Tillè un film profondamente emotivo e cinematografico sulla storia vera di Mamie Till-Mobley. Riuscirà a conquistare il cuore del pubblico e della critica? Il film è distribuito da MGM.
La sinossi del film Till
Incentrato sulla storia vera di Mamie Till-Mobley che cerca senza sosta di ottenere giustizia per il figlio quattordicenne EmmettTill, che nel 1955 fu linciato mentre era in visita ai cugini in Mississippi. Nel toccante viaggio di Mamie, dal dolore all’azione, vediamo il potere universale della capacità di una madre di cambiare il mondo.
Il cast
Tra gli interpreti del film ci sono Danielle Deadwyler (Ella & John – The Leisure Seeker), Jalyn Hall, Frankie Faison, Haley Bennett e Whoopi Goldberg.
Altre informazioni
Alla regia c’è Chinonye Chukwu che ha contribuito anche alla sceneggiatura, insieme a Michael Reilly & Keith Beauchamp.
I produttori sono Keith Beauchamp, p.g.a., BarbaraBroccoli, p.g.a., WhoopiGoldberg, ThomasLevine, Michael Reilly e FrederickZollo. Tra i produttori esecutivi Preston Holmes, Chinonye Chukwu.
Il trailer del film Till
Le dichiarazioni della regista
Ecco le parole della regista a proposito del film Till:
«Quando mi è stato proposto di scrivere e dirigere una storia su EmmettTill, mi sono trovato attratto da una figura singolare al centro della sua orbita. Ho visto l’opportunità di sovvertire le aspettative e di affrontare la narrazione attraverso un’altra lente: il punto di vista materno di Mamie TillMobley. Se non fosse stato per Mamie, la memoria di suo figlio sarebbe svanita nel nulla. Mamie è stata il catalizzatore di un moderno movimento per i diritti civili che ha creato una struttura formidabile per i futuri attivisti e combattenti per la libertà. Mi sono sentito in dovere di difendere l’eredità di Mamie e di metterla al centro dell’attenzione, dove le spetta di diritto.
La storia non raccontata di Mamie è una storia di resilienza e coraggio di fronte alle avversità e alla devastazione indicibile.
Per me, l’opportunità di concentrare il film su Mamie, una donna nera dalle mille sfaccettature, e di togliere gli strati di questo particolare capitolo della sua vita, è stato un compito arduo che ho accettato con profondo rispetto e responsabilità. Mamie ha combattuto quotidianamente contro il razzismo, il sessismo e la misoginia, che si sono accentuati in modo esponenziale dopo l’omicidio di Emmett. Mamie non si è arresa. Al contrario, si è trasformata in una guerriera per la giustizia che mi ha aiutato a capire e a dare forma al mio stesso percorso di attivismo. E come regista, mostrare Mamie in tutta la sua complessa umanità era di estrema importanza.
Il punto cruciale di questa storia non è la violenza fisica e traumatica inflitta a Emmett – per questo mi sono rifiutata di rappresentare tale brutalità nel film – ma è il viaggio straordinario di Mamie nel periodo successivo. La donna è sostenuta dall’amore per suo figlio, perché il film Till è una storia d’amore. In mezzo al dolore e allo strazio, è stato fondamentale per me radicare il loro affetto nel corso del film. Il linguaggio cinematografico e il tono di Till erano profondamente radicati nell’equilibrio tra la perdita in assenza di amore, il dolore inconsolabile in assenza di gioia e l’abbraccio della vita nera accanto alla straziante perdita di un figlio.
Spero che gli spettatori si immedesimino nelle figure umane sullo schermo e vedano in questo film le nostre attuali realtà culturali e politiche.
E spero che la storia di Mamie aiuti tutti noi a realizzare il potere che abbiamo dentro di noi per continuare a lottare per il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, proprio come ha fatto lei».