Ecco i 5 film della Pixar da vedere su Disney+.
L’animazione è spesso considerata un genere, ma in realtà è una tecnica usata per raccontare storie di diverso genere. Spesso un film animato viene considerato per bambini, ma non è sempre così.
Ecco quindi 5 film Pixar da vedere assolutamente disponibili su Disney plus.
Tra i 5 film Pixar il primo è Alla ricerca di Nemo (A.Stanton-L.Unkrich, 2003)
Nemo è un pesce pagliaccio figlio del vedovo Marlin e un giorno, toccando con la pinna un motoscafo fermo in superficie, viene catturato.
Marlin decide di partire per trovare suo figlio insieme a Dory, un pesce chirurgo che soffre di perdite di memoria, con la quale stringe amicizia.
Alla ricerca di Nemo è un film d’avventura, quasi un road movie sebbene sia ambientato praticamente tutto sott’acqua.
Dal punto di vista grafico è un film eccellente, con un’animazione curata e l’aiuto della musica di Thomas Newman. Grazie a un ritmo molto scorrevole, il film riesce a impartire lezioni di vita a bambini e adulti.
“Ti connetti a queste creature marine come raramente fai con gli umani nelle avventure sul grande schermo. Il risultato: un vero tesoro sommerso”.
-Mark Caro del Chicago Tribune
È un film che parla di amicizia e di amore paterno.
Il film ha anche vinto l’Oscar come miglior film d’animazione e ha ricevuto altre 3 candidature per miglior sceneggiatura originale, miglior montaggio sonoro e miglior colonna sonora.
Nel 2016 è uscito il sequel (sempre su Disney+) Alla ricerca di Dory incentrato sulla storia dell’amica pesce chirurgo.
2) Wall e (A.Stanton, 2008)
Il secondo dei 5 film Pixar da vedere è sicuramente Wall E.
Nel 2105 il pianeta terra è diventato inabitabile per via dell’inquinamento e dei troppi rifiuti. Gli esseri umani vivono in delle navi spaziali mentre si tenta di pulire il pianeta, ma non tutto va come previsto. Il protagonista, Wall e, è l’unico robottino rimasto sul pianeta che per 700 anni continua imperterrito nel suo lavoro fino all’incontro con Eve, robot femmina di nuova generazione.
Un film Pixar tra i migliori film di fantascienza dell’ultimo ventennio.
La pellicola è inoltre un grandissimo omaggio ai più grandi film di fantascienza, quali 2001: odissea nello spazio, Alien, Blade runner, Il pianeta delle scimmie.
Ma non solo. Ci sono anche tantissime autocitazioni e vari easter eggs principalmente posizionati tra i rifiuti terrestri: un pupazzo di Mike Wazowski (Monster Inc), lo scooter utilizzato dallo chef Skinner di Ratatouille, il pupazzo del cagnolino Bolt, la lampada di Luxo Jr, e tante citazioni anche a Toy Story.
Wall e è uno dei film con il miglior sound design, essendo quasi interamente un film senza dialoghi e pieno di suoni fantascientifici creati dal genio Ben Burtt, autore per esempio del famoso suono della spada laser nei film di Star wars.
La fotografia è appositamente piena di imperfezioni visive per dare un tono di film anni ’70, tutta la prima parte silenziosa ha degli echi di Tarkovskij e Bergman.
La musica del film è composta da T.Newman e in 3 pezzi c’è anche la partecipazione di Peter Gabriel.
“Un’opera sbalorditiva. Le scene di ciò che è rimasto sulla Terra sono così belle: uno dei migliori film muti. Dice molto sull’ecologia e sulla società più di quanto facciano la maggior parte dei film in live action. Le persone sui lettini che fluttuano sono un’idea brillante. Il commento sociale è veramente intelligente e preciso”
-Terry Gilliam
Il film è ancora molto attuale riguardo il tema dell’inquinamento e mostra gli esseri umani nelle navi spaziali come esseri che ormai non si muovono più, in grado di fare tutto da seduti davanti a uno schermo senza il minimo sforzo.
Un film quindi ecologista e che parla anche di socio-antropologia con il robottino femmina EVE il cui acronimo tradotto sta per Valutatore extraterrestre di vegetazione ed è alla ricerca di forma di vita. Il nome scelto, però, è anche un riferimento biblico a Eva, e al fatto che lei e Wall e sono gli unici esseri sul pianeta e dovrebbero essere coloro in grado di far ripartire la vita sulla Terra.
Il film ha vinto il premio come miglior film d’animazione ai Bafta, ai Globes e agli Oscar dove ha ottenuto ben 6 candidature.
3) Coco (L.Unkrich-A.Molina, 2017)
Il protagonista è Miguel, un ragazzino di 12 anni che ama suonare la chitarra e ha come idolo Ernesto De la cruz, un famoso musicista. Ostacolato dalla famiglia che odia la musica, in particolare la nonna perché la bisnonna Coco da piccola è stata abbandonata dal padre che voleva diventare musicista, Miguel durante “El dìa de los muertos” (Il giorno dei morti) decide di iscriversi a una gara di musica. E dopo alcune disavventure si ritrova magicamente nel regno dei morti e deve riuscire, con l’aiuto dei suoi antenati, a tornare tra i vivi e far accettare dalla sua famiglia la sua passione per la musica.
