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Torino Film Festival

‘Kristina’. Il ritratto di una donna transgender serba

Presentato in concorso al Torino Film Festival il film del regista belgradese Nikola Spasić

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Nella sezione lungometraggi in concorso, il 40°Torino Film Festival propone Kristina del regista serbo Nikola Spasić. Un film ambientato a Belgrado che tratteggia un ritratto di Kristina Milosavljević (da lei stessa interpretata), una transessuale e, come si definisce lei stessa, professionista del sesso.

Ne racconta le giornate trascorse ad arredare con gusto la propria casa, le uscite con gli amici Jelena (Jelena Galović) e Zvonimir (Zvonimir Pudelka) e gli appuntamenti di lavoro, quando la vediamo ricevere i clienti intimandogli, per prima cosa, di levarsi le scarpe e fare una doccia.

Sino a quando Kristina non conosce Marko (Marko Radisić), un ex studente di teologia che lavora in una chiesa, Dapprima gli incontri appaiono avvenire per caso, quando Kristina si reca a casa dell’amica Jelena. Successivamente i due cominciano a parlare seduti su una panchina, instaurando un rapporto confidenziale nel quale, entrambi, svelano il proprio rapporto profondo con la religione. Kristina inizierà così a chiedersi se Marko è reale o se si tratta di uno spirito affine.

Un film a metà fra il documentario e la fiction

Alternando, alle immagini della quotidianità di Kristina, brevi scene in cui la protagonista parla direttamente alla macchina da presa del suo incontro con Marko, il film di Nikola Spasić  è un racconto della vita di questa donna, che ha completato il suo percorso di transizione dal sesso maschile a quello femminile. Ma che, nella sequenza iniziale, durante una seduta di ipnosi, quando le viene chiesto di pensare a cosa vede guardando in basso, risponde di vedere dei piedi di uomo, non senza una punta di amarezza.

Lo sguardo di Spasić è sempre molto rispettoso della persona di Kristina. La osserviamo muoversi con estrema eleganza per le vie della sua città alla ricerca di mobili antichi, oppure mentre, in compagnia dei suoi gatti, si diletta nell’arte dell’ikebana nel giardino di casa. Anche quando la donna riceve in casa i clienti, Spasić la filma sempre prima e dopo che si sia compiuto l’atto sessuale, rispettandone la privacy. Tranne la volta in cui un cliente violento la insulta pesantemente, stigmatizzandone così la violenza subita.

Ma è soprattutto il rapporto di Kristina con la religione a interessare il regista. Laddove emerge,  nei discorsi che la donna ha con Marko, come sia forte il senso della fede in Kristina, nonostante l’apparente contraddittorietà pensando alla professione esercitata.

Un film dal ritmo lento che accompagna Kristina nella vita di tutti i giorni e che ci fa percepire la profondità d’animo di questo personaggio che rivendica, con forza, il proprio diritto a essere libero.

Kristina

  • Anno: 2022
  • Durata: 90'
  • Genere: Documentario/fiction
  • Nazionalita: Serbia
  • Regia: Nikola Spasić

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