Presentato in anteprima al Noir Film Festival , ‘Kimi – Qualcuno in ascolto’ di Steven Soderbergh, con la sceneggiatura di David Koeppe e la protagonista Zoë Kravitz, è ora su Prime Video.
La sinossi di ‘Kimi – Qualcuno in ascolto’
Una “interprete di registrazioni”, affetta da agorafobia, scopre un omicidio in una trasmissione audio. Per trovare il colpevole dovrà lasciare la ‘comfort zone’ cioè casa sua dopo anni di clausura.
La recensione ‘Kimi – Qualcuno in ascolto’
Quanti di voi parlano quotidianamente con la voce calda di Siri o con quella obbediente e remissiva di Alexa, per alcuni sola e unica compagnia presente da giorni, mesi, anni, vera amica che risolve problemi? Ormai lo sappiamo. Siamo tutti spiati, dai cellulari, dalle telecamere di sorveglianza, persino dai droni, oltre che dai satelliti, messi li apposta.
Ecco su questa “Siri” ossessione che, (nel film, diventa ‘Kimi’) , cioè il dipendere dalla robotica, senza concretamente assaporarne gli svantaggi, il regista costruisce la sua idea che, se arricchita e aggravata da una pandemia dove, la chiusura forzata rende tutti più autistici e soli, chiaramente sfocia e ottiene l’interesse degli astanti.
Ricerche e triangolazioni, rilettura di file, de-criptazione di messaggi vocali, dubbi sulla legittimità del possesso dati e quindi voce e registrazioni, nel caso di ‘Kimi’, o nel caso domotica, sono i fil rouge del film, che diventa interessante se alla privacy o alla sua violazione, si dovesse malauguratamente aggiungere un omicidio ad essa collegato. O attraverso di essa risolvibile, con apertura dei files e conseguente fallimento in borsa della società produttrice. In questo caso, nota come Amygdala.
Si perchè in tutto il film, non a caso, le emozioni, la cui sede giace proprio in quel triangolino sopra il naso, noto come Amigdala, vengono ibernate a scapito di altro.
Angela dai capelli blu, l’estrosa protagonista, imbottita di farmaci, ha una madre anaffettiva, non riesce a confrontarsi ad aprirsi con nessuno, sembra lei stessa un robot, anche nel modo in cui cammina. Non prova sentimenti e, quando li prova li nasconde o li tappa con farmaci.
Fino a che punto possiamo quindi ascoltare gli altri, ottenerne dati, spiarli, convogliarli nelle scelte, negli acquisti in sostanza, possedere le loro vite ? Questo e molti altri gli interrogativi che il film, volente o nolente, ma in una seconda anticamera, parallela allo script, solleva e induce alla riflessione.
Sempre originale Soderbergh, sa volare un attimo più avanti del previsto e prima degli altri.
Lo aveva fatto con ‘Contagion’ dove anni in anticipo, circa 10, aveva previsto e filmato la pandemia da pipistrello. Ora con la brava Kravitz riesce a rendere credibile il vantaggio che i computer si prendono su di noi e, con essi, coloro che li vendono. Per il denaro disposti a tutto. Sfrutta qui il rapporto tra uomo e tecnologia che, come una forchetta, si dilata sempre più e colpisce l’interesse di sociologi e psicologi che devono tentare di arginare dipendenze, persino sui giovanissimi.
Due parole sul visionario regista
Steven Soderbergh è un regista, produttore, sceneggiatore, direttore della fotografia e montatore. Quasi chiaroveggente, con il suo Contagion. Il film è imperdibile soprattutto dopo l’avverarsi della pandemia che la pellicola ha anticipato esattamente come è avvenuta, di almeno 10 anni. Egli lascia sempre il segno. Recentemente ha diretto No Sudden Move e Let Them All Talk. Con il sorprendente film per la televisione, Behind The Candelabra, ha vinto un Emmy Award per la regia nel 2013.
In precedenza, si è aggiudicato un Oscar per la miglior regia con Traffic (2000). Poi la Palma d’Oro a Cannes nel 1989 con la sua opera prima Sex, Lies, and Videotape.
Il cast di ‘Kimi – Qualcuno in ascolto’
Zoë Kravitz (Angela Childs), Derek DelGaudio (Bradley Hasling), Jacob Vargas (teppista con gli occhiali), Byron Bowers (Terry Hughes), Robin Givens (madre di Angela), Rita Wilson (Natalie Chowdhury), Jaime Camil (Antonio Rivas), Charles Halford (teppista alto), Erika Christensen (Samantha Gerrity), Devin Ratray (Kevin)
La produzione
Il film si avvale di diversi produttori tra cui David Koepp e Michael Polaire. Le produzioni Warner Bros. Pictures New Line Cinema. Il broadcaster è Sky