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Torino Film Festival

Audace opera prima: ‘Palm trees and power lines’ al TFF. La recensione.

Arrivato dal 'Sundance 2022' e presentato in concorso al 'TFF', 'Palm trees and power lines' di Jamie Dack, colpisce per l'audacia nell'indurre aspettative nello spettatore che poi vengono abilmente disattese.

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Palm trees and powerline

Arrivato dal Sundance 2022 e presentato in concorso al Torino Film Festival, ‘Palm trees and power lines’ di  Jamie Dack è la versione più nutrita di un suo cortometraggio del 2017, che a sua volta nasceva dalla somma di una serie di fotografie, scattate nel sud della California, da cui appunto ha origine il titolo.

Il film sorprende per un finale inaspettato. La costruzione, apparentemente piana, allude ad altro e sembra fin da subito discostarsi dalla vita normale di una ragazzina, facendo presagire il peggio.

Una certa audacia nell’indurre aspettative nello spettatore sfociano in capacità disturbanti della regia di disattenderle, per poi far riflettere sul mondo adolescenziale, la sua vulnerabilità e la facilità di penetrazione in esso, a gamba tesa.

Impilata tra linee elettriche e filari di palme, centri commerciali e negozi tutti in fila, cartelli al neon, catene di ristoranti, ambienti chiusi e ripetitivi in setting e colori, la regista riesce a reiterare, anche visivamente negli sfondi scenografici, gli stati d’animo claustrofobici della giovane, ma credibile, protagonista.

Lea è una diciassettenne priva di padre, con una madre “distratta”. Essa vive quindi una grande solitudine interiore che si crogiola, di sponda, nella sua insicurezza fisica, nella mancanza di veri amici e nella noia di una vacanza estiva.

A tutto questo fa da paravento una inesistente crescita emotiva, una totale mancanza di dialogo e appoggio famigliare. Last but not least, il desiderio di avere e vivere un amore che la protegga, un pò come fuga dalla realtà, un pò come figura maschile sostitutiva di quel padre mai avuto e un pò come soluzione a tutti i suoi problemi.

‘Palm trees and power lines’: la locandina

Palm Trees and the power line

La sinossi di ‘Palm trees and power lines’

Già l’originialità del titolo predispone bene lo spettatore: Filari di palme e piloni elettrici. Il setting non promette bene. E questo allieta l’immaginazione di colui che si appresta a vedere il film.

La diciassettenne Lea trascorre l’estate ad abbronzarsi senza meta con la sua migliore amica. Silenziosa si aggira in punta di piedi intorno ad una madre a sua volta fragile e poco presente che non la nota nemmeno. Così come la sua presenza non è nemmeno fondamentale per il gruppo di ragazzi della scuola con cui esce. Tutta questa monotonia, mancanza di hobbies, di interessi e se vogliamo di personalità, viene però interrotta dall’incontro con Tom, un uomo che ha il doppio della sua età e che rappresenta un’alternativa alla sua insoddisfacente vita adolescenziale e famigliare.

Il film parla anche delle disillusioni amorose narrate dal punto di vista di chi, in modo cinico,  o totalmente inconsapevole, sembra aver vissuto la realtà descritta nel film troppo bene. 

La potenza di ‘Palm trees and power lines’ 

Il film illumina su una tematica reale ma poco conosciuta. Ad esso va il pregio di insistere sull’inefficacia dei non provvedimenti verso la gioventù fragile e anacoreta, in preda a se stessa –  in short – allo sbando.  Genitori: meditate, meditate, meditate!

Maggiori informazioni sul festival e il programma 

'Palm trees and power line'

  • Anno: 2022
  • Durata: 110
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Jamie Dack

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