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‘Incroci sentimentali’: Claire Denis e i rapporti di coppia

Il film della regista parigina realizzato in piena pandemia. Ora su Raiplay.

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Incroci Sentimentali  è un film della regista francese Claire Denis, opera vincitrice dell’Orso d’argento per la miglior regia al 72° Festival di Berlino (2022).

Il film è stato recentemente rilanciato su Raiplay. Vi basterà iscrivervi gratuitamente per vederlo.

Incroci sentimentali: la trama

Sara (Juliette Binoche) e Jean (Vincent Lindon) sono una coppia matura che, sin dalla scena iniziale durante una vacanza al mare, appaiono molto innamorati e pienamente appagati del loro rapporto. La loro relazione dura da una decina d’anni; da quando, cioè, la donna ha lasciato il suo ex François (Grégoire Colin), un grande amico di Jean, per mettersi insieme a quest’ultimo.

Sara è una giornalista della radio. La vediamo spesso intervistare personaggi famosi su temi particolarmente delicati: la grave crisi economica e sociale in Libano, il razzismo che permea la nostra società.

Di Jean, al contrario, sappiamo piuttosto poco. È divorziato, con un figlio adolescente che vive con la nonna paterna Nelly (Bulle Ogier) da quando Jean è finito in prigione per aver commesso qualcosa che non ci viene detto. È un’ex stella del rugby transalpino che ha dovuto interrompere la carriera a causa di un grave infortunio e non ha un lavoro, sino a quando lo stesso François non lo ricontatta per offrirgli di collaborare con lui nella sua agenzia di scouting di giovane talenti della palla ovale.

Inizialmente titubante nel riallacciare i rapporti con l’ex di Sara, interrotti ormai da anni, Jean alla fine decide di accettare l’offerta del vecchio amico, con il risultato di farlo riavvicinare alla donna, nella quale si innesca un vortice di passioni incontrollate che la portano fra le braccia di François, senza per altro lasciare Jean, ignaro di tutto sino all’epilogo del filml.

La deriva di un rapporto di coppia

Claire Denis ha tratto Incroci sentimentali (il cui titolo originale Avec amour et acharnement – cioè Con amore e accanimento – risulta decisamente più incisivo rispetto al titolo della versione doppiata), dal romanzo Un tournant de la vie di Christine Angot, che ha collaborato insieme alla stessa regista alla stesura della sceneggiatura.

Il film, girato in piena pandemia, della quale si percepisce il senso di cupezza e smarrimento generale, è concepito come un classico triangolo amoroso, con una lei che ama un lui, ma che, alla ricomparsa del vecchio amore, entra definitivamente in crisi.

Si tratta, di fatto, di una accurata analisi delle dinamiche di coppia, nel momento in cui le fondamenta sulle quali la relazione è stata costruita, cominciano a cedere a causa di un agente esterno.

Sotto questo punto di vista il film della Denis riesce a cogliere perfettamente i sentimenti e gli stati d’animo dei protagonisti, punteggiando, con un sapiente uso della macchina da presa, le diverse fasi della crisi.

L’interpretazione

La Binoche (che già aveva lavorato con la regista in L’amore secondo Isabelle) e Lindon sono decisamente bravi nel tratteggiare i loro personaggi, offrendo una grande prova attoriale. Lo stesso Grégoire Colin riesce a infondere al suo François quella giusta dose di ambiguità che impedisce allo spettatore di empatizzare con lui.

Il progressivo deterioramento del rapporto fra Sara e Jean, che mai avremmo pensato possibile durante le scene iniziali, quando vediamo i due in atteggiamenti estremamente teneri durante una vacanza al mare, viene seguito passo dopo passo da Claire Denis, che ci racconta una storia d’amore tutto sommato normalissima.

La Denis è in grado di scandagliare gli stati d’animo di Sara nel suo progressivo lasciarsi andare a una passione che, solo apparentemente, diventa incontrollabile perché, come confermato anche dalla stessa regista,

“Sara non è né sottomessa, né vittima. Si abbandona al suo desiderio, ma non a qualcuno in particolare. Non al compagno con cui vive, né al suo amante di passaggio”.

Alcuni difetti

Tuttavia Incroci sentimentali è un film non privo di difetti che, per certi versi, in parte lo frenano.

La regista parigina affronta, oltre al tema portante del film, altri argomenti quali, come detto, il razzismo sempre meno strisciante che caratterizza il nostro tempo (a tal proposito è con piacere che vediamo comparire sullo schermo l’ex calciatore Liliam Thuram, da sempre sensibile e attivo su questo tema). O ancora, il complesso e difficile rapporto fra genitore e figlio che coinvolge Jean e Marcus. Si tratta di argomenti che Denis utilizza, accennandoli, per poi lasciarli cadere, facendoli così risultare come corpi estranei che non apportano nulla all’economia del film.

In particolare l’approfondimento del rapporto fra un padre per lungo tempo assente e il giovane figlio privato della figura paterna, che si deve relazionare con la compagna del genitore diversa dalla madre lontana, avrebbe potuto arricchire un film che, in ogni caso, vale la pena di essere visto.

Leggi l’intervista a Juliette Binoche

Incroci sentimentali

  • Anno: 2022
  • Durata: 116'
  • Distribuzione: Raiplay
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Claire Denis

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