Come un padre è il docufilm di Alessio Di Cosimo, disponibile su Amazon Prime Video.
Prodotto da 102 Distribution, Well Enough Film e CD Cine Dubbing, il docufilm ricostruisce la carriera calcistica dell’indimenticabile allenatore, senza tralasciare l’aspetto più importante : l’uomo.
Scritto dal regista con Alessandra Kre, Francesco Trento in collaborazione con Iole Mazzone, il racconto si avvale delle testimonianze di diversi personaggi del calcio come Totti, Baggio, Guardiola e Signori.
«Se parlasse il pallone, mi direbbe grazie» – Carlo Mazzone
Come un padre : il docufilm
Il docufilm racconta la vita e la carriera dell’iconico allenatore di calcio Carletto Mazzone, detto Er Sor Magara, classe 1937, che è a tutt’oggi detentore del record di panchine in Serie A, con ben 795 presenze ufficiali. Come un padre parla dell’uomo e dell’allenatore, vita e imprese calcistiche di uno degli ultimi pilastri di un calcio romantico che non esiste più, attraverso i racconti della sua famiglia e dei suoi figli “d’adozione”.
Tutti conoscono il Mister ma pochi sanno chi è l’uomo e quanto sia stato importante per la carriera e la vita di calciatori come Totti, Baggio, Guardiola, Materazzi, Pirlo e tanti altri. Un uomo capace di restare nel cuore di tutti, gente comune e addetti ai lavori a prescindere dal colore delle loro bandiere.
La recensione
Tutti, o almeno quasi tutti, conoscono il calcio. Pochi sanno che tanti anni fa, prima delle scommesse e dell’immagine, il calcio era solo passione. Chi ne fece un lavoro fu proprio Carlo Mazzone, il protagonista di questo intenso ritratto creato da Di Cosimo.
Il docufilm ricostruisce minuziosamente la sua vita calcistica. Dal debutto con la squadra del Latina nel 1956, all’arrivo all’Ascoli, squadra che amerà visceralmente per tutta la sua carriera calcistica, all’incidente che la fermerà per sempre, ma lo porterà sulla panchina.
Fondamentale sarà il rapporto con la madre, Iole, che non smise mai di tifare per lui e a cui Carlo è profondamente legato. Come un padresi apre con le immagini ricostruite di un giovane Carlo, piccolo cittadino di Trastevere che, per assistere agli allenamenti di calcio, scappava dall’officina del padre. Allora, quasi settant’anni fa, giocare era un rischio. Davanti alle difficoltà economiche, la possibilità di successo era pura utopia, rispetto a un lavoro vero. Ma il piccolo Carlo Mazzone osservava la sua Roma con il bisogno di essere in mezzo al campo e la volontà di fare di questa passione lo scopo della sua vita, fino a riuscirci.
Dopo essersi ripreso dall’infortunio, Mazzone debutta nel 1968 come allenatore sulla panchina dell’Ascoli. Da quel momento non si è mai fermato. 795 presenze sulla panchina. Romano e romanista, Mazzone allena la Roma per tre anni, quelli in cui debutta Francesco Totti. L’ex giocatore della Roma, che aveva già tessuto le lodi dell’allenatore in Mi chiamo Francesco Totti, torna a parlare, non solo del Mister, ma anche dell’uomo.
Sul Mister possiamo parlare di correttezza, schiettezza, ironia e romanità. Una romanità verace che ha contraddistinto interviste, spogliatoi e siparietti indimenticabili ai più. Ma il vero protagonista è Carlo, l’uomo dietro l’allenatore.
Come un padre: Carlo Mazzone, l’Uomo del calcio
Totti, Baggio, Ranieri e tutti gli altri intervistati sottolineano l’aspetto paterno con profonda stima e grande affetto. Fondamentale per campioni come Totti e Baggio, che lo conobbero rispettivamente all’inizio e alla fine delle loro carriere. Carlo Mazzone più di un tecnico è stato un padre che ha cresciuto i suoi giocatori. Serio, scrupoloso, affettuoso e sempre schietto.
«Io sarei andato nel fuoco per lui» – Roberto Baggio
L’umanità paterna del Mister è quella che ha concesso loro di avere la carriera che hanno avuto. Roberto Baggio, commosso dal ricordo degli anni al Brescia, spiega quanto la vicinanza del Mister gli abbia concesso di vivere gli ultimi anni di lavoro come crescita personale. Una presenza che ha consentito a tanti di essere migliori.
Negli anni in cui il calcio sembra essere diventato apparenza, parlare di figure come Carlo Mazzone può essere solo di conforto a chi pratica qualsiasi sport per passione.