivi offre con spasso una propria versione della redenzione, anche per i peggiori.
Troppo cattivi, la trama
Mr. Wolf, Mr. Snake, Mr. Piranha, Mr. Shark e Mrs. Tarantula sono una banda di furfanti rapinatori e con soddisfazione si definiscono “troppo cattivi”. Hanno appena rapinato l’ennesima banca quando la neoeletta governatrice Diane Foxington li sfida pubblicamente a rubare la statua del Delfino d’Oro, riconoscimento dell’eccellenza della bontà. Quest’anno viene conferita a Rupert Marmellata IV per i suoi innumerevoli e prestigiosi atti di bontà.
Il piano purtroppo non funziona, ma ai quattro viene data l’opportunità di rivedere le proprie azioni e cambiare.
Il loro percorso di assoluzione sembra quasi andare per il verso giusto, ma c’è un cattivo ancora più cattivo che trama alle loro spalle. Che non ha calcolato l’intervento di un altro elemento a sorpresa.
Autoironia e risate per tutti
Non è mai così scontato scrivere un film che sia realmente per tutti, dove esista una linea comica per i grandi e una per i più piccini. Troppo cattivi riesce nell’intento di offrire un prodotto moderato in termini di ruoli, e quindi non difficile né spaventoso per i bambini. Ma allo stesso tempo spassosissimo anche per i più grandi, che apprezzeranno l’autoironia che chiama in causa il meglio del cinema di genere. Tarantino si sarà sentito onorato nel guardare la prima sequenza del film che è tutta per lui, così come la danza tra Wolf e Diane Foxington in blue tuxedo.
Nella versione originale, Sam Rockwell dà la voce a Wolf, ammiccante e ironico allo stesso tempo; il suo partner in cattiveria è un navigato Marc Maron che impersona il serpente bruno orientale. Mentre la felicemente ritrovata Awkwafina è la tarantola tecnologica che delle otto zampe che si trova, fa un ottimo uso.
I cattivi hanno tutti un proprio ruolo e una personalità categorizzata, e le cattiverie in cui si prodigano partono dai piccoli gesti. Un monito utilissimo se chi lo guarda è un pubblico in formazione. Ecco che Mr. Snake non condivide il gelato, Mr. Piranha molla la vecchietta in mezzo all’incrocio, Mr. Wolf spaventa il gattino. Insomma, rapinare le banche sembra una conseguenza naturale dell’egoismo di base.
Tuttavia, l’identità dell’antagonista qui è fluida. L’idea che siano le cavie, o Porcellini d’India, a marciare per la vendetta è una trovata comica d’effetto, così anche nel pieno dell’inseguimento, non sembrano mai davvero pericolosi.
Dal libro al film
Non sarà difficile ritrovare nei tratti stessi dell’animazione dei richiami continui ai disegni del libro. Nei momenti in cui si “esce dalle righe”, l’animazione tridimensionale sembra schiacciarsi per richiamare le pagine del fumetto, in un ricercato effetto di esaltazione del momento narrativo. Il regista Pierre Perifel, già animatore della serie di Kung Fu Panda e de Le 5 leggende, è qui al suo debutto nel lungometraggio, e ha messo in pratica in Troppo cattivi tutte le esperienze collezionate in precedenza.
I protagonisti hanno profili ben delineati, così come sono egregiamente calcolati e animati gli inseguimenti in auto, tanto cari ai cattivi vecchio stile.
Questo per dire che gli elementi per un film di genere ci sono tutti e che sono stati trattati con destrezza per renderli accessibili a tutta la famiglia. La musica conclude l’offerta, ma su questo ormai c’è sempre una grande aspettativa e i film di animazione non possono più permettersi di deludere il pubblico.
La redenzione dei nostri personaggi arriva in una modalità inaspettata e con l’aiuto della grazia ginnica di un personaggio femminile che è il più elegante e determinato di tutta la compagnia. Un’altra eroina al femminile quindi, anche qui.
Troppo cattivi è un film che si rivede piacevolmente, e rientra nella gamma dei film “di conforto”, da guardare tutti insieme nelle serate di freddo invernale.