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Michele Placido su Rai Uno. Ecco cosa mi unisce ad “Arnoldo Mondadori”
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2 anni agoon
“Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo” in Tv.
Su Rai 1, mercoledi 21 dicembre va in onda la storia, firmata dalla regia di Francesco Miccichè, scritto con Salvatore De Mola, sulla vita del grande magnate dell’editoria che parte da picaro e arriva alla stima e amicizia dei più importanti scrittori e poeti del mondo.
Metà fiction e metà immagini e video di repertorio, il film raccoglie testimonianze illustri: il nipote Luca Formenton, Presidente della Fondazione Arnoldo ed Alberto Mondadori, che ha collaborato al progetto, la nipote Roberta Mondadori, Ginevra Bompiani, Gian Arturo Ferrari, Gianrico Carofiglio e altri.
La sinossi di “Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo”
Michele Placido è Arnoldo Mondadori nella docu-fiction “Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo”. Si ripercorre la storia esemplare di uno dei più importanti pionieri dell’industria editoriale italiana, un “self made man”. Figlio di un ciabattino di Ostiglia è costretto all’età di dieci anni ad abbandonare la scuola. Ciononostante, con una straordinaria visione imprenditoriale ha creato una delle maggiori industrie culturali d’Europa. Egli custodiva un sogno: portare i libri e la lettura nelle case di tutti gli italiani.
Intrecciando fiction, documenti di repertorio e interviste a importanti testimoni, la docu-fiction racconta la grande storia imprenditoriale e umana di Arnoldo Mondadori, interpretato da Michele Placido.
L’infanzia segnata dalla deprivazione, gli esordi come ragazzo di bottega in una tipografia, l’incontro con la moglie Andreina Monicelli – interpretata da Valeria Cavalli. Infine la maturità e il successo come editore, che coinvolgerà anche il rapporto conflittuale con il figlio primogenito Alberto, interpretato da Flavio Parenti. Arricchiscono il cast Brenno Placido, nei panni di Arnoldo Mondadori da ragazzo, Rodolfo Corsato in quelli di Raffaele Mattioli e Stefano Skalkotos in quelli di Giorgio Mondadori, mentre il piccolo e bravo Luca Morello interpreta Arnoldo Mondadori da bambino.
La storia sociale del paese su cui si innesta la storia privata di un uomo
La vita di Mondadori si intreccia inevitabilmente con le vicende dell’intero Paese. Coprendo un arco narrativo che parte dall’ultimo decennio dell’Ottocento passando per il ventennio fascista e la Seconda Guerra Mondiale, fino agli anni della ricostruzione e del boom economico. L’ideazione nel 1965 degli Oscar Mondadori, gli innovativi libri tascabili venduti nelle edicole, che rappresenteranno una vera e propria rivoluzione nel mercato editoriale italiano, rendono la lettura accessibile a tutti. E cercano di abbattere il forte analfabetismo del paese.
Per la prima volta si racconta la storia di un grande editore italiano. Il primo ad aver creduto nel concetto di “editoria popolare” – restituendo al contempo una riflessione sulla forza dirompente e sul valore dell’industria culturale, nella costruzione di una società migliore, contribuendo all’emancipazione delle persone di tutte le classi sociali e alla crescita dell’intero Paese.
Una riflessione che si avvale nella narrazione documentaristica dei contributi di testimoni illustri, dal nipote Luca Formenton, Presidente della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, che ha collaborato al progetto, all’ex direttore della casa editrice, Gian Arturo Ferrari, dallo scrittore Gianrico Carofiglio all’editrice Ginevra Bompiani, e ancora, il giornalista Pierluigi Battista, il critico letterario Marino Sinibaldi, la nipote Roberta Mondadori, figlia del fratello Bruno, e Ferruccio Parazzoli, ex capo ufficio stampa della casa editrice, intervallati da preziose interviste originali dell’epoca.
Il trailer di “Arnoldo Mondadori“
https://www.raiplay.it/video/2022/12/Backstage-1-692e1b1c-8471-4250-b596-6a13f7f6262f.html
Due domande a Michele Placido, al regista e allo sceneggiatore
GSS: quali sono i punti di aggancio che ha trovato, le assonanze di vita con la storia di Arnoldo Mondadori, figlio di un ciabattino di Ostiglia, innanzitutto per capire e poi creare il suo personaggio?
MP: qualcosa c’è, si, si, si. Non abbiamo in comune solo le origini semplici. Lui veniva da una famiglia poverissima di Ostiglia. Anch’io ero il quarto di otto fratelli al sud. Abbiamo una maestra in comune (nel film la maestra è fondamentale per avviare Arnoldo alla lettura – ndr). Siccome non andavo bene a scuola, però ero carino, ero un bel ragazzo, allora la maestra mi diceva: “tu devi tenere la bandiera e devi recitare o Pascoli o la “Cavallina storna”, scegli tu”.
Ogni volta che arrivava un ispettore da Bari o da Foggia o qualcuno in classe, io recitavo. “Ti piace la poesia – mi diceva. Poi mi piaceva, mi ero appassionato. Anche ora io leggo molto, soprattutto se devo scrivere un film fare uno spettacolo teatrale, ad esempio adesso sto studiando Goldoni, La bottega del caffè, da mesi per un mio spettacolo. Un’altra assonanza, come dice lei, è il fatto che l’editoria è un mondo straordinario. Solo un uomo come Mondadori poteva raggiungere questi livelli. Era una passione di leggere come me che vorrei diventare un attore di teatro.
Anch’io piano piano, come lui, ho creato un’azienda col mio nome, familiare, ma a differenza di Mondadori che aveva un altro grande talento che era la finanza. I giornali dovevano vendere. Aveva delle idee che nascevano dalla sua passione per la cultura, ma nello stesso tempo sapeva farne industria.
Tanto che siccome io non me ne intendo di finanza, anzi sono pessimo gestore, diverso quindi da lui, se ne occupano per me tutte donne; a partire da mia moglie Federica, e poi in ufficio lavorano 10 ragazze. Ad esempio un film come ‘Caravaggio’, finanziariamente lo hanno messo su tutte queste mie donne. Milano ci ha finanziato e mi porta fortuna. Nell’azienda lavorano come per Arnoldo, i miei figli come Brenno.
GSS: Nessuno alcolista per fortuna?
MP: No per fortuna no.
La produzione di “Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo”
Prodotta da Gloria Giorgianni e diretta da Francesco Miccichè, “Arnoldo Mondadori – i libri per cambiare il mondo” è una produzione Anele in collaborazione con Rai Fiction sul soggetto di Francesco Miccichè, Gloria Giorgianni e Salvatore De Mola. Sceneggiatura di Francesco Miccichè e Salvatore De Mola. Consulenza di Luca Formenton. Produttori associati Tore Sansonetti e Carlotta Schininà.
Produttori RAI Giusi Buondonno e Gianluca Casagrande. Con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte. Con il Patrocinio di Città di Torino, Comune di Tivoli e Città di Verbania. Progetto realizzato in collaborazione con Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.
Il cast
Michele Placido, Flavio Parenti, Valeria Cavalli, Brenno Placido, Rodolfo Corsato, Luca Morello, Stefano Skalkotos, Davide Lorino, Lucia Batassa, Mimmo Mancini.