‘Elite 6’ la recensione della nuova stagione su Netflix

La recensione di Elite 6. Continuano i drammi, i segreti, le feste e gli amori tra gli studenti di Las Encinas. Una sesta stagione che, a differenza delle due che l’hanno preceduta, ha virato verso una narrazione meno frivola, tornando, per certi versi, alle prime stagioni.

Elite 6 è disponibile su Netflix dal 18 novembre.

Prima della recensione, la trama di Elite 6

Al centro del mistero di Elite 6 c’è il personaggio di Iván, arrivato nella stagione precedente e subito in grado di conquistare il pubblico. Come si vede nei primi istanti di questa sesta stagione, il giovane viene investito da un’auto che, dopo averlo colpito, frena di colpo per poi ripartire e lasciare il corpo disteso sull’asfalto. Un mistero che cercherà di dissiparsi con lo scorrere degli episodi.

Nel frattempo, infatti, ritroviamo quasi tutti i personaggi che avevamo lasciato, tranne Rebeka e Omar e il povero Samuel deceduto dopo uno scontro nell’ultimo episodio della quinta stagione.

Cr. MATÍAS URIS/NETFLIX © 2022

Ci sono quindi i tre fratelli Blanco: Ari, che cerca di tenere le redini della famiglia ora che il padre, ex preside della scuola, è in carcere accusato dell’omicidio di Samuel, Mencia, alle prese con la nuova arrivata Sara, influencer insieme al fidanzato Raúl, e Patrick, sempre più innamorato di Iván. Accanto a loro Isadora, che sta ancora cercando giustizia e la capacità di rialzarsi dopo la violenza subita, e alcune new entry: Nico, studente transgender, Bilal, ragazzo che lavora nel locale di Isadora insieme a Didac, anche studente a Las Encinas.

La recensione della quinta stagione

Il cast di Elite su Netflix

Come si può intuire dalla trama uno dei punti di forza di Elite è proprio il cast, molto variegato ed eterogeneo. In media, visti i precedenti e fatta eccezione per le primissime stagioni, i personaggi hanno un ciclo di tre stagioni. Dal momento in cui arrivano, a scardinare le regole e gli equilibri, riescono a rimanere all’interno della serie per tre anni. Poi, per un motivo o per un altro, escono di scena.

La recensione di Elite 6

Sono tante, come sempre, le tematiche affrontate dalla serie spagnola, già rinnovata per una settima stagione e in attesa di capire se proseguirà, come da progetto degli ideatori Carlos Montero e Darío Madrona, almeno fino alla decima.

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La differenza, rispetto alle precedenti, è la direzione (giusta) presa per trattare i temi portanti e quelli accennati nella quinta. Ma, nonostante ciò, Elite 6 ha comunque lasciato l’amaro in bocca a molti fan della serie, soprattutto per come si sono concluse alcune storyline. Sembra, infatti, che alcuni personaggi non torneranno nella stagione successiva e il fatto di non aver dato loro un degno finale ha fatto infuriare chi ha continuato a seguire le avventure dei giovani studenti di Las Encinas.

Le tematiche

Dalla violenza sessuale alla discriminazione di genere, passando per bullismo, droga e molto altro. Ogni personaggio della serie porta con sé almeno uno di questi elementi o comunque è coinvolto in una di queste dinamiche. E il modo in cui la serie le pone al centro di questa stagione, rendendole fondamentali anche e soprattutto nei rapporti dei personaggi, è utile per gridare al mondo quanto tutto questo sia, purtroppo, sempre più all’ordine del giorno.

La giustizia che cerca continuamente Isadora non potrà mai riportarla indietro nel tempo. Allo stesso modo l’ingiusta discriminazione nei confronti di Nico che lo porta a pensare di compiere scelte radicali delle quali potrebbe pentirsi. Per non parlare dei ripetuti attacchi omofobi, indirettamente contro la coppia formata da Patrick e Iván, ma volti a colpire anche il padre di quest’ultimo.

Elite 6 la recensione: molti drammi

I misteri, spesso letali, sono sempre stati all’ordine del giorno in Elite e uno dei punti di forza della serie. A far storcere il naso, però, è la scelta da parte degli autori di utilizzare proprio questi per sovrastare i personaggi e tutto quello che di bello si è venuto a creare. Infatti, una delle regole di Elite è sicuramente quella di non affezionarsi troppo né ai personaggi né alle loro dinamiche e relazioni.

Cr. MATÍAS URIS/NETFLIX © 2022

Al centro, per esempio, della quinta stagione c’era stata la nascita della relazione tra Patrick e Iván, che aveva fatto ricredere molti fan intenzionati ad abbandonare il progetto dopo la dipartita dei personaggi storici. Una storia, però, che già dai primi istanti, con l’incidente di Iván, è costretta perennemente a soffrire.

Alcune questioni in sospeso

Bisognerà aspettare la stagione 7 per capire tante cose di Elite 6. Un finale che, più di ogni altra volta, lascia in sospeso varie questioni. Dal cliffhanger degli ultimi istanti alle storyline incomplete, ma degne di avere risposte che lo spettatore spera di ottenere nonostante la più che probabile dipartita di alcuni dei personaggi coinvolti.

E se i fan possono esultare per la partenza di uno dei personaggi meno apprezzati dell’intera serie, non potranno fare lo stesso per altri, coinvolti in prima persona nel mistero di Elite 6. Una stagione che, nonostante sia stata contraddistinta dagli sfarzi e dagli eccessi ridotti, aveva forse bisogno di un punto.

Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli