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In blu-ray Nope di Jordan Peele

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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Approdato nelle sale cinematografiche nell’estate 2022 dopo una lunga attesa, arriva in blu-ray sotto il marchio Universal Nope, terzo lungometraggio diretto da Jordan Peele. Il Peele vincitore del premio Oscar per la sceneggiatura di Scappa – Get out e tornato dietro la macchina da presa, poi, con l’home invasion Noi. Ed è proprio il Daniel Kaluuya protagonista del primo dei due film a tornare in questa terza fatica registica, calato nei ruolo di OJ Haywood. Un giovane che gestisce insieme alla sorella Emerald, ovvero Keke Palmer, un ranch attraverso cui fornisce cavalli a Hollywood.

Fino al momento in cui, visto che gli affari non vanno più bene, si vede costretto a vendere il bestiame a Ricky ‘Jupe’ Park alias Steven Yeun. Quest’ultimo titolare di un particolare parco dei divertimenti, ulteriore pedina di una vicenda destinata a prendere presto una angosciante piega fantascientifica.

In quanto un misterioso oggetto non identificato appare tra le nuvole, trasportando Nope in una situazione chiaramente analoga a quella di Incontri ravvicinati del terzo tipo. Situazione che porta i due fratelli a cercare di riscattare sia il tutt’altro che roseo momento economico che il proprio nome. Perché sono anche discendenti di colui che comparì per primo in un filmato realizzato dal pioniere del cinematografo Eadweard Muybridge. Quindi decidono di documentare quanto sta accadendo supportati da Angel Torres e Antlers Holst, rispettivamente Brandon Perea e Michael Wincott. Il primo commesso in una catena di negozi di elettrodomestici, il secondo direttore della fotografia.

Man mano che Peele sviluppa l’operazione ponendosi a metà strada tra il Signs di M. Night Shyamalan e la mini-serie televisiva kinghiana I Langolieri. Generando una lunga attesa e fondendo, come sempre, l’intrattenimento da brivido e la critica sociale che si presta stavolta a più letture. Infatti, complice il look generale da moderno western, risulta evidente l’attacco al bianco yankee colonizzatore. Tanto più che la forma dell’astronave sembrerebbe simile a quella di un grande cappello da cowboy. Ma, a ben guardare, Nope non fatica neppure nel rivelarsi una vera e propria riflessione allegorica riguardante la Settima arte.

Una Settima arte divenuta nel XXI secolo priva di identità, tra blockbuster ed effettistica digitale, e accomunabile di conseguenza ad un misterioso oggetto non identificato.

Oggetto che, per continuare ad essere guardato nella giusta maniera, necessita quindi di tornare alla cara vecchia cinepresa, alla pellicola. Proprio come quella che viene utilizzata da Holst per filmare la presunta invasione aliena. Il resto, prima che si giunga al serrato tour de force della seconda parte, lo fanno le inquietanti immagini di cui Peele si riconferma grande confezionatore. Sarebbe sufficiente menzionare quella decisamente terrorizzante che vede in azione una aggressivissima scimmia. Cinque scene eliminate, cinque minuti di papere, cinquantasei di making of e quattordici sul mostro arricchiscono nella sezione extra questo disco in alta definizione di Nope. Accanto ad una featurette incentrata sul citato fantino di Muybridge.

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