50 artiste e artisti, tra performer, musicistə, registə, professionistə provenienti da tutto il mondo, prime nazionali in un festival che si interroga sul significato di BODY, parola chiave della kermesse.
Un corpo a corpo che ingloba teatro, danza, musica, ricerche teoriche, cinema e arti visive: è l’ottava edizione di BIG / Bari International Gender Festival. Un appuntamento che rappresenta per la Puglia un’importante occasione di incontro tra comunità locali e la creazione contemporanea più innovativa.
Parola ai corpi: parte da queste premessa BIG | Bari International Gender Festival, manifestazione che si tiene dal 9 al 19 novembre nel capoluogo pugliese per indagare attraverso le arti performative contemporanee i temi dell’identità, del corpo e delle sue relazioni.
Dopo i BIGBODY WEEKENDS che hanno accolto nel mese di ottobre ospiti di spicco come la Compagnia De Florian-Tagliarini, Barbara Berti, PierGiuseppe Di Tanno e Ateliersi, per citarne alcuni, la manifestazione presenta nel mese di novembre un fitto calendario di eventi culturali. 20 appuntamenti per gli/leart lovers che potranno spaziare dal teatro alla danza, dalla musica elettronica alle installazioni multimediali, dal cinema ai talk, alle tavole rotonde ai party. Ben 10 venue, sparse tra la periferia e il centro di Bari per incontrare compagnie affermate e giovani promesse della scena artistica nazionale e internazionale in un palinsesto che appare un corpo vitale multiforme e vibrante, in relazione costante con i luoghi e le dinamiche culturali della città. E ancora matinée, laboratori dedicati alle scuole e scambi di pratiche che continuano a lavorare oltre la fine del festival.
Questo grazie anche all’importante riconoscimento da parte del Ministero della Cultura. L’ottava edizione del festival beneficia infatti del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) che ha premiato il percorso radicale e inclusivo intrapreso dalla direzione artistica, formata da Miki Gorizia e Tita Tummillo. Promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. (Area Arti Espressive), BIG | Bari International Gender Festival è sostenuto, oltre che dal FUS, da Regione Puglia, Comune di Bari e dall’Ufficio Tecnico – Tavolo Tecnico LGBTQI Comune di Bari ed è realizzato in collaborazione con Fondazione Apulia Film Commission, Teatro Pubblico Pugliese, Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ – Dipartimento ForPsiCom, Istituto di Cultura Francese e Alliance Française, a conferma della sua vocazione internazionale. A livello locale la manifestazione vanta una fitta rete di partner che permetteranno al pubblico un’esplorazione inedita degli spazi culturali cittadini, come Palazzo Fizzarotti, sede della Fondazione H.E.A.R.T. (Home for the Entertainment, Arts, Research and Technology), Teatro Kismet, Officina degli Esordi, Spazio 13, Cinema ABC, MultiCinema Galleria, Voga Art Project, le aule dell’Università, la libreria Prinz Zaum.
“Il tema dell’ottava edizione di Bari International Gender Festival è BIGBODY, il corpo come territorio politico e dispositivo artistico. Mai come quest’anno avvertiamo l’urgenza di risignificare la parola corpo, di riappropiarcene, di riprendere quelle pratiche in grado di spostare il confine fra noi e l’altro, di riflettere su come occupino uno spazio, su quanti vengano tagliati fuori dalla scena e sul perché questo accada. Siamo un corpo o abbiamo un corpo?”, si chiedono Miki Gorizia e Tita Tummillo.
Il festival ospita 50 artistə, tra performer, musicistə e cineastə provenienti da tutto il mondo, con anteprime nazionali che segnano per la Puglia delle importanti occasioni di incontro tra le realtà più innovative nel campo della creazione artistica e le comunità locali. Tra le anteprime da non perdere Cuir/ Un loup pour l’homme di Arno Ferrera, intenso spettacolo che ruota intorno alle nozioni di trazione e attrazione, un potente corpo a corpo visivo, ospitato dal Teatro Kismet; il live diNegros Tou Moria, rapper afro-greco,che si presenta come un archeologo con la missione di portare alla luce e riassemblare i frammenti afro-asiatici delle configurazioni globali contemporanee per sfidare gli allineamenti narcisistici di razza, identità, musica; e Hip. A pussy point of view, di e con Piny, che attraverso il suo spettacolo indaga lo spazio pelvico come metafora di potere, bramosia e dolore inflitto dal patriarcato. Un viaggio nel tempo, tra danze tradizionali, geografie e comportamenti sociali. Danza intesa come rivendicazione, libertà, festa, esibizione. Tra i/le performer invitatə, Aristide Rontini, il collettivo M.I.N.E. e Angelo Petracca.
Novità di quest’anno, il festival sviluppa una sezione tra performance e arti visive, realizzata in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese, Università Aldo Moro, Officina degli Esordi e Fondazione H.E.A.R.T. (Home for the Entertainment, Arts, Research and Technology) per accogliere nelle splendide sale di Palazzo Fizzarotti Franko B, artista italiano di stanza a Londra, riconosciuto a livello internazionale per il suo percorso artistico e ricerca sul corpo. L’artista presenta I’m thinking of you, performance che sarà anticipata nella mattina da un talk presso l’aula magna dell’Università (venerdì 11 novembre). Ospiti della sezione, anche Maristella Tanzi e Nina Martorana che, in una serata di casa e a cura di Voga Art Project, presentano rispettivamente ’15’ e ‘Love language’ per mettere in luce aspetti ora museali ora effimeri dei linguaggi legati al corpo (martedì 15 novembre).
