The brown heart of Asia è un documentario di Cinzia Puggioni, prodotto da 39 Films e distribuito da 102 Distribution.
Il film è disponibile a Dicembre 2022 su Prime Video. Qui gli altri film da guardare.
Un film sulla storia della droga, con la “S ” maiuscola.
È un viaggio fatto tra le persone in tre posti diversi del mondo: Asia, il punto di partenza, e in particolare Tagikistan e Bam, e poi l’Italia.
Un percorso che parte dalle persone, consumatrici di sostanze, e arriva a coinvolgere i massimi sistemi. Alla fine la droga risulta essere non semplicemente un brutto vizio dell’uomo (ricco o povero nessuna differenza), ma un mondo che ha una sua Storia. Attraverso i moti della storia, infatti, questo vizio si insinua nella mente delle persone e nello stesso tempo fa la Storia.
Le persone e il mondo
Il documentario parte dal racconto di un consumatore di droga, un uomo sulla quarantina dilaniato dalla crisi economica e dalla disoccupazione e che finisce per fare uso di sostanze stupefacenti.
The brown heart of Asia subito ci porta nel vivo del racconto. Il primo elemento, dopo la presentazione del primo protagonista, ci viene posto davanti immediatamente: la disperazione economica porta ad affacciarsi al vizio. Ma questo elemento per quanto forte ancora non approda alla vera Storia. Tuttavia ci chiarisce subito il rapporto causa-effetto: la droga è una conseguenza delle vicende esterne all’uomo, del contesto in cui è immerso. Non c’è lavoro, i modelli economico e sociale non sono favorevoli – e questo vale molto anche per il mondo occidentale (e alla fine del film ci si arriva pur ripercorrendo la Storia solo di un pezzo di occidente) così si finisce di cercare una sorta di assopimento della coscienza con l’uso delle droghe.
Il contatto tra mondo occidentale e asiatico non è solo concettuale, ma diventa reale con le guerre americane (e in particolare quella in Afghanistan che porta a un incremento, secondo gli intervistati, della produzione di stupefacenti in quel paese). Un ulteriore passo verso il rapporto tra le droghe e la storia del mondo.
L’approdo finale del ragionamento di The brown heart of Asia è l’Italia. Operazione Blu Moon: i servizi segreti, in combutta con gli americani, immettono le droghe tra i giovani di sinistra per sottrarre forza al sempre più forte Partito Comunista Italiano, il partito Comunista più forte in occidente. Questo raccontano gli intervistati. Ma anche chi sta dalla parte opposta, i neri, si sentono vittime di questo meccanismo mostruoso internazionale: spesso le stragi sono ricondotte a matrici di estremismo nero, ma- sostengono – la realtà è che ancora oggi operano organizzazioni segretissime che hanno fatto dell’Italia “un campo di battaglia”.
Il linguaggio di The brown heart of Asia
La regista ci immerge nella storia gradualmente, da un’inquadratura di spalle del primo personaggio intervistato. È un modo di narrare con la macchina da presa che Cinzia Puggioni usa spesso. Si parte sempre da dietro le cose, da uno sguardo defilato, quasi estraneo: è lo sguardo che tutti comunemente abbiamo osservando questi mondi da lontano e distaccati. The brown heart of Asia però poi ci porta dentro, ci mostra il volto di quel mondo, asseconda il nostro pensiero, che parte dall’idea superficiale di vizio superfluo della debolezza umana, e arriva a sorprendere le certezze che abbiamo raccontandoci di come funzionano le cose nel mondo.
Spesso in questo percorso di consapevolezza è necessario prendersi delle pause e Cinzia Puggioni ce le concede inserendo dei neri tra immagini troppo forti, a volte, per la nostra coscienza.
Un altro meccanismo ricorrente nel linguaggio di Cinzia Puggioni è quello di inserire dei ritratti nel film. Spesso i volti ci vengono mostrati come dei ritratti in movimento, come delle istantanee prolungate nel flusso del racconto.
Il mondo delle sostanze stupefacenti non è solo debolezza umana, ma ha molto a che fare con i meccanismi che governano la Storia. Le cose non vanno come ce le aspettiamo e purtroppo spesso si finisce per essere indotti nel sonno della ragione attraverso la chimica. Anche tagliata male.
Trailer di The brown heart of Asia.