Un film che parla di amicizia, amore per la musica e per la famiglia, ma anche dell’importanza del ricordo e delle proprie radici e soprattutto dell’accettazione della morte, una tematica non così scontata in un film che ha come target soprattutto i bambini.
Il film è visivamente psichedelico, pieno di colori e dettagli che riescono a rappresentare alla perfezione la cultura messicana.
Nel film i morti vagano accompagnati dagli “Alebrijes” figure oniriche tipiche di questa cultura colorata. Miguel è accompagnato dal cane xoloitzcuintle Dante (omaggio a chi il regno dei morti lo conosce molto bene).
“C’è un tocco del maestro Hayao Miyazaki nel come viene dipinta l’interazione tra i morti e i vivi, così come il disegno di alcune creature come Dante e Pepita. Questo film è già un classico”
-Matt Zoller Seitz da RogerEbert.com
Ha vinto come miglior film d’animazione ai Bafta, ai Globes e agli Oscar dove ha vinto anche il premio per la miglior canzone (Remember me)
4) Soul (P.Docter, 2020)
Quarto dei 5 film Pixar da vedere è Soul.
Il protagonista del film è Joe Gardner, un insegnante di musica di scuola media insoddisfatto della propria vita che vorrebbe affermarsi come un pianista jazz. Un giorno finalmente ha l’occasione della vita: ottiene la possibilità di fare un provino con la famosa jazzista Dorothea Williams (personaggio ispirato alla figura di Miles Davis) e riesce a fare colpo su di lei. Ma, dalla felicità, tornando a casa inciampa in un tombino e muore.
L’insegnante finisce nell’oltremondo sotto forma di anima e viene scambiato per un’anima mentore che deve convincere 22 che vivere è un’esperienza incredibile.
La colonna sonora è composta dal jazzista Jon Batiste e da Atticus Ross e Trent Reznor del famoso gruppo “Nine inch nails“.
Il livello dell’animazione è molto studiato, troviamo anche delle figure quasi Picassiane. Anche la fotografia è molto attenta a luci e ombre.
“Una gioia per gli occhi. Un concreto ritorno alla Pixar di un tempo, pieno di grandi idee e di esecuzioni originali, e una dichiarazione di intenti per il governo della nave Pixar da parte di Docter lontano da infiniti sequel e tornare a originali inventivi. Resta un film con un nucleo profondamente emotivo che sembra provenire da un luogo di genuina curiosità. In breve, ha un’anima”
-Joe Utichi di Deadline Hollywood
Un film che mescola ironia e drammaticità: è divertente e commovente. Con la morale di apprezzare ogni piccola esperienza che facciamo e quindi di goderci ogni momento della vita, soprattutto gli attimi di felicità.
L’obiettivo della vita, secondo il film, non è quello di trovarne lo scopo, ma trovare una scintilla che la faccia apprezzare. A tal proposito è da menzionare la scena dal barbiere.
Il film ha vinto 2 premi oscar: miglior film d’animazione e miglior colonna sonora e ha ricevuto anche una candidatura per il miglior sonoro.
Tra i 5 film Pixar da vedere: Toy story (J.Lasseter, 1995)
Il primo lungometraggio Pixar, nonché il primo film d’animazione della storia interamente realizzato in CGI.
Andy è un bambino che ha come giocattolo preferito Woody, uno sceriffo cowboy in un mondo dove i giocattoli sono vivi quando non sono visti da nessuno. Per il suo compleanno arriva un nuovo giocattolo, BuzzLightyear, e gli altri hanno paura di essere rimpiazzati anche perché Andy lo tratta come il suo nuovo giocattolo preferito facendo ingelosire Woody. Durante un viaggio e a seguito di un litigio, i due giocattoli si troveranno costretti a collaborare per sperare di tornare a casa.
Un film divertente per tutta la famiglia che parla di amicizia, dell’invecchiare, della vita, del cambiamento. Ma è l‘innovazione di questo film a renderlo uno dei più importanti tanto da porlo allo stesso livello di Biancaneve e i 7 nani o Chi ha incastrato Roger Rabbit? (entrambi su Disney+).
Non possono mancare divertenti citazioni ed autocitazioni anche in questo film: la moquette della casa di Syd è la stessa dell’overlook hotel di Shining (Kubrick, 1980); nella stanza di Andy vediamo la famosa palla gialla e blu con una stella rossa presente anche nella prima opera Pixar ovvero Luxo Jr del 1986 dello stesso Lasseter ma anche nei seguenti capitoli della saga troviamo tante citazioni da Jurassic park a Star wars.
“Un’opera geniale. Ha permesso alle persone di capire i giocattoli. Sono fedeli al proprio personaggio. Ed è semplicemente fantastico. Ha una ripresa che è sempre bloccata in me quando Buzz scopre di essere un giocattolo. È seduto su questo pianerottolo in cima alle scale e la telecamera si ritrae e lui è una piccola figura minuscola. Due secondi prima era questo ragazzo con un enorme ego… ed è sbalorditivo. Lo metterei come uno dei miei primi dieci film, punto”
-Terry Gilliam
Il film è stato candidato a 3 premi oscar: miglior sceneggiatura originale, miglior canzone e miglior colonna sonora, vincendo anche un oscar speciale per il primo lungometraggio interamente animato al computer.
Ha 3 sequel: Toy story 2, Toy story 3, Toy story 4; e uno spin off sulle origini di Buzz dal nome Lightyear (si trovano tutti su Disney+).