‘Un vizio di famiglia’ di Sébastien Marnier con Laure Calamy

Il trailer italiano di Un vizio di famiglia di Sébastien Marnier

In sala il 4 Gennaio il film presentato alla 79a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.

«La famiglia è la cosa peggiore del mondo»

Dopo il premio a Venezia per Full Time – Al cento per cento, la straordinaria Laure Calamy torna protagonista di in un imprevedibile dramma familiare dalle tinte thriller. Con lei Jacques Weber, Dominique Blanc e Dora Tillier. 

Un vizio di famiglia: la trama 

In una lussuosa villa in riva al mare, Stéphane, una giovane donna, operaia in un conservificio, si ritrova in una famiglia ultraricca con un padre sconosciuto, la sua stravagante moglie, la loro figlia ambiziosa, madre di un’adolescente ribelle, e la loro inquietante cameriera. Qualcuno sta mentendo. Tra colpi di scena e bugie, il mistero cresce e il sospetto si diffonde.

Sébastien Marnier 

Sébastien Marnier è scrittore, sceneggiatore e regista. Prima di dedicarsi alla regia ha scritto tre romanzi: Mimi , Qu4tre  e Une vie de petits  fours. Ha inoltre pubblicato un graphic novel intitolato Salaire net et  monde de brutes adattato in serie animata per Arte con Elise Griffon.
Nel 2016 esce il suo primo film, Irréprochable con Marina Foïs, candidata al César come migliore attrice. Tre anni dopo, 2019, esce L’ultima ora con Laurent Lafitte, Luana Bajrami, Félix Lefebvre e Thomas Guy. 
Attualmente sta lavorando al suo nuovo film: Frénésia. 
Su Un vizio di famiglia dice :«Il film parla della fine del patriarcato – afferma il regista – e l’idea era di avere solo donne nella storia, ad eccezione dell’origine del male stesso: il padre. All’inizio mi sembrava astratto e inattuabile, ma, mentre il film mi si formava in mente, ho capito che bastava semplicemente non fare un racconto naturalistico. Era una fiaba e avrei dovuto portare a termine l’idea originale». 

Il trailer italiano di Un Vizio di famiglia 

Scritto e diretto dal regista, il film vede Romain Carcanade direttore della fotografia, Damien Rondeau alla scenografia e i costumi di Marité Coutard. Valentin Féron e JEan-Baptiste Beaudoin al monaggio, i suoni di Stephen de Oliveira, Sylvain Bellemare, Hans Laitres e Bbernard Gariépy Strobl. Le musiche originali di Pierre Lapointe e Philippe Braul.