La piccola vergogna è, come si evince dal titolo, la protagonista del cortometraggio The Little Shame. Ma è una vergogna privata e personale. Il film, in concorso al Riff 2022, è diretto da Zahra Benasri.
La sinossi di The Little Shame
Izza-belle, una giovane studentessa, visita per la prima volta la casa di un suo compagno di classe e rimane stupita dall’enorme biblioteca del soggiorno. Quando lui le dice che una casa senza biblioteca è una casa senza cultura, Izza si rende dolorosamente conto che a casa sua non c’è una biblioteca. Così, progetta quello che vorrebbe essere… (Fonte: Riff)
La recensione
Tutto parte da una libreria e dall’interesse di una giovane nei confronti di quest’ultima. Da lì si dipanano una serie di situazioni che portano i personaggi ad agire in determinati modi. Fin da subito, però, nel momento in cui la giovane è in ascensore, pronta ad andare a trovare l’amico (e imbattersi nella biblioteca) si comprende la direzione che il cortometraggio intende prendere. La dualità diventa fondamentale. Sia come tematiche, sia come personaggi, sia come impostazione e chiave di lettura.
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Il doppio
C’è sempre un doppio in questa storia. Un doppio che può anche essere semplicemente il modo di vedere qualcosa. All’inizio è la presenza di due ragazze apparentemente uguali, con gli stessi abiti e le stesse movenze. Poi diventa la cena tra la ragazza, il ragazzo e i genitori di quest’ultimo. La giovane, infatti, inizia a immaginarsi più scenari diversi per la stessa situazione. Momento che viene reso in maniera furba anche visivamente con un eccessivo distanziamento tra colei che vede (e vive) la scena in prima persona e il resto dei personaggi. Costretti a ripetere continuamente la stessa domanda, ogni volta ottengono risposte diverse.
L’importanza di leggere in The Little Shame
Dopo una chiacchierata illuminante e chiarificatrice la protagonista comprende la sua vera essenza.
E, in qualche modo, si ricorda anche le parole iniziali dell’amico:
Una casa senza biblioteca è una casa senza cultura.
Da lì decide di agire. E agire in un determinato modo. Prova a immaginare la sua vita se anche lei avesse accesso a una biblioteca del genere. Izza prova a trasformare la sua vita alla luce di ciò che ha visto e appreso. Per questo il doppio binario narrativo prende corpo.
Una frase illuminante dalla quale parte un modo diverso di vedere (e vivere) la vita. Un viaggio verso la libertà.
Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli