Noah Schnapp, interprete di Will, uno dei protagonisti, anticipa qualcosa ai fan su Stranger Things 5, prossimamente in arrivo su Nteflix.
Le parole di Noah Schnapp su Stranger Things 5
Dopo l’enorme successo della quarta stagione di Stranger Things, i fan di tutto il mondo sono in trepidante attesa di sapere come andrà a fine la storia dei ragazzi di Hawkins. Recentemente uno de protagonisti, Noah Schnapp, volto di Will, ha dato qualche piccola anticipazione sul finale parlando con Forbes.
Posso solo dirvi che sono molto molto eccitato per quello che verrà. Penso che abbiano fatto un ottimo lavoro con il personaggio di Will in questa stagione, e hanno affrontato magnificamente tutto ciò di cui avevano bisogno. Il modo in cui hanno chiuso lo show è semplicemente perfetto: la storia è iniziata con Will e finirà con Will.
Non solo Noah Schnapp parla di Stranger Things 5. Anche i creatori hanno voluto dire la loro sul finale di una delle serie di maggior successo della piattaforma.
I creatori dello show, i fratelli Matt e Ross Duffer, in una precedente intervista avevano rivelato che la quinta stagione approfondirà il Sottosopra e darà tutte le spiegazioni che i fan di Stranger Things attendono da tempo.
Abbiamo uno schema per la stagione 5 e l’abbiamo presentato a Netflix e abbiamo ricevuto un’ottima rirposa. Voglio dire, è stato difficile. È la fine della storia. Ho visto dirigenti piangere che non avevo mai visto piangere prima ed è stato davvero emozionante. E non ha solo a che fare con la storia, ma solo con il fatto che è come, oh mio Dio, questa cosa che ha definito così tante delle nostre vite, di queste persone di Netflix che sono state con noi dall’inizio, sette anni ora, ed è difficile immaginare che il viaggio stia per finire
Intanto puoi leggere la recensione della quarta stagione:
Stranger Things 4 è dedicato, quasi espressamente, a tutti coloro -pochi, a dire il vero- che nutrivano ancora qualche dubbio sulla sostanza di una serie nata per rievocare gli anni ’80 con rimandi più o meno espliciti (stilistici o narrativi) a un periodo d’oro per certo cinema e certa letteratura, Steven Spielberg e Stephen King su tutti: un decennio anche martorizzato dall’edonismo reaganiano ma che oggi sta vivendo un periodo di piena maturità di rivalutazione. Continua a leggere la recensione