Una giovane donna (interpretata da Francesca Faiella) cammina in strada, va verso la sua macchina e trova una sorpresa terribile per qualsiasi automobilista: un’auto le ha bloccato l’uscita. E’ così che si fa prendere da un raptus di nervi, comincia a dare calci e a inveire contro lo sconosciuto proprietario dell’auto…
Una giovane donna (interpretata da Francesca Faiella) cammina in strada, va verso la sua macchina e trova una sorpresa terribile per qualsiasi automobilista: un’auto le ha bloccato l’uscita. E’ così che si fa prendere da un raptus di nervi, comincia a dare calci e a inveire contro lo sconosciuto proprietario dell’auto, il tutto condito da un terribile suono di clacson che lei non smette di suonare e che, al contrario, la aiuta a sfogare la rabbia del momento. Dall’altra parte della strada, un uomo (Cristiano Di Vita), chiuso nella sua stanza tetra, è torturato da quel suono che non riesce a sopportare. E’ intento a sbrigare i suoi compiti quotidiani, ma quel clacson assillante non lo lascia in pace. C’è solo un modo per far smettere quella donna di dare in escandescenze, ma non per stroncare quel rumore assordante… In cinque minuti di riprese che sfociano in un finale shock, si concentrano scene (è proprio il caso di dire) da “ordinaria follia”. I due mondi della vita frenetica di città e l’isolamento individuale vengono raccontati in questo corto dal titolo “Clacson”, dell’italo-giapponese Tak Karuba. Con 1436 voti è il cortometraggio classificatosi secondo nel concorso on line del Festival Internazionale Arcipelago di cortometraggi e nuove immagini, ospitato dal portale Fastweb.it dal 13 maggio al 19 ottobre scorsi, contro i 1926 punti del vincitore “Il malato”, diretto dall’italiano Antonello Schioppa.