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‘Un bel mattino’ Riuscitissimo film nella resa delle emozioni

Mia Hansen-Løve evoca il grande cinema francese in questa storia di affetti familiari e passione amorosa

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Un bel mattino (che è stato tradotto per fortuna in italiano mantenendo l’originale francese, Un beau matin) è decisamente il film più bello di Mia Hansen-Løve . Appagante, emozionante, commovente.

Una narrazione che sa cogliere le sfumature di periodi esistenziali particolarmente intensi: farsi genitori dei propri genitori, e quindi la vita che se ne va, insieme all’inizio di un amore passionale come pochi. Con una splendida Léa Seydoux nei ruoli di madre, figlia e amante, che esprime al meglio tenerezza e sensualità, dolore della perdita e stupore nel sentirsi ancora desiderata, nel desiderare.

Un bel mattino ha meritatamente vinto  l’Europa Cinemas Cannes Label come miglior film europeo alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2022. Disponibile su MUBI.

Un bel mattino La trama

Parigi. Sandra, vedova da cinque anni, vive tra il lavoro di traduttrice,  la cura della sua bambina e la preoccupazione per il padre anziano (Pascal Greggory), professore di filosofia, la cui mente si sta sempre più offuscando per una malattia degenerativa. Si è presa proprio i pensieri, dice la madre di Sandra, separata ormai da vent’anni, ma presente nelle decisioni sul futuro dell’ex marito.

Sandra non si concede spazi per una possibile vita di coppia. Non ha tempo, non ha voglia, ha messo a tacere il suo bellissimo corpo. Fin quando non incontra Clèment (Melvil Poupaud)……

Un bel mattino

Un bel mattino Il flusso della vita

In una scena del film, Sandra rinfaccia alla madre (Nicole Garcia) di voler buttare via l’acqua calda insieme al bambino, quando la madre le dice che durante i vent’anni vissuti col padre non è mai stata felice. Quasi non ci fossero state, nello stesso arco esistenziale, Sandra e la sorella. Ma non c’è astio, né  rimprovero nella sua voce; almeno, non come la situazione meriterebbe.

Forse è rassegnata a una madre un po’ ballerina e anarchica, che manifesta con i gilet gialli e fa la rivoluzionaria. A noi questa militanza da maggio francese pare abbastanza fuori tempo, un po’ per la sua età, un po’ perché sembra più una posa sessantottina che un solido impegno politico.

Eppure, la famiglia ne sorride. Anche Sandra. Come se, con la morte del marito prima e la malattia del padre poi, abbia imparato quali sono le cose che contano davvero, e a vivere nell’oggi; con fatica, con una grande assenza, ma lasciandosi abbastanza guidare dal flusso della vita.

Un bel mattino

Le cose che verranno

Non quando però la malattia del padre si aggrava, non quando l’uomo che incontra e che comincia ad amare, torna dalla moglie, poi da lei e poi ancora dalla moglie. Due sentimenti troppo forti contemporaneamente. E, sopraffatta dalla loro intensità, Sandra piange ride, confessa l’amore e cerca di trattenerlo. Il padre, non può tenerlo con sé: deve cominciare a lasciarlo andare.

Sandra si fa più ansiosa rispetto alle cose che verranno, per citare un altro film di Mia Hansen-Løve, in cui la protagonista, Nathalie (Isabelle Huppert) deve gestire un vuoto affettivo improvviso. Vissuta finora nelle sue sicurezze (il matrimonio, i figli e l’insegnamento della filosofia, soprattutto, come contenimento di eventuali cadute), è costretta a contare soltanto su di sé. La vicinanza di un suo studente particolarmente brillante, l’aiuterà a ritrovarsi, fino alla scoperta di un’inaspettata, nuovissima, libertà.

Cinema e filosofia

Le narrazioni della regista parigina, che evocano il meglio del cinema francese, spaziano tra vita quotidiana e pensiero, tra sentimenti facilmente condivisibili e citazioni filmiche o filosofiche,  dando spessore alle trame, ma soprattutto un respiro ancora più ampio alle vicende della vita.

Se in Un amore di gioventù il racconto rimaneva fermo all’ossessione amorosa di Camille, che inizia durante l’adolescenza e non accenna a guarire, ne Le cose che verranno (L’Avenir), le giornate di Nathalie si rispecchiano in una riflessione profonda, dalla quale trarre nuove prospettive. Il dolore personale ha il privilegio di una lettura più articolata; lo sguardo sul vuoto esistenziale si fa più maturo.

Sull’isola di Bergman invece offre una visione ancora più complessa. È il cinema questa volta la grande guida dei protagonisti, a illuminare la realtà nell’isola abitata dal Maestro, quella della sua stessa casa, dove la coppia di Chris (Vicky Krieps) e Tony (Tim Roth), vuole vivere una vacanza creativa. Un viaggio interiore, soprattutto per Chris, fatto del film che sta scrivendo e che noi stiamo vedendo, con i suoi personaggi che assumono vita propria fino a costruire una storia parallela.

Ora, con Un bel mattino, la filosofia torna a rivivere come compagna del padre, anche se lo sta definitivamente abbandonando. Eppure, si ritrova tra le pagine dei libri che devono essere ricollocati, nelle citazioni sull’autobiografia non scritta del professore afflitto da un’indecente smemoratezza. La filosofia come mancanza, ma chissà che Sandra non abbia ereditato invece molto dal padre, se pure con la scelta di un lavoro, come quello di traduttrice, che non dovrebbe lasciare spazio all’originalità della mente.

E le emozioni

Dopo l’esordio del suo primo film in lingua inglese, Sull’isola di Bergman, Mia Hansen-Løve torna a girare in francese,  in una storia di affetti quotidiani.

Visto in lingua originale, Un beau matin ci trasporta ancora di più nella ricca dimensione emozionale dei personaggi, con lo sfondo di una Parigi malinconica che si apre finalmente alla speranza nelle ultime sequenze.

Splendidi gli attori nella resa di un lutto anzitempo, quello della mente che se ne va ancor prima del corpo. Bellissimo l’amore in tutte le sue forme: tra i due amanti, tra Sandra e la sua bambina, tra Sandra e il padre, anche tra lei e la svagatezza della madre.

Léa Seydoux, qui con i capelli cortissimi, per una più credibile normalità, è di una bellezza e una bravura che lasciano senza fiato.

Un bel mattino

Léa Seydoux è Sandra, in ‘Un bel mattino’

Un bel mattino è prodotto da Les Films Pelleas e distribuito da Teodora Film.

Un bel mattino

  • Anno: 2022
  • Durata: 112 minuti
  • Distribuzione: Teodora Film
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Mia Hansen-Løve
  • Data di uscita: 12-January-2023