‘Napoli magica’ L’omaggio sentito di Marco D’Amore

Presentato al 40esimo Torino Film Festival e alle 45esime Giornate professionali di cinema di Sorrento, Napoli magica porta la firma di Marco D’Amore e di Francesco Ghiaccio (solo in veste di co-sceneggiatore). Il regista e attore – noto al grande pubblico per aver interpretato Ciro Di Marzio in Gomorra – rende omaggio al capoluogo campano. E lo fa con uno stile, una grazia e un amore, percepibili e preziosi.

Il film Sky Original arriva al cinema, come evento speciale, dal 5 al 7 dicembre 2022, distribuito da Vision Distribution.

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Napoli magica | La trama

Girando per le strade e i vicoli di Napoli, mai così viva e reale come in questa occasione, D’Amore (si) interroga sulla provenienza della magia che da sempre caratterizza la città. Alle persone incontrate via via nel suo incredibile viaggio pone una domanda: “Perché Napoli è magica?”.

Napoli non ti fa sentire solo.

Per quanto semplice, il quesito cela tutta una serie di questioni, legate alle tradizioni, alla storia, alle credenze popolari e allo spirito che lega insieme un popolo intero. Da Borgo Marinari a Castel Dell’Ovo, da Piazza della Sanità al Mercato e al Cimitero delle fontanelle. Il percorso del cineasta e dei suoi – è infatti accompagnato da una piccola troupe – tocca alcune tappe imprescindibili.

Il tutto sulle note di riconoscibili ed emozionanti melodie napoletane, che accompagnano il pubblico alla scoperta di un universo straordinario e ammaliante.

Napoli tra fascino e omaggio

La fascinazione che la città esercita sul cineasta non lascia adito a dubbi. Lo si vede dal modo in cui il cielo tra i palazzi sembra così luminoso da abbagliare, o dal calore che si sprigiona in ogni angolo, tra banchetti, murales e panni stesi. E quello stesso calore viene restituito a D’Amore, sotto forma di saluti, abbracci, foto e complimenti.

L’omaggio che l’artista riserva a Napoli non potrebbe, perciò, essere più sentito di così. La zona che prende il nome di Forcella viene esplorata in lungo e in largo, essendo, in qualche modo, il centro dal quale la magia prende forma e forza. Ma Forcella non è più quella di una volta, sono in tanti a dirlo, eppure l’energia è ancora potente e vivida.

Partenope, la sirena il cui nome riecheggia nella storia della città e dei suoi abitanti (chiamati anche partenopei), rappresenta la metafora perfetta. Non potendo accettare di aver perso la dignità, scelse la morte. L’orgoglio è un tratto distintivo del popolo napoletano, legato com’è alla tradizione e alla magia. E sono simili storie e racconti a dare forza al progetto in questione.

Napoli non si finisce mai di raccontare.

Alla scoperta di se stessi

Napoli magica conduce lo spettatore alla scoperta di tutto questo e altro ancora. Il mezzo cinematografico rispolvera la passione per l’ascolto, la sala diventa un luogo accogliente, sicuro e caldo, un luogo di condivisione e di passaggio. I miti rivivono sullo schermo, attraverso le parole di D’Amore e di coloro che interpella, mentre i morti camminano e interagiscono con i vivi.

Napoli è un sogno e di sogno vive.

Abile e bravo ad alternare toni e discorsi – si passa da una romantica carrellata di baci alla carezza della macchina da presa sul Cristo Velato – il regista gioca con il gusto del pubblico, non lasciandolo mai a bocca asciutta, e anzi stimolandone continuamente l’attenzione.

Inserti horror, supportati dalla geografia della città, si mescolano al racconto storico e alle immagini d’archivio. E, quando il viaggio giunge a conclusione, una nuova consapevolezza colpisce chiunque lo avrà compiuto e interiorizzato.

‘Napoli Magica’ Marco D’Amore presenta la sua Napoli

*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.