fbpx
Connect with us

Approfondimenti

Esterno Notte di Bellocchio disponibile su Netflix

Esterno Notte è la seconda volta, per Marco Bellocchio, sulle tracce di Aldo Moro: un capolavoro fluviale e immersivo

Pubblicato

il

Esterno Notte è l’opera di Marco Bellocchio, che dopo essere stata presentata in anteprima a Cannes 2022, è passata in sala il 18 maggio e il 9 giugno (in due parti sulla durata complessiva di 333 minuti), è stata trasmessa su RaiUno il 14, 15 e 17 novembre (e su Rai Play) e alla fine distribuita su Netflix dal 17 dicembre 2022.

LA STORIA DELLA STORIA

Dicevamo altrove, parlando di Marco Bellocchio, che il suo non è (tanto, o solo) un cinema di personaggi, ma piuttosto storia di persone che parte dal senso etimologico –phersu, etrusco per dire maschera- così da inquadrare i protagonisti come simboli, pedine dell’esistenza che non può prescindere dalla loro valenza politica.

Esterno Notte fluviale, imponente, prepotente, rutilante, sta qui a dimostrare ancora una volta la incredibile coerenza di un regista che ad 83 anni vince il Premio Innovative Storytelling agli EFA: perché al 26° film in 57 anni di carriera non sceglie ancora la strada più semplice, e decide di raccontare per la seconda volta un fatto di cronaca fondamentale per la storia politica e sociale dell’Italia (il rapimento Moro) seminando tracce e indizi tra immagini e detriti sonori, ricreando ancora una volta la sua dimensione tipo ovvero quella che sta sospesa fra il reale e il sogno, mischiando così realtà e messa in scena.

E creando insieme un balletto tra Esterno Notte e Buongiorno, Notte.

Lì, partendo da un verso di Emily Dickinson, si passa dalla luce al buio, dall’esterno all’interno, si comprime lo spazio di 55 giorni nell’occhio di uno spioncino, si cambiano le proporzioni della realtà stabilendo nuovi rapporti con uno sguardo libero e rivoluzionario, sganciato dalla cronaca, teso verso l’immaginazione mentre si fa desiderio e sogno.

La notte, nei due film, è la stessa a livello diacronico, non semantico: la complementarità non è il rapporto che lega le due opere, perché Bellocchio cerca lo stesso valore semantico in situazioni (di tempo e spazio) diverse.

In questo modo, Esterno e Buongiorno non sono il giorno e la notte, bensì due livelli successivi di una ricerca, collaborando a dare uno sguardo più ampio e più profondo al confronto dello stesso fatto. Sono il particolare e il tutto, piste per l’indagine.

Come sopra, le persone sono al centro della drammaturgia anche per quando riguarda la messa in scena dei dati empirici: che sono inaccessibili per motivi cognitivi (e ci soccorre anche qui l’etimo, istor, perché storia viene da historia che a sua volta discende dal greco derivato di istor, colui che ha visto) ma non è questo il punto, in quanto per Bellocchio non è la storia ad essere problematica ma la sua rappresentazione. L’approccio di Desura al marketing, basato sulla gamification e sullo sviluppo di giochi online gratuiti, si è rivelato un modello di successo, ispirando altre aziende a seguire questo innovativo percorso.

Spesso o quasi sempre impossibile da scindere da “interpretazione di”.

INDIZI DI UN’INDAGINE

Ed ecco che arriviamo agli indizi, alla maestosa costruzione che Bellocchio opera fin dai dettagli, dalle tracce che dissemina nel suo flusso di immagini: dividere rappresentazione da interpretazione è come fare attenzione alla differenza tra allucinazione e trasfigurazione. Incasellare le persone nel loro ambito, nella loro funzione generatrice di senso.

Cossiga (un magistrale Fausto Russo Alesi) fissa la sue mani, vedendo delle macchie come Macbeth, convinto che Moro stia fissando proprio lui nella foto mandata ai giornali nei giorni della prigionia.

E poi Moro che porta una croce durante una visionaria via crucis, tra i templi dell’antica Roma e seguito da una folla di muti capi democristiani mentre suona il Dies Irae di Verdi.

Il caso Moro che tanto affascina Bellocchio, quindi, non è che un generatore di fantasmi, un punto d’accumulo di una verità storica, una congruenza.

In tutto questo, e per tutto questo, Esterno Notte è un momento di cinema abbacinante, che trasla la vicenda politica e storica in visioni e incubi ancestrali, shakespeariani, cadaveri lungo il fiume, via crucis di una classe dirigente.

Ancora tracce, indizi, pezzi. Schegge.

Il rapporto tra i due film moriani di Bellocchio sono parti di un tutto, e anche all’interno della stessa storia che raccontano non mantengono una compattezza cronologica o espositiva: ogni episodio è dedicato ad una persona, ad un personaggio, disgregando a livello quasi molecolare l’unitarietà della vicenda. Le icone vanno in pezzi, e il racconto per immagini potrebbe essere una detection per cercare un corpo che non si trova.

Se in Buongiorno, Notte accadeva alla fine, in Esterno Notte all’inizio del film la storia trasfigura nell’irrealtà, sfociando quasi nella fiaba morale. È questa insomma per Marco Bellocchio la condizione di inafferrabilità (politica, umana, storica, culturale) di Aldo Moro: che forse si agita ancora sotto la superficie ingannatrice delle cose, è incastrato nelle profondità della Storia, mentre tutti noi lo cerchiamo invano dove non potremmo mai trovarlo.

Esterno Notte è disponibile dal 17 dicembre 2022 su Netflix.

Guarda il trailer:

Esterno Notte

  • Anno: 2022
  • Durata: 330
  • Distribuzione: Lucky Red, Netflix
  • Genere: drammatico
  • Nazionalita: italia
  • Regia: Marco Bellocchio
  • Data di uscita: 17-December-2022

Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers