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‘Stereo’: un giovane Cronenberg nell’ideale preludio a Scanners

Su MUBI uno dei primi lavori del giovane Cronenberg, che già a fine anni '60 inizia a sondare le sperimentazioni sul cervello e il desiderio di perfezione, fino a spiegare la tendenza dell'uomo verso la mutazione del corpo.

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Dal primo gennaio MUBI consente agli abbonati di vedere Stereo, uno dei film d’esordio di David Cronenberg.

Si tratta di un thriller futurista incentrato su un esperimento al cervello. Una materia, quella della manipolazione della mente, che resterà molto cara al regista canadese, al punto da scegliere  l’argomento per diversi apprezzati lavori degli anni ’80, come Scanners e La zona morta.

Sinapsi e telepatia: queste sconosciute ed imprevedibili incognite

Un ragazzo con cappotto nero atterra con un piccolo elicottero nei pressi di una struttura dai tratti architettonici piuttosto futuristici.

Scopriamo che si tratta di un volontario che intende sottoporsi ad esperimenti di telepatia, mettendo a disposizione la sua presunta attitudine e sensibilità in materia.

Secondo le teorie fantasmagoriche e un po’ eccentriche del dottor Luther Stringfellow, il gruppo di volontari, se coinvolto in una relazione che contempli anche la sessualità, esercitata a seguito di una spontanea attrazione fisica, potrebbe sviluppare in modo più agevole  l’ intesa telepatica.

Una sintesi volta a stabilire, definire e controllare una nuova e sperimentale forma di comunicazione tra esseri umani, agendo direttamente sul cervello, senza bisogno della parola.

Si arriverà a sottoporre i volontari addirittura ad alterazioni della laringe, in modo da favorire, con la mancanza della parola e dell’emissione di suoni, l’approccio mentale e telepatico tra quel gruppo sempre più eroticamente affiatato.

La situazione sfugge tuttavia al controllo quando la donna del gruppo comincia a sviluppare una seconda personalità che emerge su quella originaria: il rimedio di separare i volontari si rivelerà fallimentare e tragico, foriero di alcuni suicidi.

Stereo – la recensione

Film parallelo o gemello di Crimes of the future (il primo dei due film omonimi diretti dal celebre regista di Toronto), appena successivo, e come quest’ultimo senza dialoghi, ma scandito da una o più voci narranti, Stereo è il primo lungometraggio di Cronenberg.

L’ossessione per la contaminazione tra carne e mente, intelletto e materia, è già preponderante nel giovane autore, come pure il desiderio di studiare e scandire le fasi di una trasformazione che sappia completarsi sia fisicamente, sia a livello di struttura cerebrale.

Ma anche l’elemento della sessualità è importante, della promiscuità sessuale e dell’impulso che fa soccombere l’essere umano che si abbandona, anticipando di un trentennio le tematiche torbide e maniacali del capolavoro, Crash.

Cronenberg dirige, ma è pure autore della sceneggiatura, e si occupa altresì del montaggio, della fotografia, in una produzione a basso costo che è il trionfo della sperimentazione e della eccentricità.

Stereo

  • Anno: 1969
  • Durata: 65
  • Genere: Fantascienza
  • Nazionalita: Canada
  • Regia: David Cronenberg

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