Diretti da Spencer Squire, Emma Roberts e John Gallagher sono i protagonisti di La Fattoria Maledetta (Abandoned) disponibile su Chili.
Un horror enigmatico, con un tocco di surrealismo.
Una mamma in crisi post – parto, un padre premuroso e una casa isolata che nasconde un segreto terrificante sono gli ingredienti principali di La fattoria Maledetta, un film ambiguo, con una regia che rammenta l’atmosfera delle opere surrealiste.
La trama di La Maledetta Fattoria
Sara (Emma Roberts) e suo marito Alex (John Gallagher), insieme al loro neonato, si trasferiscono in una remota casa di campagna. Man mano che il passato della casa viene alla luce, la fragilità di Sara raggiunge uno stato di psicosi che mette a rischio se stessa e la sua famiglia.
Il surrealismo de La Maledetta Fattoria
L’impero della luce è uno di dipinti più conosciuti di Renè Magritte. Il dipinto è uno delle principali opere del movimento surrealista. Il pittore belga riuscì a trovare un perfetto equilibrio tra luce e ombra così che la casa impressa è capace di comunicare, con la stessa potenza, un senso di pace e d’inquietudine. La luce calda del basso contrasta e si affievolisce con l’oscurità e l’enigmaticità dell’opera rapisce l’osservatore.
È ciò che avviene nell’introduzione de La Fattoria Maledetta, un film che, come le opere surrealiste, è bilico tra luce e ombra, amore e odio, vita e morte.
Il terrore che avanza
Una tipica casa americana, con la luce accesa sotto al porticato, le tenebre che la circondano e la voce disperata di una donna che difende il proprio figlio; anche qui la quiete iniziale viene sostituita dal terrore che avanza.
Il film entra poi nel vivo con il pianto ossessivo di un bambino ed ecco Sara e suo marito Alex, i due protagonisti di La Fattoria Maledetta. Lei, interpretata da Emma Roberts (American Horror Story), è una giovane madre caduta in depressione dopo il parto. Lui, invece, interpretato da John Gallagher (Come Play), è marito e padre premuroso.
La giovane coppia si è da poco trasferita in una vecchia casa in campagna, per ritrovare la smarrita armonia. Tutto sembra andare per meglio e Sara, insieme ad Alex, inizia a sistemare la nuova dimora, mentre un vecchio giradischi suona Happy Together.
La luce illumina la casa, ma ecco venir fuori una vecchia fotografia, che ritrae un omone inquietante e un’esile giovane donna.
Il segreto de La Fattoria Maledetta
Alex e Sara sono a conoscenza, che quel luogo scelto per essere la loro dimora, in passato, è stato teatro di un evento tragico: il suicidio e l’omicidio dei vecchi proprietari. Non c’è nulla da temere, però, e la coppia è convinta che saranno felici. Ma ben presto le tenebre prenderanno il posto della luce, i fantasmi del passato torneranno a tormentare Sara e Alex.
La giovane donna sarà la vittima prescelta degli eventi di un passato tragico, ma allo stesso modo sarà vittima dei suoi stessi sensi di colpa.
La sua sorprendente somiglianza con Anna (Addy Miller), la ragazza morta prima che lei si trasferiva, diventa una colpa, un’ossessione che la tormenta.

Un mondo fantasmagorico
Il vestito rosa antico, ritrovato in un vecchio armadio, diventa uno strumento di connessione per un mondo fantasmagorico, alla pari del carillon e del bracciale che porta al polso. La giovane donna in crisi entra in contatto con il tragico segreto della casa, che sembra ospitare un un mondo fatto di morte e di abbandonati, come suggerisce il titolo originale.
Sara, però, è vittima anche di se stessa. Il senso di colpa, per una maternità non accettata è troppo forte e la trascina in uno stato di malessere perenne.
La maternità in La Fattoria Maledetta
L’amore materno supera ogni ostacolo, è il sentimento più profondo che una donna può provare, per Sara non è così. Come ammette al suo medico, guarda il suo piccolo e si sente a disagio, considerandolo un intruso. E allora la donna proietta nella sua vita reale i fantasmi ossessivi del passato, mettendo, ulteriormente, in crisi il rapporto con Alex.
Un armadio diventa la porta per un altro mondo, da dove provengono le voci di bambini misteriosi e inquietanti. Sara è circondata da presenze sinistre, come i passi pesanti di un uomo che la rincorre. Ma sono i bambini la vera minaccia, quelli che rapiscono suo figlio. Ma tutto ciò è frutto della sua depressione o un retaggio del passato tragico avvenuto in quella casa?
“Tutto ciò non è reale, ma la sua psicosi lo è e va curata”.
E la cura imposta dal medico costringe Sara a non allattare il suo piccolo e ciò l’allontana ancor di più da suo figlio.
La Fattoria Maledetta è un film, che tiene lo spettatore sulle spine e svela solo nel finale, la natura del tormento di Sara. Spencer Squire dirige un lungometraggio a volte stucchevole, che ha però, il merito di percorre due strade distinte, per poi congiungersi nell’animo umano, proprio come avveniva per i surrealisti.
La fattoria maledetta (film 2022) | Trailer in italiano – YouTube