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‘A short story’ – la storia di un gatto e dei suoi misteriosi amici

Un affascinante cortometraggio di 15 minuti ci restituisce un Bi gan in gran forma, alle prese con una favola surreale che vede il peregrinare di un gatto nero, disposto a tutto pur di scoprire il segreto che rende preziosa ogni esistenza.

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A short story

A short story è un cortometraggio commissionato al gran regista di Kaili Blues, Bi Gan, da un’azienda produttrice di forniture per felini da appartamento.

Una sorta di lungo spot che permette al talentuoso regista cinese di dare sfoggio del suo magistrale talento visivo.

Il film, presentato al Festival di Cannes 2022 nella sezione dedicata ai cortometraggi,  è disponibile dal 21 dicembre sul portale per cinefili Mubi.

Una favola felina raccontata dallo sguardo seducente di Bi Gan

Un primissimo piano su una massa nera scopre improvvisamente il giallo abbagliante dell’occhio di un felino, di cui lo stacco successivo ne riprende una concitata corsa verso uno spaventapasseri suo amico, situato in mezzo ad un campo incolto.

Costui chiede al gatto di essere incendiato per raggiungere una sua destinazione definitiva più consona, ed il felino esegue il suo desiderio.

Ma a quel punto al gatto viene da domandarsi quale sia la cosa più preziosa al mondo.

Cosa conti effettivamente per ogni essere vivente.

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Incapace di rispondere al quesito, il felino individua tre strani soggetti che potrebbero aiutarlo a trovare una risposta e, vestitosi con quello che resta del suo amico bruciacchiato, parte alla ricerca dei tre.

Nel suo viaggio in incognito, il gatto incontra un robot che produce prodigiose caramelle magiche, una donna che si ciba di spaghetti che la rendano smemorata per non pensare all’amante che l’ha abbandonata, ed infine un mago disposto a rivelargli il quesito tanto bramato, a patto che gli si conceda una parte della propria anima.

A short story – la recensione

Un piccolo gioiello di film, tecnicamente mirabile e visivamente assai affascinante, ci restituisce un grande e talentuoso regista cinese come Bi Gan dopo i lodati Kaili Blues (2015) e Un lungo viaggio nella notte (2018).

Stavolta il talentuoso cineasta è alle prese con una storia surreale e bizzarra che mira a confutare come il rapporto tra il felino domestico e l’uomo sia contraddistinto da una sintesi di affinità e da un rapporto simbiotico che produce sensazioni magiche e una sinergia che appare indecifrabile ad entrambe le specie, ma condivisibile in modo totalizzante.

L’istinto del felino riesce infatti a comunicare all’uomo che se ne prende cura sensazioni quasi sovrannaturali, che indirizzano il fragile e superficiale approccio umano alla vita verso verità altrimenti trascurate.

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Tra queste il potere della memoria, che l’uomo trascura in ogni occasione, ripetendo errori che potrebbero essere evitati con la lungimiranza di chi riesce a utilizzare l’esperienza come maestra di guida.

Il film, piccolo e breve ma altamente suggestivo, è ben più che un semplice spot ed ha il potere di acuire l’attesa spasmodica che ci possa restituire il talentuoso cineasta nel suo prossimo, tanto atteso lungometraggio.

A short story

  • Durata: 15
  • Genere: Cortometraggio
  • Nazionalita: Cina
  • Regia: Bi Gan

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