‘Proiettile vagante 2’ tutto quello che c’è da sapere sul sequel Netflix

Proiettile vagante 2 (Lost Bullet 2) è il nuovo lungometraggio Netflix diretto e scritto da Guillaume Pierret (Golden Moustache, Le Golden Show). Il regista torna al lavoro sulla sua creatura dopo il primo film della serie cinematografica, distribuito nel 2021. Il film è all’interno della top 10 tra i lungometraggi più visti su Netflix in Italia dopo essere sbarcato da poco sulla famosa piattaforma streaming, precisamente il 10 novembre 2022.

Proiettile vagante 2: la sinossi

La sinossi ufficiale del film recita: Dopo la morte di Charras, Lino (Alban lenoir) e Julia (Stéfi Celma) prendono il suo posto e creano la nuova squadra narcotici. Deciso a trovare gli assassini del fratello e mentore, Lino prosegue la caccia imperterrito.

Proiettile vagante 2 vede come protagonista un geniale meccanico, Lino (Alban Lenoir). Questi, dopo aver salvato la propria reputazione all’interno della precedente pellicola, deve vendicarsi di alcuni poliziotti corrotti che hanno ucciso in particolare suo fratello e il suo mentore. Sicuramente degli ingredienti fondamentali per un film ad alto tasso d’adrenalina dove la vendetta e le sparatorie corrono più veloci del sangue versato.

Il trailer

Il cast di Proiettile vagante 2

Proiettile vagante 2 (che in lingua francese, paese di produzione, è noto come Balle Perdue 2) vede un cast composto in particolare da Alban Lenoir (Big Bug, Hero Corp) nei panni del protagonista Lino, Stéfi Celma (The Green Shutters, Call My Agent!) nel ruolo di Julia, Sébastien Lalanne (Lazy Company, Dark Stories) che interpreta Marco, Jérôme Niel (Studio Bagel – La Collection, Smoking Causes Coughing) che incarna Yann, Khalissa Houicha (Boxing Is All We Know, In Pieces) che impersona Victoria, Anne Serra (If It Turns Bad, Run, The Squad) che presta il volto a Stella, Quentin D’Hainaut (The Stronghold, Black Box) che presta le fattezze a Yuri.

Proiettile vagante di Guillaume Pierret non è e non sarà mai ai livelli di Fast and Furious. Vi spieghiamo il perché