Approdato nelle sale cinematografiche italiane a fine Agosto 2022, è finalmente disponibile in home video nello store FanFactory Crimes of the future. Grazie a Plaion pictures e Lucky red, infatti, l’atteso ritorno alla regia per David Cronenberg è ora incluso nella collana Midnight Factory. Oltretutto in una limited edition dispensatrice del film sia su supporto 4K Ultra HD che in formato blu-ray. Un’edizione i cui due dischi sono racchiusi in unica custodia amaray inserita in slipcase cartonato e comprendente anche un booklet e due card da collezione. Una ghiotta occasione, dunque, per poter apprezzare attraverso una impeccabile qualità audiovisiva un lavoro che strizza l’occhio al titolo di uno dei primissimi mediometraggi cronenberghiani.
Un lavoro che, a otto anni da Maps to the stars, non ha comunque nulla a che vedere con quel Crimes of the future datato 1970.
Un lavoro che rappresenta la quarta collaborazione tra il geniale cineasta canadese e l’attore Viggo Mortensen. Attore ha interpretato per lui A history of violence, La promessa dell’assassino e A dangerous method e che veste qui i panni di Saul Tenser. Il Saul Tenser che, in un imprecisato futuro, si rivela capace di sviluppare nuovi organi. Il Saul Tenser il cui look con cappuccio nero sembra rimandare, in un certo senso, all’immaginario su celluloide dello svedese Ingmar Bergman. Un individuo la cui particolare dote viene sfruttata dalla compagna ex chirurga Caprice alias Léa Seydoux in performance artistiche finalizzate a mostrare pubblicamente la metamorfosi interna dell’uomo.
Performance decisamente all’avanguardia basate, appunto, su rimozioni chirurgiche, considerando che i disastrosi effetti dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici hanno modificato il corpo degli esseri umani. Adesso in grado di attuare continue mutazioni e residenti in una società in cui infezione e dolore sono del tutto scomparsi. Una società in cui non manca di essere osservato che la chirurgia rappresenta, al contempo, la nuova arte e il nuovo sesso. Mentre le performance di cui sopra attirano l’attenzione da più parti. Da un lato quella della Timlin interpretata da Kristen Stewart, investigatrice del Registro Nazionale degli Organi. Dall’altro quella di un sospetto gruppo sovversivo intenzionato a portare l’umanità al prossimo stadio evolutivo.
E, tra concorsi di bellezza interiore (trovata decisamente geniale) ed eccessi visivi e contenutistici (si pensi all’incipit-pugno nello stomaco), risulta evidente una forte critica sociale.
Una critica sociale rivolta ad un’epoca sempre più arida nell’animo e interessata esclusivamente all’importanza dell’estetica. Man mano che l’autore de La mosca fornisce il proprio punto di vista sul rapporto che lega corpo e tecnologia. Concretizzando lentamente un cupissimo universo in fotogrammi da incubo a venire. Un universo tramite cui estremizza ulteriormente gli stilemi del body horror che lo hanno consegnato alla storia della Settima arte della paura. Il body horror che in Crimes of the future include anche momenti bizzarri come quello del balletto eseguito da un individuo ricoperto di orecchie. Testimoniando ancora una volta l’innovativa creatività di colui che ci ha regalato, tra gli altri, Il demone sotto la pelle. Colui che troviamo anche in un’intervista di otto minuti facente parte dei contenuti extra presenti nel solo blu-ray. Insieme a tredici minuti di conversazione con Mortensen e quasi cinque di dietro le quinte.