Presentato in anteprima al Locarno Film Festival, e uscito nelle sale subito dopo, Il Pataffio di Francesco Lagi è ora su Netflix.
Tratto dall’omonimo romanzo di Luigi Malerba, il film è stato scritto dallo stesso regista Francesco Lagi, prodotto da Vivo Film, Rai Cinema e Colorado e distribuito in Italia da 01 Distribution e nel mondo da The Match Factory.
Tra gli interpreti, Lino Musella, Giorgio Tirabassi, Viviana Cangiano, Alessandro Gassmann, Valerio Mastandrea.
Il Pataffio, la sinossi ufficiale
Un improbabile gruppo di soldati e cortigiani guidati dal Marconte Berlocchio e dalla sua nuova sposa Bernarda prende possesso di un lontano feudo. Ma il loro castello è una discarica decrepita e gli abitanti del villaggio non sono disposti a farsi governare. Appetiti profani e aneliti sacri, guardie sciatte e poveri furfanti, in una fantastica storia medievale di libertà, fame, sesso e potere.
Tra commedia all’italiana e nuovi orizzonti
In apertura di film, un corteo raccogliticcio e male organizzato di soldati, nobili e preti procede per vie impervie verso un obiettivo. Sembra una specie di Armata Brancaleone, film a cui Il Pataffio fa certamente riferimento ma che per importanza, al di là di ogni merito cinematografico, ne viene ampiamente superato. Non fosse altro per l’influenza nella cultura italiana data dall’Armata Brancaleone. Ha dato vita all’espressione che per antonomasia indica quel gruppo di persone con cui apre il film Il Pataffio.
La commedia cerca la sua forza comica nell’aggiungere alle situazioni grottesche, che pervadono il film definendone il tono, un pizzico di sguaiatezza e una spruzzata di allusioni volgari nel linguaggio, l’italiano del Basso Medioevo a uso dello spettacolo. Un singolo peto di scena basta come colmatura.
Una buona scrittura, buona definizione dei personaggi e buona messa in scena riportano quantomeno equilibrio rendendo.Il Pataffio un film godibile, con alcune punte di brillantezza nei personaggi e nelle vicende che portano maggior significato. A muovere i personaggi in un discrimine duale sono da un lato la sete di potere e dall’altro l’istinto di sopravvivenza alla fame. Come per l’infido personaggio del Marconte Berlocchio (Lino Musella), ex pezzente ebbro del nuovo titolo ottenuto per matrimonio con la nobile. Bernarda (Viviana Cangiano), alla quale non concede un briciolo d’amore, neanche fisico. O per la figura di Migone (Valerio Mastandrea), capo di un popolo di morti di fame che difende terra e diritti, parla di Riforma Repubblicana, libertà democratiche, autodeterminazione, ma che, per una coscia di pollo, è subito pronto ai più sordidi compromessi con l’oppressore.
Più complesso e caratteristico, ma altrettanto poco sfaccettato, il personaggio di Frate Cappuccio (Alessandro Gassmann), tra tutti il più impegnativo sotto il profilo della recitazione.
La modernità come soluzione
Il film Il Pataffio, nonostante all’inizio sembri toccare la sguaiatezza di certe commedie, prende presto una strada tutta sua che lascia intravedere una qualche originalità e perfino modernità. Tra le cose che segnano una differenza col passato di certe commedie, espressione dello spirito dei tempi, ci sono i due personaggi di. Ulfredo e Manfredo (Vincenzo Nemolato e Giovanni Ludeno), una tenera e divertente coppia unita, che fa sesso e si ama davvero, rispettata da tutti. Figure non più prigioniere della macchietta o bersaglio di stereotipati sfottò.
Il Pataffio
Anno: 2022
Durata: 1h 57min
Distribuzione: The Match Factory
Genere: Commedia
Nazionalita: Italia
Regia: Francesco Lagi
Data di uscita: 18-August-2022
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