‘Avatar – La via dell’acqua’ Il regalo firmato James Cameron

Avatar – La via dell’acqua sbarca nelle sale italiane il 14 dicembre 2022 – in anticipo di un paio di giorni rispetto alla release statunitense – e riporta sulla scena gli incredibili Na’vi di Pandora. Distribuisce The Walt Disney Company Italia.

• Clicca qui per la pagina ufficiale del film

James Cameron torna così, dietro la macchina da presa, per regalare al suo pubblico in attesa 192 minuti di puro spettacolo. Se gli occhi non riescono ad abbracciarne l’intera magia, ci pensa il cuore a dar loro una mano.

Avatar – La via dell’acqua è, a tutti gli effetti, un’impresa epica e meravigliosa.

Il risultato conduce a un’esperienza pressoché unica, che unisce e riempie, nello stesso istante.

Avatar – La via dell’acqua | La trama

Jake Sully (Sam Worthington) ha ormai messo radici a Pandora, assumento il ruolo di leader del clan Omaticaya, con il nome di Toruk Makto. Insieme a Neytiri (Zoe Saldana), ha tre figli biologici, Neteyam, Lo’ak e Tuk, e una adottiva, Kiri, nata dall’avatar di Grace (Sigourney Weaver).

La vita per i Sully trascorre serenamente, in comunione con la natura e con Eywa, la Grande Madre. Mentre i figli crescono e imparano tutto ciò di cui hanno bisogno, forti della loro unione – di cui fa parte anche l’umano Spider (Jack Champion), orfano di guerra – e dell’armonia che li circonda, Jake e Neytiri rinforzano l’amore che li lega, ad ogni occasione utile.

Il più grosso pericolo di Pandora è che puoi arrivare ad amarla troppo.

(L-R): Jake Sully (voiced by Sam Worthington) and Neytiri (voiced by Zoe Saldana) in Twentieth Century Fox’s AVATAR. © 2009 Twentieth Century Fox. All Rights Reserved.

Tutto cambia il giorno in cui rispunta sulla scena il colonnello Quaritch (Stephen Lang), nelle sembianze di avatar. L’obiettivo del militare e del suo plotone è quello di stanare Jake, ritenuto responsabile della resistenza dei Na’vi e di ucciderlo. Ai Sully non resta altro da fare che fuggire, nel tentativo di salvare se stessi e il loro stesso popolo. Chiedono perciò rifugio al clan Metkayina, guidato da Tonowari (Cliff Curtis) e Ronal (Kate Winslet).

Intrattenimento sopra ogni cosa

Cominciamo subito col dire che Avatar – La via dell’acqua è un’opera che fa dell’intrattenimento la sua ragion d’essere. Motivo per cui, tra le tantissime tematiche tirate in ballo, non va ricercata una particolare profondità nella scrittura. Ciononostante, i messaggi arrivano sempre chiari e forti. La semplicità nell’elaborare concetti come la famiglia, il senso del dovere, il rispetto per l’esistenza nelle sue varie forme, la diversità e l’accettazione, sembra fornire un agile corrispettivo alla straordinarietà visiva.

La via dell’acqua non ha inizio e non ha fine.

In fondo, è esattamente questo a costituire la forza, l’eccezionalità e l’attrattiva del progetto. Ci sono voluti anni – pensiamo che il primo capitolo risale all’ormai lontanissimo 2009 – per progettare e realizzare tutto ciò. Anni che permetteranno al pubblico di entrare sempre più dentro all’universo di Avatar, dal momento che si attendono altri tre seguiti (con una data di chiusura idealmente prefissata al 2028).

Descrivere, o anche solo accennare, alla meraviglia che si svolge dinanzi agli occhi è, probabilmente, impossibile. Si possono invece raccontare le sensazioni: l’immersione diventa così totale che quasi si avvertono i profumi dei fiori, gli odori e i rumori della foresta, mentre i colori abbagliano e ammaliano con la loro lucentezza e vivacità.

Per una volta, il 3D riesce davvero a fare la differenza – e si consiglia caldamente la visione in tale formato, magari anche in versione originale, per poter godere di alcune delle interpretazioni attoriali.

Il tocco di James Cameron

A dare man forte all’enorme impianto scenico e scenografico, ci pensa ovviamente il tocco di Cameron. Il suo Titanic riecheggia per tutta l’ultima ora di film, sebbene sia proprio la sua passione per l’elemento acquatico ad avere un ruolo preponderante e prioritario all’interno della narrazione. Tra rimandi e autocitazioni (addirittura alcuni attacchi musicali somigliano al tema del suo intramontabile capolavoro – tutto sempre sotto la direzione di James Horner), il regista canadese gioca abilmente con tutti a sua disposizione, regalando oltre tre ore di divertimento, emozioni e magia.

Ovunque andremo, questa famiglia è la nostra fortezza.

Apprezzabili, inoltre, i riferimenti a momenti che hanno fatto la storia degli Stati Uniti, come per esempio la guerra in Vietnam – un paio di scene sono emblematiche al riguardo. A dimostrazione di quanto lavoro e impegno ci sia dietro un’operazione simile, che alla fine arrivi a segno oppure no.

Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Avatar – La via dell’acqua stabilisce un nuovo traguardo. Le aspettative legate alla sua uscita dovrebbero essere ampiamente ripagate, non fosse altro per il fenomeno intorno al franchise e per la rivitalizzazione di un’esperienza quale quella cinematografica, da fare insieme e sul grande schermo.

‘Avatar: La Via dell’Acqua’ Nuovo trailer e i character poster

*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.