Non manca spazio per le ricerche teoriche, grazie a una serie di incontri mediati da giornalistǝ e studiosǝ nel campo delle arti performative e multimediali che diventano importanti occasioni di socialità e scambio di pratiche. Si chiamano ‘Dialoghi’ gli incontri promossi nell’ambito del festival, che agiscono sempre in un’ottica queer e antiabilista. In questo senso va letta la tavola rotonda dedicata alla presentazione del progetto promosso da Oriente Occidente, EBA – Europe Beyond Access e della sua rete pugliese, Al.Di.Qua.Artists, acronimo per ALternative DIsability QUAlity Artists, prima associazione italiana di categoria di lavoratrici e lavoratori del mondo dello spettacolo portatrici di corpi disabilitati, nata nel 2021. Nell’incontro moderato da Marina Cuollo – giornalista ed editorialista – amministratori, associazioni culturali, compagnie di teatro da tutta la Puglia si danno convegno nell’Aula Magna dell’Università di Bari per discutere di accessibilità e performing arts. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese (16 novembre).
Il tema dell’inclusività, questa volta femminile, è al centro dell’incontro “L’elettronica è donna: corpi, media, pratiche transfemministe e queer”, condotto da Claudia Attimonelli e promosso in collaborazione con l’Università ‘Aldo Moro’. Evidenzia l’estromissione delle donne e delle persone LGBTQI+ dal rapporto con la tecnologia e dai mestieri che ruotano intorno alla musica. A partire da esempi come Ada Lovelace, Wendy Carlos, Pauline Oliveros sino ad approdare alla contemporaneità, si cercherannosoluzioni illustrando casi di confine e approdi possibili. L’appuntamento è nell’aula ‘Don Tonino Bello’ di ForPsicom dell’Università (15 novembre).
Per informazioni sul programma completo consultare il sito del festival www.bigff.it.
I biglietti degli spettacoli sono in vendita su DICE.
IL CINEMA D’AUTORE
Da “Soy nino” di Lorena Zilleruelo
BIG vuol dire anche cinema: il festival nasce otto edizioni fa per dare spazio anche agli sguardi più sorprendenti della Settima Arte. Durante il festival BIGBODY propone dal 12 al 14 novembre presso il cinema ABC di Bari una selezione di lunghi e cortometraggi tratti dai più importanti festival cinematografici come Locarno Film Festival, Festival internazionale del cinema di Berlino, Lovers Film Festival di Torino, dalla Settimana della Critica di Venezia e dal circuito dell’European Children’s Film Association (ECFA), solo per citarne alcuni.
“Neptune Frost”
Tra i film, Neptune Frost di Saul Williams e Anisia Uzeyman, (Rwanda/Usa, 2022), Queer Palm al Festival di Cannes 2021;
Albertine Where Are You?di Maria Guidone (Italia, 2022).
La regista vincitrice del Premio Miglior regia alla Settimana della Critica – Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia 2022 sarà in dialogo con il critico cinematografico e docente, Luigi Abiusi, sabato 12 novembre;
Soy niño di Lorena Zilleruelo, che ha ricevuto il premio come Best International Film Awards nel Festival Espacio Queer in Argentina.
Tra i corti anche Anhell 69 di Theo Montoya e Mars Exaltédi Jean-Sébastien Chauvin, miglior cortometraggio alla 72esima Berlinale. I film sono sempre seguiti da dialoghi con autorə, docenti ed espertə di cinema e sono pensati come momenti di sensibilizzazione dei/delle più giovani ai temi delle differenze e delle trasformazioni del corpo. La rassegna è realizzata grazie alla collaborazione con Apulia Film Commission e l’associazione Articolo12.
Anche in questa ottava edizione il festival conferma la sua attenzione le nuove generazioni: si chiama MiniBIG il progetto dedicato alle terze classi scuole secondarie di primo grado in collaborazione con l’associazione Articolo12, con l’obiettivo di introdurre, attraverso il cinema e confronti esperienziali, i/le più giovani ai temi delle differenze di genere e dell’orientamento sessuale, dell’abilismo e della biodiversità, umana e animale. Il matinée, che prevede anche attività laboratoriali, è ospitata dal MultiCinema Galleria, e prevede la proiezione dei corti Le variabili indipendenti di Lorenzo Tardella (Italia, 2022), Something About Alex di Reinout Hellenthal (Paesi Bassi, 2017) e Jules&IK di Anne Balloon (Belgio, 2021).
CREDITI
BIG – Bari International Gender festival è un progetto ideato e promosso da AL.I.C.E. (ALternative Integrate Contro l’Emarginazione) – Area Arti Espressive; con il sostegno di FUS – Ministero della Cultura, Regione Puglia, Comune di Bari, Ufficio Tecnico – Tavolo Tecnico LGBTQI Comune di Bari, Istituto di Cultura Francese; con la collaborazione di TPP – Teatro Pubblico Pugliese, Apulia Film Commission, Alliance Française, Università degli studi di Bari ‘Aldo Moro’ – Dipartimento ForPsiCom, Archivio di Genere, Fondazione Puglia, Articolo12, Teatro Kismet, Teatri di Bari, Octopost, Spazio 13, Spazio Murat, Officina degli Esordi, Fondazione Dioguardi – Cantiere Evento, Voga Art Project, Palazzo Fizzarotti – Fondazione H.E.A.R.T.H. (Home for the Entertainment, Arts, Research and Technology), Libreria Prinz Zaum, Ubique Concerti, Experience, Rex Extensa, ToiToi, Coordinamento Festival LGBTQI+ Italiani, Verso Sud, Concorto Film Festival, NODE, Murgia Queer, Collettivo Ptta, CITT, Salgemma, Radio Uniba, Uzak, Frulez.
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