‘Il teatro è adesso’ il documentario sulla resistenza del teatro

Il teatro è adesso, il documentario diretto da Alessandro Gaeta, girato durante il primo anno di pandemia, recentemente presentato al Nuovo Cinema Aquila di Roma durante la 21° edizione del RIFF (Rome Indipendent Film Festival), è un progetto nato dalla mente del collettivo Natasha, che si propone di raccontare la crisi del teatro indipendente attraverso la voce di attori, drammaturghi, registi e musicisti.

“Il nostro obiettivo è quello di dare voce a una delle categorie che hanno pagato a caro prezzo la dura realtà della pandemia. Se prima del COVID – 19 il teatro era già in crisi, la pandemia non ha aiutato la categoria degli artisti teatrali a risollevarsi”, racconta il giornalista Alessandro Gaeta, spiegando quel che vuole raccontare nel suo lavoro.

Arricchito dalle interviste ad alcuni artisti dello spettacolo, in particolar modo quella di Ascanio Celestini, che si fa portavoce di un collettivo che sembra voler rivendicare, a tutti i costi, i propri diritti negati, quelli di una categoria spesso ignorata e penalizzata da una pandemia che ha sconvolto il mondo e che ha bloccato il settore per circa due anni. Vi sono anche gli interventi di altri artisti come: Manuela Kustermann, Flavia Mastrella, Antonio Rezza, Ilaria Drago, Valeria Bianchi, Graziano Graziani, Tony Allotta e Pasquale Crispino.  Ci sono alcuni filmati e immagini di repertorio di una serie di manifestazioni in piazza, chiedendo numerose domande che non sono ancora avuto risposte, ma che avrebbero meritato ascolto e attenzione da parte di organi e istituzioni.

Mentre scrivo, la pandemia sembra essersi placata, almeno si spera, ma il documentario di Gaeta, realizzato nel 2020 è un manifesto di lotta, una lotta che ha visto piegarsi i lavoratori dello spettacolo per un anno e mezzo, creando solo grandi danni a un categoria, prevalentemente teatrale che già era in crisi prima della pandemia.