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“Go, Friend Go”: il gioco senza fine dell’immigrazione

Il gioco non si ferma. E loro, i migranti, sono sempre là. Appostati a Patrasso, nei boschi in Serbia, nel cantone bosniaco dell’Una Sana, a Trieste. Pronti a tentare di nuovo, e ancora, fin quando sarà possibile provarci.

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Un limbo e un loop spietato. La rotta balcanica per raggiungere l’Europa viene analizzata nel prisma del game: uomini e donne che attraversano a piedi le montagne, i fiumi, i boschi. La polizia di frontiera che li respinge al punto di partenza. Questo è il gioco, così chiamato dagli stessi migranti che lo subiscono e lo vivono, restandone impigliati.

Go, Friend Go è stato girato da Gabriele Licchelli, Francesco Lorusso, Andrea Settembrini in circa due anni lungo i confini di Grecia, Serbia, Bosnia e Italia. Tra materia fisica e geografica, l’immigrazione si rivela nella sua sostanza anche quale rito propiziatorio che si autoriproduce all’infinito: uomini che sognano una meta da raggiungere per un futuro dignitoso da vivere, tra partenza e arrivo. Nel mezzo, ostacoli, pericoli, la morte, la sconfitta, la fine del sogno.

Go, Friend Go La mappa

Go, Friend go definisce i varchi di accesso all’Europa, all’Occidente: il porto di Patrasso in Grecia, le foreste attorno la città di Šid in Serbia, gli scheletri  delle fabbriche nel cantone bosniaco dell’Una Sana, la città di Trieste.

Il racconto viene scandito dagli stessi protagonisti del gioco: spesso in soggettiva nella percezione e nello sguardo. Una clandestinità visiva immedesimante ed efficace nel renderci consapevoli di un sottobosco di umanità che lotta ogni giorno contro il fato per prendersi quella vita da cui è escluso sin dalla nascita.

La forma ‘statica’ del documentario va oltre la funzione di denuncia sociale. Go, Friend go dinamizza e svincola da una pura cronaca giornalistica il racconto, ampliando metaforicamente e temporalmente la prospettiva di movimento costante e senza fine del flusso migratorio, grazie all’impiego discreto dell’animazione, del footage con i filmati degli smartphone dei giovani migranti: l’inferno da cui scappano, la loro gioventù e spensieratezza sacrificata, paralizzata, reinviata a un ‘altrove’ spesso impossibile da raggiungere.

Il gioco

Le prime luci del giorno, la notte: l’invisibile si mostra nella ricerca di espedienti, fughe, nell’assistenza di angeli custodi che medicano con quello che possono ferite fisiche, che nella clandestinità comunicano  supportano e sostengono la conquista dell’agognata meta.

Improvvisamente, tutto quel piccolo e fragile tessuto di resistenza viene spazzato via dalla polizia di frontiera. Senz’anima, senza alcuna umanità. I migranti raccontano: la Nato è la più feroce, cinica,  tra le polizie. Pronta a tutto. La clandestinità è la forma di negazione più alta di umanità per chi si occupa di far rispettare le regole.

Ma il gioco non si ferma. E loro, i migranti, sono sempre là: sempre al porto, in attesa di sgusciare dentro una nave, infilarsi in un camion, e andare. Il caso farà il suo corso sul dove. Avventurarsi in un bosco, subendo un freddo devastante, accamparsi in luoghi abbandonati dalla civiltà, convivendo con il degrado, gli stenti. Uno stato primitivo, ferino. Sopravvivere per il miraggio di una vita vera da raggiungere, da conquistare.

Go, Friend go raggiunge il suo intento: comprendere, toccandolo nel suo cammino senza fine,  l’immigrazione. Il fuoco di riscatto sociale, economico, esistenziale, rimane inarrestabile.

Premio Home Video Distribution POPOLI DOC al 63° Festival dei Popoli.

Gabriele Licchelli, Francesco Lorusso, Andrea Settembrini, pugliesi di origine, hanno base lavorativa a Torino dal 2018 in veste di autori, registi e montatori. Fondatori della casa di produzione Broga Doite Film, dirigono e producono Anche gli uomini hanno fame, presente in numerosi festival nazionali e internazionali. Arca Hotel (2017), sempre nel cinema di migrazione, è stato selezionato al 58° Festival dei Popoli e distribuito nel 2019 su GuideDoc.

Go, Fiend go

  • Anno: 2022
  • Durata: 70
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Italia / Inghilterra / Germania
  • Regia: Gabriele Licchelli, Francesco Lorusso, Andrea Settembrini

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