Presentato in concorso al Festival Mente locale Visioni sul territorio, Innesti racconta, attraverso l’assemblaggio di girato eterogeneo ripreso nell’arco di oltre due decenni, il tentativo di recuperare la coltura del castagno nel borgo piemontese di Viola Castello.
La battaglia di Ettore Bozzolo, ripresa dal figlio Sandro, di riportare in vita una tradizione quasi scomparsa come la castanicoltura.
L’impegno e la passione profusi da Ettore e ben testimoniati dal regista, che ha seguito negli anni un’impresa che sembrava impossibile, non solo ridona alle piante esistenti nuova linfa, ma cambia il destino di un territorio che si andava sempre più spopolando, attraverso l’afflusso di nuove generazioni. Che scoprono e abbracciano la castanicoltura, restituendo così un futuro a una tradizione e a un territorio che torna così a fiorire.
Girato a partire dal 2000 e terminato quest’anno, il film segue la progressiva rinascita di una coltura di cui è da secoli caratteristica, attraverso un montaggio che si adatta esso stesso alle progressive evoluzioni delle modalità di ripresa.
Alternando girato con una Sony Video 8mm, in Alta definizione e in 4K, e riprese angolate dall’alto realizzate con droni e aggiungendo l’uso dell’obiettivo cinematografico fisheye (che abbraccia un angolo di campo non inferiore ai 180°, per questo definito anche come obiettivo grandangolare estremo), il documentario diviene così, anche sul piano del significante, un innesto di tecniche di ripresa diverse, ricondotte a unità dal montaggio.
La rinascita della castanicoltura, riporta a Viola anche una figura ormai scomparsa, quella della castagnera, introducendo così di nuovo la presenza femminile nella valle: in particolare quella di Irene Occhiato, danzatrice contemporanea, che ogni ottobre torna a Viola per il raccolto, da lei avvertito come un’arte, proprio come la danza.
Quest’esperienza ha portato Irene a realizzare un incontro inedito fra la danza e la castanicoltura: il Castagneto Acustico, un’originale forma d’arte performativa che unisce, alla sera, nei castagneti rischiarati dai falò, strumenti acustici, voce e ballo.
La musica sempre empatica di Pier Renzo Ponzo e del polistrumentista canadese Richard Reed Perry degli Arcade Fire, insieme alle suggestive riprese notturne delle esibizioni dell’ensemble del Castagneto Acustico, restituiscono la vitalità e il fascino di una terra che si riappropria di tradizioni secolari e ridona loro una vita guardando non solo al presente ma anche al futuro.